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Spearmint extract
"Descrizione"
by Al222 (23249 pt)
2025-Nov-23 11:29

Estratto di menta verde 
(Da foglie di Mentha spicata)


Descrizione

  • L’estratto di menta verde è un ingrediente aromatizzante ottenuto dalle foglie di menta verde (Mentha spicata), attraverso processi di estrazione (idrolitica, alcolica, glicolica, glicerica, o supercritica) che concentrano la frazione aromatica e, in parte, i composti fenolici.

  • Può essere presente come:

    • estratto idroalcolico (liquido),

    • estratto glicolico/glicerico per uso alimentare e cosmetico,

    • estratto secco spray-dry su supporto (es. maltodestrina),

    • oppure come estratto standardizzato per contenuto di oli essenziali (carvone) o polifenoli.

  • Ha un profilo aromatico fresco, dolce, erbaceo e mentolato, più morbido e meno pungente rispetto alla menta piperita.


Valori nutrizionali indicativi per 100 g
(estratto concentrato per uso alimentare; valori molto variabili secondo solvente e titolo)

  • Energia: 100–350 kcal

  • Proteine: 0–3 g (in genere basse)

  • Carboidrati: 5–40 g

    • zuccheri: 0–10 g (dipende dal supporto)

  • Lipidi: 0,5–30 g (da oli essenziali / frazione aromatica e/o carrier oleosi)

    • SFA (prima occorrenza): quota minoritaria, dipende dall’olio vettore

    • MUFA: variabile

    • PUFA: variabile

    • TFA: non attesi

  • Fibre: 0–5 g (più presenti negli estratti secchi su carrier ricco in fibre)

  • Vitamine/minerali: generalmente trascurabili alle dosi d’uso

L’estratto viene usato a livelli tipici compresi tra 0,01–1% nel prodotto finito, per cui l’impatto nutrizionale è praticamente nullo.


Principali sostanze contenute

  • Componenti dell’olio essenziale di menta verde (in estratti che mantengono la frazione volatile):

    • carvone (composto chiave responsabile del tipico aroma di menta verde),

    • limonene,

    • mentone,

    • acetato di mentile,

    • altri monoterpeni e loro esteri.

  • Polifenoli e derivati fenolici idrosolubili (in estratti idroalcolici o acquosi):

    • acidi fenolici (es. acido rosmarinico, caffeico, ferulico a seconda del processo),

    • flavonoidi (in tracce, dipende dall’estrazione).

  • Componenti non volatili: clorofille parziali, pigmenti, zuccheri, sostanze estrattive idrosolubili.

  • Supporti (in estratti secchi): maltodestrina, gomma arabica o altri vettori autorizzati.


Processo di produzione
(schema generale, variabile secondo il tipo di estratto)

  • Coltivazione e raccolta di foglie e sommità di Mentha spicata al giusto stadio vegetativo, quando l’olio essenziale è più ricco.

  • Pulizia: rimozione di corpi estranei, lavaggio con acqua potabile (quando previsto).

  • Preparazione della materia prima:

    • eventuale trinciatura o macinazione grossolana,

    • essiccazione (se si parte da droga secca) a temperatura controllata.

  • Estrazione:

    • con acqua (infusione/decozione industriale),

    • con etanolo/soluzioni idroalcoliche,

    • con glicoli/glicerina o altri solventi alimentari autorizzati,

    • oppure concentrando l’idrolato / distillato ottenuto da distillazione in corrente di vapore (per estratti ricchi in oli essenziali).

  • Filtrazione e concentrazione sottovuoto per ridurre la quota di solvente.

  • Per gli estratti secchi:

    • miscelazione con supporto (maltodestrina o altro),

    • spray-drying o altra tecnologia di essiccazione.

  • Standardizzazione: regolazione del tenore in sostanze caratteristiche (ad esempio % di oli essenziali o di polifenoli).

  • Confezionamento in contenitori idonei (bottle, tank, sacchi/barili per estratti secchi), barriera a luce, ossigeno e umidità.

  • Produzione secondo GMP/HACCP, con controlli su purezza, residui di solventi (se usati), pesticidi, metalli pesanti e microbiologia.


Proprietà fisiche

  • Aspetto:

    • estratto liquido: da limpido a leggermente opalescente, colore da giallo paglierino a verde-bruno (in base al contenuto di pigmenti);

    • estratto secco: polvere fine, da biancastra a verde chiaro o beige, a seconda del supporto e della concentrazione.

  • Odore: fresco, dolce, erbaceo, tipico di menta verde.

  • Sapore: mentolato, dolce e meno pungente rispetto alla menta piperita; può presentare leggere note erbacee.

  • Solubilità:

    • estratti idrosolubili: completamente o parzialmente solubili in acqua;

    • estratti idroalcolici: miscibili con acqua e alcol;

    • estratti ricchi in olio essenziale: solubili in grassi e solventi organici, emulsificabili in acqua tramite emulsionanti o encapsulazione.

  • Stabilità: buona se protetto da luce, calore e ossigeno; i principali problemi sono ossidazione e perdita di frazione volatile.


Proprietà sensoriali e tecnologiche

  • Conferisce una nota fresca, dolce e mentolata a bevande e alimenti, senza la “spigolosità” tipica della menta piperita.

  • Può contribuire alla percezione di dolcezza e “pulizia” del gusto, anche a dosi relativamente basse.

  • Negli estratti concentrati, il profilo aromatico è più rotondo e meno variabile rispetto alla materia prima grezza, grazie alla standardizzazione.

  • Negli estratti secchi incapsulati, l’aroma è più stabile in cottura e nelle miscele secche, con rilascio controllato.

  • Può alleggerire la percezione di note sgradevoli in alcuni prodotti funzionali (es. vitamine, minerali, alcune molecole attive).


Impieghi alimentari

  • Bevande: tè e tisane alla menta, tè freddo, acque aromatizzate, soft drink, bevande funzionali e energy drink.

  • Dolci e confetteria: caramelle, gomme da masticare, cioccolato alla menta, gelatine, marshmallow.

  • Prodotti da forno: biscotti, frollini, torte, basi per dessert (spesso usando estratti incapsulati).

  • Lattiero-caseari: gelati, yogurt aromatizzati, dessert al cucchiaio, creme.

  • Alimenti pronti e salse: dressing freschi, salse a base yogurt, salse per piatti freddi, piatti ready-to-eat con nota “fresh”.

  • Prodotti funzionali: barrette, chewing gum funzionali, integratori masticabili o liquidi aromatizzati per migliorare la palatabilità.


Nutrizione e salute

  • Alle normali concentrazioni di impiego, l’estratto di menta verde non apporta quantità significative di macro- o micronutrienti.

  • I componenti dell’olio essenziale (in particolare carvone e altri terpeni) sono oggetto di studi per potenziali effetti su digestione, freschezza dell’alito e sensazione di comfort gastrointestinale, ma queste evidenze appartengono più al contesto erboristico che a quello dei claim nutrizionali sugli alimenti standard.

  • La quota di polifenoli (se presente) può contribuire lievemente all’attività antiossidante totale del prodotto, ma a livelli generalmente modesti.

  • È generalmente considerato sicuro a dosi aromatizzanti, nel contesto di una dieta varia ed equilibrata.


Nota porzione

  • Dosaggi tipici nel prodotto finito:

    • 0,01–0,3% per bevande e lattiero-caseari;

    • 0,05–0,5% per caramelle, gomme da masticare e confetteria;

    • 0,05–1% in miscele secche e prodotti da forno (in base al tipo di estratto e intensità desiderata).


Allergeni e intolleranze

  • L’estratto di menta verde non contiene allergeni maggiori per sé.

  • Possono verificarsi rare sensibilità individuali agli oli essenziali di menta (irritazione a concentrazioni elevate, soprattutto su mucose o pelli sensibili).

  • È naturalmente privo di glutine e lattosio, salvo contaminazioni da filiera o eventuali carrier contenenti allergeni (es. lattosio, soia, proteine del latte) in alcuni estratti formulati.

  • In miscele e aromi composti, è necessario verificare e dichiarare correttamente tutti gli allergeni presenti.


Conservazione e shelf-life

  • Conservare in contenitori ben chiusi, al riparo da luce, calore e aria.

  • Temperatura consigliata: in genere 10–20 °C, in ambiente asciutto.

  • Shelf-life indicativa:

    • estratti liquidi: 12–24 mesi;

    • estratti secchi/incapsulati: 18–36 mesi, con buona stabilità se correttamente conservati.

  • Principali cause di decadimento:

    • ossidazione (perdita di freschezza, comparsa di note ossidate/terrose);

    • perdita di frazione volatile (diminuzione dell’intensità aromatica);

    • assorbimento di umidità negli estratti secchi (grumi, rischio microbiologico se le condizioni sono critiche).


Sicurezza e regolatorio

  • In ambito UE e simili è classificato come preparato aromatizzante (aroma naturale, se ottenuto da menta con processi ammessi).

  • Deve rispettare:

    • requisiti su materie prime botaniche (limiti di pesticidi, micotossine, metalli pesanti);

    • limiti per solventi residui (se impiegati);

    • requisiti microbiologici (soprattutto per estratti secchi e prodotti concentrati).

  • Produzione e confezionamento secondo GMP/HACCP, con tracciabilità completa dalla pianta all’estratto finito.

  • In caso di impiego in integratori o prodotti “borderline”, possono applicarsi normative specifiche per integratori alimentari e/o per sostanze aromatizzanti.


Etichettatura

  • In Italia/UE può essere indicato come:

    • “aroma naturale di menta verde” (se almeno il 95% della frazione aromatica deriva da Mentha spicata);

    • “aroma naturale” se l’aroma deriva da più fonti vegetali.

  • Come ingrediente singolo può comparire anche come “estratto di menta verde” quando viene utilizzato sia per funzione aromatizzante che funzionale (es. in infusi o prodotti a prevalente componente botanica).

  • In etichetta, gli aromi sono generalmente indicati sotto la categoria “aromi” o “aromi naturali”; specifiche aggiuntive possono essere usate a fini di marketing.


Troubleshooting

  • Aroma troppo debole nel prodotto finito:

    • estratto vecchio o conservato male → verificare data di produzione e condizioni di stoccaggio;

    • dosaggio insufficiente → aumentare la dose entro i limiti sensoriali e legali;

    • interazioni matrice-prodotto (es. forte dolcificazione o acidità) → ritarare il profilo di aroma.

  • Aroma troppo forte, “erbaceo” o amaro:

    • sovradosaggio o estratto troppo concentrato → ridurre dosaggio, eventualmente usare un estratto più “dolce” o standardizzato.

  • Instabilità in bevande acide o lattiero-casearie:

    • separazione di fase o torbidità con estratti oleosi → usare forme idrosolubili/emulsionate o estratti secchi;

    • modificare pH o sistema emulsionante.

  • Perdita di aroma dopo la cottura:

    • volatilizzazione ad alte temperature → impiegare estratti incapsulati termostabili, oppure aggiungere parte dell’estratto a fine processo o in farciture/creme a freddo.


Sostenibilità e filiera

  • La menta verde può essere coltivata in sistemi intensivi o in rotazioni colturali con altre colture erbacee; gli elementi chiave di sostenibilità includono:

    • gestione efficiente dell’acqua (irrigazione mirata);

    • uso controllato di fitofarmaci e fertilizzanti;

    • tutela della biodiversità e della fertilità del suolo.

  • I processi di estrazione e distillazione generano reflui (acque aromatiche, residui vegetali) che devono essere trattati in modo appropriato; il carico inquinante può essere monitorato tramite indicatori come BOD/COD.

  • Certificazioni biologiche, fair trade o altri schemi di filiera sostenibile possono valorizzare l’estratto per applicazioni “clean label” e prodotti premium.


Principali funzioni INCI (cosmesi)
(come “Mentha Viridis (Spearmint) Leaf Extract”, “Mentha Viridis (Spearmint) Leaf Oil”)

  • Componente fragrante (nota fresca, dolce, erbacea).

  • Rinfrescante e tonificante nella percezione sensoriale (soprattutto in prodotti oral care e body care).

  • Utilizzato in: dentifrici, collutori, shampoo, bagnoschiuma, creme corpo, deodoranti.

  • Deve essere dosato con attenzione per evitare possibili irritazioni in soggetti molto sensibili (soprattutto su mucose).


Conclusione
L’estratto di menta verde è un ingrediente aromatico versatile, ideale per conferire una nota fresca, dolce e pulita a bevande, prodotti dolci, lattiero-caseari, prodotti da forno e alimenti funzionali. Pur non apportando un contributo nutrizionale rilevante, svolge un ruolo chiave nel profilo sensoriale del prodotto e può contribuire alla percezione di freschezza e gradevolezza. Una filiera ben gestita, l’osservanza di GMP/HACCP, la scelta della forma estrattiva più idonea (liquida, idrosolubile, incapsulata) e una corretta conservazione consentono di ottenere un ingrediente stabile, sicuro e di alta qualità, adatto sia all’industria sia a produzioni artigianali.


Mini-glossario

  • SFA – Saturated Fatty Acids (acidi grassi saturi): tipo di grassi associato a maggior rischio cardiovascolare se assunto in eccesso; negli estratti di menta verde è presente solo in quantità minime e non significativo a livello d’uso.

  • MUFA – Mono-unsaturated Fatty Acids (acidi grassi monoinsaturi): grassi generalmente neutri o favorevoli per la salute; possono comparire nei vettori oleosi dell’estratto.

  • PUFA – Poly-unsaturated Fatty Acids (acidi grassi polinsaturi): più sensibili all’ossidazione; presenti in quantità modeste nei possibili carrier.

  • TFA – Trans Fatty Acids (acidi grassi trans): non caratteristici degli estratti di menta verde; eventuali tracce dipendono dai vettori, non dall’estratto in sé.

  • GMP/HACCP – Good Manufacturing Practices / Hazard Analysis and Critical Control Points: sistemi che garantiscono qualità, igiene e sicurezza nella produzione alimentare.

  • BOD/COD – Biological / Chemical Oxygen Demand: indicatori dell’impatto inquinante dei reflui di lavorazione sulle acque.

  • Carvone – Terpene che costituisce la principale molecola aromatica della menta verde, responsabile del suo tipico profilo dolce-mentolato.

Bibliografia__________________________________________________________________________

Peshkova A, Zinicovscaia I, Cepoi L, Rudi L, Chiriac T, Yushin N, Anh TT, Manh Dung H, Corcimaru S. Effects of Gold Nanoparticles on Mentha spicata L., Soil Microbiota, and Human Health Risks: Impact of Exposure Routes. Nanomaterials (Basel). 2024 May 29;14(11):955. doi: 10.3390/nano14110955.

Abstract. Nanoparticles, due to their extensive production and application, can have significant consequences for the environment, including soil and plant pollution. Therefore, it is very important to assess how nanoparticles will affect plants depending on the exposure pathways. The effect of gold nanoparticles in a concentration range of 1-100 mg/L on Mentha spicata L. during a 28-day experiment was investigated. Two routes of nanoparticles exposure were applied: root and foliar. Transmission electron microscopy was used to characterize nanoparticles and their effect on plant leaves' ultrastructure. Gold content in soil and plant segments was determined using k0-neutron activation analysis. For root exposure, gold was mainly accumulated in soil (15.2-1769 mg/kg) followed by root systems (2.99-454 mg/kg). The maximum accumulation of gold in leaves (5.49 mg/kg) was attained at a nanoparticle concentration of 100 mg/L. Foliar exposure resulted in the maximum uptake of gold in leaves (552 mg/kg) and stems (18.4 mg/kg) at the highest applied nanoparticle concentration. The effect of nanoparticles on the Mentha spicata L. leaves' biochemical composition was assessed. Nanoparticles affected the content of chlorophyll and carotenoids and led to an increase in antioxidant activity. Root exposure to gold nanoparticles resulted in an increase in the number of starch grains in chloroplasts and also suppressed the activity of the soil microbiota. Gold extraction from mint leaves into herbal infusion varied from 2 to 90% depending on the concentration of nanoparticles in the solution and the exposure route. The health risk as a result of gold exposure via herbal tea intake was assessed through estimated daily intake. The hazard quotient values were found to be less than the cutoff, indicating that a cup of tea infusion should not cause a serious impact to human health.

Han L, Gao Y, Guo Y, Ma H, Jian X. Study on Antioxidant Activity of Spearmint Essential Oil and Pure Dew. Stud Health Technol Inform. 2023 Nov 23;308:55-61. doi: 10.3233/SHTI230824. 

Abstract. Spearmint essential oil and pure dew were used as research objects, the antioxidant capacity of spearmint was evaluated by measuring the scavenging capacity of superoxide anion radical and hydroxyl radical, providing technical support for the subsequent development and utilization of spearmint truffle and essential oil. The results showed that when the volume fraction (V/V) of spearmint essential oil was 1%, its antioxidant capacity was the strongest, and its scavenging rates of superoxide anion radical and hydroxyl radical were 50.94% and 90.11% respectively; When the volume fraction (V/V) of spearmint hydrosol was 100%, its antioxidant capacity was the strongest, and its scavenging rates of superoxide anion radical and hydroxyl radical were 47.65% and 45.60%.

Zhang LL, Chen Y, Li ZJ, Li X, Fan G. Bioactive properties of the aromatic molecules of spearmint (Mentha spicata L.) essential oil: a review. Food Funct. 2022 Mar 21;13(6):3110-3132. doi: 10.1039/d1fo04080d. 

Abstract. Spearmint belongs to the genus Mentha in the family Labiatae (Lamiaceae), which is cultivated worldwide for its remarkable aroma and commercial value. The aromatic molecules of spearmint essential oil, including carvone, carveol, dihydrocarvone, dihydrocarveol and dihydrocarvyl acetate, have been widely used in the flavors and fragrances industry. Besides their traditional use, these aromatic molecules have attracted great interest in other application fields (e.g., medicine, agriculture, food, and beverages) especially due to their antimicrobial, antioxidant, insecticidal, antitumor, anti-inflammatory and antidiabetic activities. This review presents the sources, properties, synthesis and application of spearmint aromatic molecules. Furthermore, this review focuses on the biological properties so far described for these compounds, their therapeutic effect on some diseases, and future directions of research. This review will, therefore, contribute to the rational and economic exploration of spearmint aromatic molecules as natural and safe alternative therapeutics.

Zheljazkov VD, Cantrell CL, Astatkie T, Hristov A. Yield, content, and composition of peppermint and spearmints as a function of harvesting time and drying. J Agric Food Chem. 2010 Nov 10;58(21):11400-7. doi: 10.1021/jf1022077. 

Abstract. Peppermint ( Mentha × piperita L.) and spearmints ('Scotch' spearmint, M. × gracilis Sole, and 'Native' spearmint, Mentha spicata L.) are widely grown essential oil crops in more northern latitudes; however, there is limited information on how harvest time and drying influence peppermint and spearmint yield, oil composition, and bioactivity, when grown south of the 41st parallel. In this 2-year study, the effects of harvest time and drying on the yield, oil composition, and bioactivity of peppermint ('Black Mitcham' and 'B90-9'), 'Scotch' spearmint, and 'Native' spearmint were evaluated. Peppermint oil from the dried material had higher menthol and eucalyptol concentrations. Menthone in both peppermint cultivars decreased from harvest 1 (late June) to harvest 5 (late August) or 6 (early September), whereas menthol increased. (-)-Carvone in spearmints accumulated early, before flowering, allowing for early harvest. Oil yields from the dried spearmint biomass reached the maximum at harvest 3 (mid-July). The essential oil compositions of the four mint genotypes were similar to that of 11 commercially available oils, suggesting that these genotypes can be grown in the hot, humid environment of the southeastern United States. The antioxidant activities (ORAC(oil) values) of the essential oils were 4372, 1713, 1107, and 471 μmol of TE L(-1) for 'Scotch' spearmint, 'Native' spearmint, peppermint, and Japanese cornmint ( Mentha canadensis ), respectively. The oils of the four mint genotypes did not affect ruminal fermentation in vivo, and did not exhibit antimicrobial, antileishmanial, or antimalarial activity at levels that would warrant bioassay-directed fractionation in a drug-discovery screening program. Specifically, the oils did not show greater than 50% growth inhibition against Leishmania donovani , Plasmodium falciparum clones D6 and W2, Candida albicans , Escherichia coli , Pseudomonas aeruginosa , Cryptococcus neoformans , Mycobacterium intracellulare , or Aspergillus fumigates at 50 μg mL(-1).

Piras A, Porcedda S, Falconieri D, Maxia A, Gonçalves M, Cavaleiro C, Salgueiro L. Antifungal activity of essential oil from Mentha spicata L. and Mentha pulegium L. growing wild in Sardinia island (Italy). Nat Prod Res. 2021 Mar;35(6):993-999. doi: 10.1080/14786419.2019.1610755. 

Abstract. This study aims to evaluate the antifungal activity of Mentha spicata L. and Mentha pulegium L. from Sardinia and to assess their efficacy on virulence factors for Candida albicans, particularly on the inhibition of the germ tube formation. The major compounds of the essential oils were carvone (62.9%) for M. spicata and pulegone (86.2%) for M. pulegium. The essential oil from M. spicata showed a more preeminent effect against Cryptococcus neoformans and the dermatophytes Trichophyton rubrum and T. verrucosum (0.32 μL/mL). Both oils were very effective in inhibiting C. albicans germ tube formation, at doses well below their MIC (0.16 μL/mL).

Mkaddem M, Bouajila J, Ennajar M, Lebrihi A, Mathieu F, Romdhane M. Chemical composition and antimicrobial and antioxidant activities of Mentha (longifolia L. and viridis) essential oils. J Food Sci. 2009 Sep;74(7):M358-63. doi: 10.1111/j.1750-3841.2009.01272.x. 

Abstract. The study was aimed to investigate essential oil chemical composition (gas chromatography/flame ionization detection [GC-FID] and gas chromatography/mass spectrometry [GC-MS]) and antioxidant (1,1-diphenyl-2-picrylhydrazyl free radical (DPPH) and 2,2'-azinobis-3-ethylbenzothiazoline-6-sulphonate [ABTS] assays) and antimicrobial (Gram-positive and Gram-negative bacteria, fungi, and yeast) activities of essential oils extracted from leaves of Mentha longifolia L. and Mentha viridis. GC-MS analysis revealed that M. longifolia was constituted by pulegone (54.41%) as a major component followed by isomenthone (12.02%), 1,8-cineole (7.41%), borneol (6.85%), and piperitenone oxide (3.19%). M. viridis was rich in carvone (50.47%), 1,8-cineole (9.14%), and limonene (4.87%). The antioxidant activity by ABTS assay showed IC(50) values of 476.3 +/- 11.7 and 195.1 +/- 4.2 mg/L for M. longifolia and M. viridis, respectively, the DPPH assays have resulted in a moderate IC(50) (>8000 mg/L and 3476.3 +/- 133 mg/L for M. longifolia and M. viridis, respectively). Antimicrobial activity showed that Listeria monocytogenes and Klebsiella pneumoniae bacteria were more inhibited by the 2 essential oils tested. Escherichia coli was least susceptible. A strong activity was also observed on fungi and yeasts. Carvone, thymol, and piperitone oxide have not been detected in Tunisian M. longifolia. Camphor is reported for the 1st time for M. viridis. Antioxidant and antibacterial activities were correlated to chemical composition.


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