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Chylomicrons
"Descrizione"
by Kevin-Wooderly (155 pt)
2021-Mar-30 19:25

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Lipoproteine chilomicroni

Il loro nome è riferito al chilo, cioè la linfa lattescente per la presenza delle micelle che proviene dai vasi chiliferi intestinali, infatti i villi intestinali contengono arteriole e venule con in mezzo un vaso chilifero.

Micron si riferisce alle dimensioni che possono raggiungere. 

Esternamente c’è un sottilissimo velo di lipidi polari, poi internamente una grossa goccia di trigliceridi.

Le apoproteine presenti in queste lipoproteine sono diverse, una è tipica dei soli chilomicroni ed è la apo B48. Poi si ha una piccola quota di apo A. Ci sono anche apo C-2 e apo C-3. La torbidità del plasma dopo un pasto è data dalla presenza dei chilomicroni, ecco perché le analisi del sangue si fanno a digiuno. Una volta sintetizzati grazie all’esocitosi i chilomicroni vengono espulsi attraverso la parete baso laterale del circolo linfatico. 

Una volta nei vasi linfatici si muovono lungo il dotto toracico salendo lungo la colonna vertebrale fino ad arrivare alla vena succlavia sinistra e solo a questo punto entrano in contatto con il sangue. La finalità di questo giro è di bypassare il percorso erattraverso il fegato che tenderebbe a demolirli. In questo modo è possibile rifornire i tessuti extraepatici. Solo dopo questo giro i chilomicroni arrivano al fegato. Una volta nel circolo sanguigno i chilomicroni incontrano una lipoproteina lipasi (LPL) ancorata alle cellule endoteliali che rivestono i vasi mediante una catena di eparansolfato. Per poter funzionare occorre che la lipoproteina lipasi trovi sulla superficie del chilomicrone l’apoproteina C-2, senza di essa la lipasi non può funzionare. L’apoproteina C-2 viene aggiunta al chilomicrone dalle HDL. Infatti le HDL hanno la caratteristica di contenere apoproteine A, C ed E e quando questi due tipi di lipoproteine collidono queste apoproteine vengono trasferite ai chilomicroni. Quindi in presenza dell’apo C-2 la lipoproteina lipasi funziona. Grazie all’apo C-2 la LPL si può legare al chilomicrone e digerire i primi trigliceridi con cui entra in contatto. Man mano che il core viene ridotto di dimensioni, vari componenti di superficie, in esubero come apopoteine, colesterolo libero e fosfolipidi vengono trasferiti sulle HDL mediante la fosfolipide transfer protein (PLTP) che circola nel plasma. Nonostante la perdita di componenti la apo E rimane. All’inizio, quando il chilomicrone è grosso, è nascosto ma quando si riduce notevolmente di dimensioni, e in questo caso viene chiamato chilomicrone remnant, è in evidenza. Visto che i chilomicroni remnant possono facilmente creare depositi di lipidi devono essere prontamente demoliti e qui entra in gioco il fegato.

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