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Nutmeg
"Descrizione"
by AColumn (9402 pt)
2025-Dec-03 19:11

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Noce moscata (Myristica fragrans Houtt.)

Con il termine noce moscata si indica il seme essiccato della drupa di Myristica fragrans Houtt., albero sempreverde tropicale originario principalmente delle Molucche (Indonesia) e oggi coltivato in vari Paesi a clima tropicale (Sud–Est asiatico, India, Sri Lanka, Caraibi, alcune aree dell’Africa). Il frutto è una drupa carnosa che, a maturità, si apre lasciando visibile il seme rivestito da un arillo carnoso di colore rosso–arancio, commercialmente noto come macis. Dopo la raccolta, i semi sono sottoposti a processi di essiccazione controllata, che riducono l’umidità interna e stabilizzano i componenti aromatici, rendendo il prodotto idoneo alla conservazione e alla successiva trasformazione (semi interi, spezia macinata, estratti).

Dal punto di vista merceologico, la noce moscata è commercializzata come seme intero, polvere ottenuta per macinazione o come estratto (oleoresina, olio essenziale). I principali Paesi esportatori concentrano la produzione in sistemi colturali specializzati, con piante allevate in aree umide a temperature relativamente costanti, su suoli ben drenati e ricchi di sostanza organica. Le operazioni post–raccolta (apertura del frutto, separazione del macis, essiccazione, selezione e stoccaggio) influenzano in modo significativo la qualità commerciale, l’attività dell’acqua e la stabilità dei composti volatili responsabili del profilo aromatico.

La composizione della noce moscata comprende una frazione di olio fisso (lipidi, in prevalenza trigliceridi), carboidrati (amido), proteine, fibre e una quota rilevante di olio essenziale (in genere alcuni punti percentuali sulla sostanza secca). L’olio essenziale contiene soprattutto monoterpeni (ad esempio α-pinene, β-pinene, sabinene, limonene) e derivati fenilpropanoidi quali miristicina, elemicina e, in alcune partite, safrolo, che contribuiscono alle caratteristiche aromatiche e, a dosi elevate, possono avere effetti neurotropi indesiderati. Per questo motivo l’impiego alimentare della noce moscata è regolato da un uso moderato, come spezia per aromatizzare piatti salati e dolci, prodotti a base di carne, salse e prodotti da forno, nel rispetto delle buone pratiche di fabbricazione e dei limiti previsti dalla normativa vigente.

Sul piano tecnologico, la noce moscata è utilizzata dall’industria alimentare e, in misura minore, in ambito farmaceutico e cosmetico (preparazioni aromatiche, prodotti per l’igiene personale), dove i suoi componenti volatili rientrano in miscele di fragranze. La gestione corretta della materia prima (origine, essiccazione, assenza di contaminazioni microbiologiche e di residui indesiderati) e il controllo dei tenori in composti fenilpropanoidi a potenziale rischio sono aspetti rilevanti ai fini della qualità e della sicurezza d’uso nelle diverse applicazioni.


Classificazione botanica

  • Nome botanico: Myristica fragrans Houtt.

  • Nome comune: noce moscata

  • Famiglia botanica: Myristicaceae

  • Ordine: Magnoliales

  • Classe: Magnoliopsida

  • Regno: Plantae

La noce moscata è una specie arborea sempreverde originaria delle regioni tropicali umide (in particolare Indonesia) coltivata per i semi e l’arillo (macis), impiegati come spezia e materia prima per l’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica.


Coltivazione e condizioni di crescita

Clima
La noce moscata richiede un clima tropicale umido, con precipitazioni distribuite durante l’anno o con una breve stagione secca. Le condizioni ottimali prevedono elevata umidità relativa, piogge annue intorno a 2.000–3.000 mm e assenza di gelate. Non è adatta a climi temperati: temperature basse e sbalzi termici marcati causano rallentamento vegetativo, cascola fiorale e danni ai tessuti.

Esposizione
Nelle prime fasi di crescita la pianta beneficia di un’ombreggiatura parziale; negli impianti tropicali è comune l’uso di colture di copertura o alberi ombreggianti. Gli esemplari adulti possono tollerare pieno sole, purché sia garantita un’adeguata disponibilità idrica. L’esposizione deve comunque evitare venti forti, che possono danneggiare chioma, fiori e frutticini.

Terreno
Preferisce terreni profondi, ben drenati, a tessitura da franca a franco-sabbiosa o franco-limosa, con buon contenuto di sostanza organica. È sensibile ai ristagni idrici, che favoriscono marciumi radicali e patologie fungine. Il pH ottimale è leggermente acido-subacido (circa 5,5–6,5), ma la pianta può adattarsi a valori prossimi alla neutralità se il drenaggio è efficiente.

Irrigazione
In ambiente tropicale umido, le precipitazioni possono coprire gran parte del fabbisogno idrico. In presenza di una stagione secca o in impianti al di fuori dell’areale tipico, sono necessari interventi irrigui di supporto, soprattutto nei primi anni e durante la fioritura-fruttificazione. Le irrigazioni devono mantenere il suolo costantemente fresco ma non saturo, evitando carenze o eccessi che possono ridurre produzione e qualità delle spezie.

Temperatura
L’intervallo ideale è compreso tra circa 20 e 32 °C. La specie è molto sensibile alle basse temperature: valori inferiori a 10–12 °C prolungati possono provocare stress fisiologico, mentre le gelate risultano letali. Temperature eccessivamente elevate, associate a scarsa umidità e insolazione intensa, causano disseccamento di foglie e fiori e riducono l’allegagione.

Concimazione
La concimazione deve essere programmata sulla base delle analisi del suolo e delle fasi fenologiche.

  • Macronutrienti principali: azoto (N), fosforo (P), potassio (K). L’azoto supporta la crescita vegetativa, il fosforo lo sviluppo radicale e la fioritura, il potassio la fruttificazione e la qualità dei semi.

  • Microelementi: boro, zinco, magnesio e altri possono essere necessari in funzione delle condizioni pedologiche; carenze specifiche si manifestano con sintomi fogliari e riduzione della produzione.
    L’impiego di concimi organici o ammendanti è raccomandato per mantenere la fertilità del suolo e migliorare la sua struttura fisica.

Cure colturali

  • Potatura: in genere moderata, volta a formare una chioma equilibrata, favorire aerazione e penetrazione della luce e facilitare le operazioni di raccolta. Si eliminano rami secchi, deboli o malati e si contengono eccessivi sviluppi in altezza.

  • Controllo delle infestanti: sarchiature leggere o coperture vegetali gestite per ridurre la competizione per acqua e nutrienti, soprattutto nei primi anni di impianto.

  • Difesa fitosanitaria: monitoraggio costante per insetti (es. coleotteri e lepidotteri fitofagi) e malattie fungine; gli interventi devono seguire linee guida agronomiche e, quando possibile, principi di difesa integrata.

Raccolta
La pianta inizia la fruttificazione dopo alcuni anni dall’impianto (in genere 6–8 anni, a seconda delle condizioni). I frutti maturi si aprono parzialmente mostrando l’arillo (macis) che avvolge il seme.

  • Il macis viene raccolto al momento dell’apertura del frutto e successivamente essiccato.

  • Il seme (noce moscata) viene estratto dal frutto, essiccato e selezionato.
    La raccolta deve mirare a frutti ben maturi ma non eccessivamente avanzati, per garantire una buona qualità aromatica e la corretta conservabilità.

Moltiplicazione
La noce moscata viene moltiplicata principalmente per seme, selezionando semi provenienti da piante madri ad alta produttività e qualità. La germinazione è relativamente lenta e le giovani piantine richiedono condizioni controllate di umidità e ombreggiamento.
In alcuni casi si possono utilizzare tecniche di innesto o di propagazione vegetativa per mantenere caratteristiche specifiche, ma la propagazione per seme rimane la modalità più diffusa nelle aree di coltivazione tradizionale. Le piantine vengono poi trapiantate in campo quando hanno raggiunto un adeguato sviluppo radicale e vegetativo.

Valori nutrizionali indicativi per 100 g
Valori medi per 100 g di noce moscata macinata (spazio, valori indicativi da database nutrizionali): 

  • energia: ≈ 525 kcal

  • acqua: ≈ 6 g

  • proteine: ≈ 5,8 g

  • carboidrati disponibili: ≈ 28–30 g

  • carboidrati totali: ≈ 49 g

  • fibre alimentari: ≈ 20–21 g

  • lipidi totali: ≈ 36 g

    • acidi grassi saturi (SFA) ≈ 26 g

    • acidi grassi monoinsaturi (MUFA) ≈ 3 g

    • acidi grassi polinsaturi (PUFA) ≈ 0,3–0,4 g

  • sodio: ≈ 15–20 mg

  • potassio: ≈ 350 mg

  • calcio: ≈ 180 mg

  • ferro: ≈ 3 mg

Questi valori sono riferiti alla spezia secca al 100 %, non alla porzione d’uso reale (tipicamente pochi decimi di grammo).


Principali sostanze contenute

  • Macronutrienti

    • lipidi con prevalenza di acidi grassi SFA (trigliceridi a catena media e lunga)

    • quota minore di acidi grassi MUFA e PUFA

    • carboidrati, di cui una parte come amido e una quota rilevante come fibra

    • proteine vegetali in quantità moderata

  • Olio essenziale (circa 5–15 % del seme) 

    • monoterpeni: sabinene, α-pinene, β-pinene, limonene, 4-terpineolo, ecc.

    • derivati fenilpropanoidi: myristicina, elemicina, eugenolo, safrolo

    • altri sesquiterpeni e tracce di composti ossigenati

  • Frazione non saponificabile

    • fitosteroli, tocoferoli (vitamina E), pigmenti liposolubili

  • Micronutrienti

    • minerali (calcio, potassio, ferro)

    • piccole quantità di vitamine (es. alcune del gruppo B, vitamina E).


Processo di produzione

  • Coltivazione e raccolta

    • coltivazione in climi tropicali umidi; alberi che possono superare 10–15 m

    • raccolta dei frutti maturi (drupa) quando il pericarpo si apre naturalmente o viene leggermente inciso

    • separazione dell’arillo (che diventa macis) dal nocciolo che contiene il seme

  • Essiccazione

    • essiccazione del seme (noce) in essiccatoi o al sole fino a ridurre il contenuto di umidità a livelli idonei alla conservazione (tipicamente < 10 %)

  • Decorticazione e selezione

    • rimozione del guscio esterno duro, selezione e calibratura dei semi interni

  • Macinazione

    • macinazione del seme essiccato in condizioni controllate (bassa temperatura, protezione dall’ossidazione) per ottenere la polvere di noce moscata

    • eventuale confezionamento sottovuoto o in atmosfera protettiva per limitare la perdita di aroma

  • Produzione di olio essenziale

    • distillazione in corrente di vapore dei semi frantumati per ottenere l’olio essenziale di noce moscata, utilizzato come aromatizzante e ingrediente cosmetico. 


Proprietà fisiche

  • seme intero: solido, duro, di forma ovoidale, colore bruno (esterno) e marrone più chiaro/striato all’interno

  • densità apparente della polvere: bassa–media, con granulometria fine o medio-fine a seconda del processo di macinazione

  • solubilità:

    • fase lipidica (olio essenziale) lipofila

    • componenti idrosolubili minori responsabili di alcune note aromatiche e gustative

  • elevata stabilità fisica del seme intero rispetto alla polvere, grazie a minore superficie esposta all’ossidazione.


Proprietà sensoriali e tecnologiche

  • Aroma

    • intenso, caldo, speziato, complesso, dovuto alla combinazione di monoterpeni e fenilpropanoidi

    • note dolci, balsamiche, leggermente canforate

  • Sapore

    • caldo, leggermente piccante, amarognolo a dosi elevate

    • persistente, in grado di caratterizzare una preparazione anche a dosi molto basse

  • Proprietà tecnologiche

    • elevata potenza aromatica: bastano piccole quantità (pizzichi) per aromatizzare piatti dolci e salati

    • buona stabilità aromatica nel seme intero; la polvere perde aroma più rapidamente per volatilizzazione dei composti dell’olio essenziale

    • in miscele di spezie contribuisce a complessità aromatica e percezione di “calore” gustativo.


Impieghi alimentari

  • Uso domestico e ristorazione

    • purè di patate, besciamella, creme e salse bianche

    • piatti a base di verdure (es. spinaci, cavolfiori, patate), piatti di carne e di pesce

    • prodotti da forno e pasticceria (dolci natalizi, torte, biscotti, budini, creme)

    • bevande calde speziate (es. latte speziato, punch, alcuni tipi di vin brulé)

  • Industria alimentare

    • miscele di spezie pronte, condimenti, dadi e brodi granulari

    • prodotti da forno confezionati, dessert, salumi speziati

    • aromatizzazione di bevande e liquori.


Nutrizione e salute

  • Densità calorica

    • la noce moscata è molto calorica (≈ 525 kcal/100 g) per l’elevato contenuto di grassi; tuttavia le quantità d’uso sono nell’ordine di 0,2–2 g per porzione, per cui l’impatto calorico reale è modesto.

  • Profilo lipidico

    • prevalenza di acidi grassi SFA, con una quota minore di MUFA e PUFA: dal punto di vista nutrizionale questo non rappresenta un problema rilevante dato l’uso minimale della spezia, ma distingue la noce moscata da altre fonti di grassi più favorevoli.

  • Componenti bioattivi

    • l’olio essenziale contiene composti (myristicina, elemicina, eugenolo, safrolo) con attività biologica, tra cui azione antiossidante e, in alcune condizioni, effetti sul sistema nervoso centrale. 

  • Tossicità a dosi elevate

    • dosi elevate di noce moscata possono causare effetti tossici e psicotropi (nausea, tachicardia, agitazione, allucinazioni, sintomi neurologici) principalmente per la presenza di myristicina

    • in letteratura sono riportati casi di intossicazione con assunzioni di circa 5–10 g di polvere (≈ 1–2 cucchiaini colmi), con sintomi che compaiono dopo alcune ore; dosi molto più elevate possono causare quadri gravi e, raramente, esiti fatali. 

    • alle dosi culinarie abituali (pizzichi o frazioni di cucchiaino in preparazioni ripartite su più porzioni) l’uso è considerato sicuro per la popolazione generale.

Nota porzione
In ambito domestico è prudente:

  • non superare circa 1 cucchiaino raso (≈ 2–3 g) per ricetta, distribuito su più porzioni

  • evitare l’uso ripetuto di grandi quantitativi concentrati nella stessa porzione, in particolare nei bambini, nelle donne in gravidanza e in soggetti con patologie epatiche o neurologiche.


Allergeni e intolleranze

  • la noce moscata non rientra tra gli allergeni principali elencati dalla normativa UE

  • reazioni allergiche specifiche alla spezia sono rare, ma possibili in soggetti sensibilizzati alle spezie in generale

  • l’olio essenziale di noce moscata può avere potenziale sensibilizzante cutaneo e respiratorio, soprattutto a concentrazioni elevate (più rilevante per l’impiego tecnico/cosmetico che per quello alimentare). 


Conservazione e shelf-life

  • Seme intero

    • preferibile per una migliore conservazione dell’aroma

    • conservare in contenitori ben chiusi, al riparo da luce, calore e umidità

    • shelf-life potenziale di diversi anni, con graduale riduzione dell’intensità aromatica.

  • Polvere di noce moscata

    • maggiore superficie esposta → perdita di composti volatili e rischio di irrancidimento della frazione lipidica

    • conservare in barattoli ermetici, in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore

    • in condizioni corrette, uso consigliabile entro 12–24 mesi dall’apertura per mantenere un profilo aromatico ottimale.


Sicurezza e regolatorio

  • la noce moscata è disciplinata come spezia nell’ambito della normativa UE e nazionale sugli alimenti

  • devono essere rispettati i limiti per contaminanti (metalli pesanti, micotossine, pesticidi) e i requisiti di igiene (sistema HACCP)

  • per l’olio essenziale di noce moscata e gli estratti, la presenza di composti come safrolo e myristicina è oggetto di valutazioni di sicurezza: per alcuni impieghi tecnici sono previste limitazioni o classificazioni di rischio (es. classificazione come sostanza potenzialmente cancerogena di categoria 1B per miscele con safrolo ≥ 0,1 %). 


Etichettatura

Per un prodotto alimentare che contiene noce moscata:

  • indicare in etichetta la denominazione della spezia (es. “noce moscata”, eventualmente con riferimento all’origine geografica)

  • riportare nell’elenco ingredienti la noce moscata con il proprio nome, in ordine decrescente di peso

  • indicare eventuali estratti o aromi derivati da noce moscata come “aroma naturale” o con la denominazione specifica, secondo il regolamento sugli aromi

  • riportare le consuete informazioni obbligatorie: peso netto, data di scadenza o termine minimo di conservazione, lotto, condizioni particolari di conservazione, valori nutrizionali se richiesti dalla categoria di prodotto

  • evidenziare in grassetto eventuali altri allergeni presenti nella stessa miscela (es. latte, frutta a guscio, glutine).


Troubleshooting

  • perdita di aroma

    • cause probabili: conservazione prolungata, esposizione a calore, luce o aria, uso di polvere troppo vecchia

    • azioni correttive: preferire il seme intero da grattugiare al momento, migliorare la chiusura dei contenitori, ridurre i tempi di stoccaggio.

  • odore rancido o anomalo

    • indica possibile ossidazione dei grassi o contaminazioni

    • azioni: scartare il prodotto, verificare condizioni di magazzino (temperatura, esposizione a luce e ossigeno).

  • colore o granulometria non uniformi nella polvere

    • possibili problemi di miscelazione, presenza di parti estranee o diverse pezzature

    • azioni: controllare la qualità della macinazione e l’eventuale presenza di impurità; attuare controlli visivi di lotto.

  • variazioni di intensità gustativa tra lotti

    • legate a origine, annata, condizioni di essiccazione e conservazione

    • azioni: definire specifiche di fornitura più stringenti, effettuare panel sensoriali di controllo, standardizzare i dosaggi nelle ricette industriali.


Principali funzioni INCI (cosmesi)

In cosmetica la noce moscata e i suoi derivati compaiono con denominazioni INCI quali:

  • Myristica Fragrans (Nutmeg) Kernel Oil / Nutmeg Oil

    • funzione profumante (fragrance)

    • funzione mascherante (aiuta a coprire odori sgradevoli di altre materie prime)

    • possibile funzione antiossidante in formula, in funzione del tenore di composti fenolici

  • Myristica Fragrans (Nutmeg) Extract

    • utilizzato in alcune formulazioni per proprietà tonificanti e stimolanti percepite

    • principalmente con ruolo aromaco-smatico (nota speziata, calda)

In tutti i casi, per l’uso cosmetico, devono essere rispettate le raccomandazioni di sicurezza relative alle concentrazioni di composti potenzialmente sensibilizzanti o tossicologicamente critici. 


Conclusione

La noce moscata è una spezia ad altissima concentrazione aromatica, caratterizzata da un profilo chimico complesso dominato da olio essenziale ricco di monoterpeni e derivati fenilpropanoidi. Dal punto di vista nutrizionale, l’impatto sulla dieta è limitato dalle piccole quantità d’impiego, nonostante l’elevata densità calorica e il contenuto di SFA.

Alle dosi culinarie tipiche la noce moscata è considerata sicura e contribuisce alla qualità organolettica dei piatti. Tuttavia, dosi elevate e non convenzionali sono associate a rischio tossicologico significativo, in particolare per gli effetti neurotossici e psicotropi della myristicina. Una gestione corretta della materia prima (conservazione, dosaggio, controllo di qualità) consente di sfruttare pienamente le potenzialità sensoriali della noce moscata mantenendo un profilo di sicurezza adeguato, sia in ambito alimentare sia, in misura controllata, in ambito cosmetico.


Mini-glossario

  • SFA (saturated fatty acids)
    Acidi grassi saturi; un eccesso nella dieta, se a scapito di altri tipi di grassi, è associato a un profilo lipidico meno favorevole.

  • MUFA (monounsaturated fatty acids)
    Acidi grassi monoinsaturi; se sostituiscono parte degli SFA possono contribuire a un migliore profilo cardiovascolare.

  • PUFA (polyunsaturated fatty acids)
    Acidi grassi polinsaturi; comprendono, tra gli altri, gli omega-3 e omega-6, con ruoli importanti in molte funzioni fisiologiche.

  • HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points)
    Sistema di analisi dei pericoli e controllo dei punti critici, obbligatorio nelle filiere alimentari per garantire la sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti.

  • Myristicina
    Principale composto fenilpropanoide dell’olio essenziale di noce moscata; a dosi culinarie ordinarie è considerata sicura, mentre a dosi elevate è responsabile di effetti neurotossici e psicotropi.

  • Safrolo
    Composto aromatico presente in tracce in alcuni oli essenziali (tra cui noce moscata); per il suo potenziale cancerogeno è oggetto di specifiche limitazioni e valutazioni di rischio.

Studi

E' ampiamente utilizzata sia come spezia cibo, che nella medicina alternativa dove è stata segnalata per avere proprietà antidiarroiche, anti-infiammatorie, anti-tumorali, antiossidanti, antibatteriche e antimicotiche. Contiene una miscela di composti idrofobici e volatili, tra questi, i più rilevanti sono gli idrocarburi monoterpeni, seguiti da monoterpeni ossigenati e altri come sabinene, α-pinene, eugenol, myristicin (1) e il β-caryophyllene, con attività antimicrobica, antisettica, antiparassitaria, antinfiammatoria, antiossidante (2) e antifungina (3).

Diversi studi hanno dimostrato l'attività epatoprotettiva della miristicina contenuta nella noce moscata (4).

Dalla noce moscata si ricavano estratti, polveri e, in particolare, un olio essenziale in cui i  componenti utili più noti presenti sono principalmente Limonene, Linalool, Eugenol.

Sicurezza

In genere la noce moscata è ben tollerata, ma in alcune persone l'ingestione di questa bacca può provocare intolleranza.

Noce moscata studi

Bibliografia_________________________________________________________________________

(1) Ashokkumar K, Simal-Gandara J, Murugan M, Dhanya MK, Pandian A. Nutmeg (Myristica fragrans Houtt.) essential oil: A review on its composition, biological, and pharmacological activities. Phytother Res. 2022 Jul;36(7):2839-2851. doi: 10.1002/ptr.7491. Epub 2022 May 13. PMID: 35567294; PMCID: PMC9541156.

 (2) Matulyte I, Jekabsone A, Jankauskaite L, Zavistanaviciute P, Sakiene V, Bartkiene E, Ruzauskas M, Kopustinskiene DM, Santini A, Bernatoniene J. The Essential Oil and Hydrolats from Myristica fragrans Seeds with Magnesium Aluminometasilicate as Excipient: Antioxidant, Antibacterial, and Anti-inflammatory Activity. Foods. 2020 Jan 2;9(1):37. doi: 10.3390/foods9010037. 

Abstract. Nutmeg (Myristica fragrans) essential oil has antimicrobial, antiseptic, antiparasitic, anti-inflammatory, and antioxidant properties. We have recently demonstrated that hydrodistillation of nutmeg essential oil by applying magnesium aluminometasilicate as an excipient significantly increases both the content and amount of bioactive substances in the oil and hydrolats. In this study, we aimed to compare the antioxidant, antimicrobial, and anti-inflammatory activity of hydrolats and essential oil obtained by hydrodistillation in the presence and absence of magnesium aluminometasilicate as an excipient. The 2,2-diphenyl-1-picrylhydrazyl (DPPH) radical scavenging method revealed that magnesium aluminometasilicate did not significantly improved antioxidant activity of both essential oil and hydrolat. Antibacterial efficiency was evaluated by monitoring growth of 15 bacterial strains treated by a range of dilutions of the essential oil and the hydrolats. Essential oil with an excipient completely inhibited the growth of E. faecalis, S. mutans (referent), and P. multocida, whereas the pure oil was only efficient against the latter strain. Finally, the anti-inflammatory properties of the substances were assessed in a fibroblast cell culture treated with viral dsRNR mimetic Poly I:C. The essential oil with an excipient protected cells against Poly I:C-induced necrosis more efficiently compared to pure essential oil. Also, both the oil and the hydrolats with aluminometasilicate were more efficient in preventing IL-6 release in the presence of Poly I:C. Our results show that the use of magnesium aluminometasilicate as an excipient might change and in some cases improve the biological activities of nutmeg essential oil and hydrolats.

(3) Rizwana H, Bokahri NA, S Alkhattaf F, Albasher G, A Aldehaish H. Antifungal, Antibacterial, and Cytotoxic Activities of Silver Nanoparticles Synthesized from Aqueous Extracts of Mace-Arils of Myristica fragrans. Molecules. 2021 Dec 20;26(24):7709. doi: 10.3390/molecules26247709. 

Abstract. In the present study, mace-mediated silver nanoparticles (mace-AgNPs) were synthesized, characterized, and evaluated against an array of pathogenic microorganisms. Mace, the arils of Myristica fragrans, are a rich source of several bioactive compounds, including polyphenols and aromatic compounds. During nano synthesis, the bioactive compounds in mace aqueous extracts serve as excellent bio reductants, stabilizers, and capping agents. The UV-VIS spectroscopy of the synthesized NPs showed an intense and broad SPR absorption peak at 456 nm. Dynamic light scattering (DLS) analysis showed the size with a Z average of 50 nm, while transmission electron microscopy (TEM) studies depicted the round shape and small size of the NPs, which ranged between 5-28 nm. The peaks related to important functional groups, such as phenols, alcohols, carbonyl groups, amides, alkanes and alkenes, were obtained on a Fourier-transform infrared spectroscopy (FTIR) spectrum. The peak at 3 keV on the energy dispersive X-ray spectrum (EDX) validated the presence of silver (Ag). Mace-silver nanoparticles exhibited potent antifungal and antibacterial activity against several pathogenic microorganisms. Additionally, the synthesized mace-AgNPs displayed an excellent cytotoxic effect against the human cervical cancer cell line. The mace-AgNPs demonstrated robust antibacterial, antifungal, and cytotoxic activity, indicating that the mace-AgNPs might be used in the agrochemical industry, pharmaceutical industry, and biomedical applications. However, future studies to understand its mode of action are needed.

(4) Morita T, Jinno K, Kawagishi H, Arimoto Y, Suganuma H, Inakuma T, Sugiyama K. Hepatoprotective effect of myristicin from nutmeg (Myristica fragrans) on lipopolysaccharide/d-galactosamine-induced liver injury. J Agric Food Chem. 2003 Mar 12;51(6):1560-5. doi: 10.1021/jf020946n. 

Abstract. To evaluate the hepatoprotective activity of spices, 21 different spices were fed to rats with liver damage caused by lipopolysaccharide (LPS) plus d-galactosamine (D-GalN). As assessed by plasma aminotranferase activities, nutmeg showed the most potent hepatoprotective activity. Bioassay-guided isolation of the active compound from nutmeg was carried out in mice by a single oral administration of the respective fractions. Myristicin, one of the major essential oils of nutmeg, was found to possess extraordinarily potent hepatoprotective activity. Myristicin markedly suppressed LPS/D-GalN-induced enhancement of serum TNF-alpha concentrations and hepatic DNA fragmentation in mice. These findings suggest that the hepatoprotective activity of myristicin might be, at least in part, due to the inhibition of TNF-alpha release from macrophages. However, further studies are needed to elucidate the hepatoprotective mechanism(s) of myristicin.

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