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Farina di grano
"Descrizione"
by Al222 (23254 pt)
2025-Nov-25 19:48

Farina di grano


Descrizione

La farina di grano è il prodotto ottenuto dalla macinazione del frumento (Triticum aestivum per il grano tenero, Triticum durum per il grano duro). Si presenta come una polvere fine o semigrossa, di colore bianco o giallo paglierino, in funzione della varietà di grano, del grado di raffinazione e del contenuto di ceneri. È uno degli ingredienti fondamentali dell’alimentazione mediterranea ed è utilizzata per pane, pasta, prodotti da forno, dolci, salse e impanature.


Valori nutrizionali indicativi per 100 g (farina di grano tenero tipo 00)

  • Energia: 340–360 kcal

  • Acqua: ≤ 14%

  • Carboidrati: 70–75 g

    • zuccheri: 0.5–1 g

  • Proteine: 9–12 g

  • Grassi totali: 1–2 g

    • SFA: ~0.2 g

    • MUFA: ~0.1 g

    • PUFA: ~0.7 g

  • Fibre: 2–3 g (maggiore nelle farine integrali: 9–12 g)

  • Minerali (ceneri): variabili 0.45–1.7% secondo tipo

  • Vitamine del gruppo B (B1, B3, B6) in concentrazioni maggiori nelle farine integrali


Principali sostanze contenute

  • Amido (frazione principale).

  • Glutine (proteine gliadina e glutenina nel grano tenero).

  • Proteine solubili e albumine.

  • Lipidi (soprattutto PUFA, in quantità basse).

  • Fibre alimentari (cellulosa, emicellulose, arabinoxilani).

  • Minerali: ferro, zinco, selenio, fosforo, magnesio.

  • Vitamine del gruppo B: tiamina, niacina, piridossina.

  • Antiossidanti naturali (acido ferulico e altri polifenoli nelle farine meno raffinate).


Processo di produzione

1. Pulitura del grano

  • Eliminazione di impurità (paglia, pietrisco, polveri).

  • Eventuale lavaggio e condizionamento.

2. Condizionamento/tempera

  • Aggiunta controllata di acqua per rendere il chicco più elastico e migliorare la separazione tra crusca ed endosperma.

3. Macinazione

  • Riduzione del chicco tramite laminatoi.

  • Progressiva separazione di:

    • endosperma → farina

    • crusca → fibre

    • germe → frazione lipidica

4. Setacciatura

  • Suddivisione in diverse frazioni: farina 00, 0, 1, 2, integrale (in ordine decrescente di raffinazione).

5. Eventuale arricchimento o miglioramento

  • Aggiunta di enzimi, acido ascorbico o malto (nei prodotti industriali).

6. Confezionamento

  • In sacchi di carta o materiali idonei per uso alimentare.


Proprietà fisiche

  • Colore: bianco neve (00) → crema (0/1) → bruno (integrale).

  • Granulometria: fine (00), media (0/1), grossolana (tipo 2, integrale).

  • Umidità massima regolamentare: 14.5%.

  • Densità variabile in base a tipo e finezza.

  • Igroscopicità elevata: assorbe umidità e odori facilmente.


Proprietà sensoriali e tecnologiche

  • Capacità glutinica: nelle farine di grano tenero, fondamentale per lievitazione e struttura.

  • W (forza della farina):

    • < 170 → farine deboli per biscotti, frolle

    • 180–260 → medie per pane comune, pizza

    • 300 → forti per grandi lievitati (panettone, colomba)

  • Assorbimento d’acqua: maggiore nelle farine ricche di proteine o integrali.

  • Comportamento in cottura:

    • dona struttura a pane, focacce e lievitati;

    • addensa salse e creme grazie all’amido;

    • la farina integrale produce prodotti più rustici e aromatici.


Impieghi alimentari

  • Pane e prodotti da forno (pane bianco, integrale, focacce, pizze).

  • Pasticceria: biscotti, torte, frolle, pan di spagna.

  • Pasta fresca e gnocchi.

  • Besciamella, roux, salse addensate.

  • Impanature e fritture.

  • Prodotti estrusi (crackers, grissini).


Nutrizione e salute

  • Fonte energetica primaria grazie all’alto contenuto di carboidrati.

  • Le proteine contengono glutine, fondamentale per la struttura ma non adatto ai soggetti celiaci.

  • Le farine meno raffinate apportano più fibre, minerali e antiossidanti.

  • Le farine integrali contribuiscono alla salute intestinale e al controllo glicemico.

  • L’indice glicemico è medio-alto nelle farine raffinate.


Nota porzione

Per prodotti da forno, una porzione media di farine è 40–60 g per porzione di pane o pizza; per salse, 10–20 g.


Allergeni e intolleranze

  • Glutine: presente in tutte le farine di frumento → non adatte per soggetti con celiachia o sensibilità al glutine.

  • Possibili tracce di soia, senape o altri cereali derivanti dalla filiera produttiva (indicazione in etichetta quando applicabile).


Conservazione e shelf-life

  • Conservare in luogo fresco, asciutto, al riparo da luce e odori.

  • Farine raffinate: 6–12 mesi.

  • Farine integrali: 3–6 mesi (il germe del grano contiene lipidi che irrancidiscono).

  • Possibile congelamento per prolungarne la durata e prevenire infestazioni.


Sicurezza e regolatorio

  • Controlli su:

    • MRL (residui di pesticidi)

    • micotossine (DON, aflatossine)

    • metalli pesanti

    • contaminazione crociata da infestanti

  • Stabilimenti soggetti a GMP e HACCP.

  • Classificazione legale secondo contenuto di ceneri e caratteristiche tecnologiche.


Etichettatura

  • Denominazione: farina di grano tenero (tipi 00, 0, 1, 2, integrale).

  • Ingrediente obbligatorio: grano / frumento.

  • Indicazione “contiene glutine”.

  • Valori nutrizionali, origine e lotto.

  • Indicazioni di conservazione.


Troubleshooting

  • Farina con odori rancidi → ossidazione dei lipidi, tipico nelle farine integrali.

  • Presenza di insetti (tignole, punteruoli) → stoccaggio improprio.

  • Cattiva lievitazione → farina troppo debole o vecchia.

  • Prodotti secchi e duri → eccesso di proteine o idratazione insufficiente.


Sostenibilità e filiera

  • Impatto variabile a seconda del metodo di coltivazione:

    • migliore sostenibilità in filiera biologica o integrata.

  • Possibilità di valorizzare sottoprodotti (crusca) in zootecnia o nutraceutica.

  • Imballaggi generalmente riciclabili in carta.

  • Filiera corta → minore impatto del trasporto e maggiore freschezza.


Principali funzioni INCI (cosmesi)

Alcune forme di farina o derivati del grano sono utilizzati in cosmetica:

  • Triticum Vulgare Flour: assorbente, addensante.

  • Hydrolyzed Wheat Protein / Wheat Amino Acids: condizionanti cutanei e capillari.

  • Triticum Vulgare Starch: agente opacizzante e texturizzante.


Conclusione

La farina di grano è un ingrediente cardine dell’alimentazione e della trasformazione alimentare. Grazie alle sue proprietà reologiche e all’elevata versatilità, trova impiego in prodotti lievitati, pasta, dolci e molte altre preparazioni. La scelta del tipo di farina (00, 0, 1, 2 o integrale) permette di modulare caratteristiche sensoriali, nutrizionali e tecnologiche, mentre una corretta conservazione garantisce sicurezza e qualità.


Mini-glossario

  • SFA: grassi saturi

  • MUFA: grassi monoinsaturi

  • PUFA: grassi polinsaturi

  • MRL: Maximum Residue Level

  • GMP: Good Manufacturing Practices

  • HACCP: Hazard Analysis and Critical Control Points

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