| "Descrizione" by Qwerty (3788 pt) | 2025-Nov-30 10:12 |
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La zucca, riferita principalmente alle varietà di Cucurbita maxima (e in parte Cucurbita moschata), è il frutto di piante erbacee annuali rampicanti appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae. Presenta forme e dimensioni estremamente variabili, dalla zucca piccola ornamentale ai grandi frutti da diversi chilogrammi. Ha buccia spessa e resistente, di colore variabile dal giallo all’arancio, al verde, anche screziato, e una polpa compatta di colore giallo-arancio, dal sapore dolce, morbido e delicato. La parte edule è costituita dalla polpa e dai semi, questi ultimi particolarmente nutrienti. La zucca è versatile in cucina e ampiamente utilizzata in zuppe, vellutate, risotti, paste ripiene, prodotti da forno, gnocchi e contorni, contribuendo al colore e al valore nutrizionale dei piatti grazie al contenuto di acqua, fibre e carotenoidi.

Classificazione botanica
Nome comune: zucca
Nomi botanici principali:
Cucurbita maxima (molte zucche invernali, es. Mantovana, Hubbard, Hokkaido)
Cucurbita moschata (es. Butternut, Violina, Trombetta)
Cucurbita pepo (alcune zucche da Halloween, ornamentali e molte zucchine)
Famiglia: Cucurbitaceae
Origine: America centrale e meridionale; introdotta in Europa dopo la scoperta del Nuovo Mondo, oggi molto diffusa in tutta l’area mediterranea
Caratteristiche generali: pianta erbacea annuale, a portamento strisciante o rampicante, con fusti cavi e pubescenti, grandi foglie palmate e fiori giallo-arancio; i frutti (peponidi) sono di forme e colori molto variabili, con polpa ricca di acqua e zuccheri, semi oleosi e buccia più o meno coriacea.
Coltivazione e condizioni di crescita
Clima
Specie tipicamente termo-fila: richiede climi temperati caldi o subtropicali.
Non tollera il gelo: le giovani piantine vengono danneggiate anche da leggere gelate.
Temperature ottimali di crescita intorno a 20–30 °C; sotto i 10 °C la crescita è molto rallentata.
Necessita di una stagione vegetativa piuttosto lunga e calda per portare a maturazione piena i frutti (specie per le zucche invernali).
Esposizione
Richiede pieno sole per gran parte della giornata, condizione fondamentale per la fotosintesi, l’allegagione e la maturazione della polpa.
Posizioni troppo ombreggiate portano a sviluppo vegetativo debole, minore fioritura e frutti poco zuccherini.
Gradisce esposizioni arieggiate ma non eccessivamente ventose (i fusti sono sensibili a danni da vento forte).
Terreno
Preferisce terreni profondi, soffici e ben drenati, con buona dotazione di sostanza organica.
I suoli ideali sono di medio impasto (franco, franco-sabbiosi) con pH tra circa 6,0 e 7,0.
Suoli troppo pesanti e soggetti a ristagno idrico favoriscono marciumi radicali e malattie fungine del colletto.
L’elevata fertilità del suolo (soprattutto organica) sostiene la forte richiesta nutritiva della coltura.
Semina e impianto
Generalmente si semina direttamente in pieno campo quando il rischio di gelate è passato e il terreno è tiepido.
Spesso si utilizzano “buche” o “postarelle” con 2–3 semi per postarella, diradando successivamente alla pianta migliore.
Distanze ampie, in funzione della varietà e del vigore:
zucche a pianta vigorosa e strisciante: anche 1,5–2 m sulla fila e 2–3 m tra le file;
varietà più compatte o semicompatte: distanze leggermente inferiori.
È possibile anche il trapianto da piantine allevate in contenitore, purché giovani e non troppo sviluppate.
Irrigazione
Necessita di buona disponibilità idrica, soprattutto:
dalla fioritura all’allegagione,
durante la fase di ingrossamento dei frutti.
Il suolo va mantenuto umido ma non fradicio; i ristagni favoriscono marciumi di fusto e radici.
È preferibile irrigare al piede o a goccia, evitando di bagnare eccessivamente la vegetazione per limitare malattie fungine.
Verso la piena maturazione dei frutti si possono ridurre leggermente le irrigazioni per migliorare la conservabilità della zucca.
Temperatura
Germinazione ottimale dei semi: circa 18–25 °C.
Crescita vegetativa e sviluppo dei frutti migliori tra 20 e 30 °C.
Temperature inferiori ai 10 °C rallentano molto la crescita e possono indurre fisiopatie; temperature prossime allo zero danneggiano la pianta.
Ondate di caldo eccessivo con siccità possono causare cascola dei fiori e allegagione irregolare se non si irriga adeguatamente.
Concimazione
È una coltura esigente in nutrienti, soprattutto azoto e potassio.
Prima della semina/trapianto sono consigliati abbondanti apporti di sostanza organica (stallatico maturo, compost).
Le concimazioni minerali dovrebbero essere bilanciate:
azoto per sostenere la crescita vegetativa senza eccessi (troppa vegetazione può ridurre la fruttificazione),
fosforo per radici e allegagione,
potassio per qualità, dolcezza e conservabilità dei frutti.
In terreni sabbiosi o poveri sono utili integrazioni frazionate durante il ciclo colturale.
Cure colturali
Sarchiature o pacciamatura per contenere le infestanti, specialmente nelle prime fasi di crescita.
Pacciamatura con teli o materiali organici utile anche per:
mantenere il terreno umido,
ridurre il contatto diretto dei frutti con il suolo (minor rischio di marciumi).
Eventuale spostamento dei frutti sul terreno (girarli delicatamente) per uniformare colorazione e evitare punti di marciume.
Monitoraggio di parassiti tipici delle cucurbitacee (afidi, oziorrinchi, nottue, oidio, peronospora) e adozione di strategie di difesa integrata.
Raccolta
Zucche estive (raccolte immature, es. alcune C. pepo): si raccolgono quando la buccia è ancora tenera e il frutto è di dimensioni medio-piccole.
Zucche invernali (da conservazione, es. C. maxima e C. moschata):
si raccolgono a completa maturazione fisiologica, con buccia dura, colore tipico di varietà e peduncolo lignificato;
è preferibile raccogliere prima delle prime gelate autunnali.
Durante la raccolta lasciare un pezzo di peduncolo attaccato al frutto per migliorarne la conservazione.
Le zucche da conservazione si tengono in ambiente asciutto, ventilato, al riparo dal gelo.
Moltiplicazione
Avviene quasi esclusivamente per seme, raccolto da frutti pienamente maturi e ben conservati.
È importante evitare impollinazioni indesiderate fra varietà diverse coltivate vicine, se si desidera mantenere le caratteristiche della cultivar.
Il seme, ben essiccato, va conservato in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce fino alla successiva semina.
Energia: ~25–30 kcal
Acqua: ~90–92 g
Proteine: ~1–1,2 g
Carboidrati totali: ~6–7 g
Zuccheri: ~2,5–3 g
Fibre: ~1–2 g
Grassi totali: ~0,1–0,2 g
Prima occorrenza acronimi lipidici: SFA (saturated fatty acids, acidi grassi saturi, da limitare), MUFA (monounsaturated fatty acids, acidi grassi monoinsaturi, favorevoli se sostituiscono i saturi), PUFA (polyunsaturated fatty acids, acidi grassi polinsaturi utili in infiammazione e salute cardiovascolare).
sfa: tracce
mufa: tracce
pufa: tracce
Minerali: potassio 300–350 mg; fosforo 30–40 mg; magnesio 10–15 mg; calcio 20–25 mg
Vitamine: provitamina A (β-carotene), vitamina C (~9 mg), piccole quantità di vitamina E e vitamine del gruppo B
(I semi hanno invece un profilo calorico molto più elevato: ~550–600 kcal/100 g, ricchi di grassi insaturi e proteine.)
Acqua in alta percentuale
Carboidrati (amidi, glucosio, fruttosio, saccarosio)
Fibre (pectine e fibre insolubili)
Carotenoidi (β-carotene, α-carotene, luteina)
Vitamine C, E e gruppo B
Minerali: potassio, fosforo, magnesio, calcio, tracce di ferro
Elevato contenuto di grassi (prevalenza di mufa e pufa, basso livello di sfa)
Proteine con buoni aminoacidi essenziali
Magnesio, zinco, ferro, fosforo
Fitosteroli, tocoferoli (vitamina E), composti fenolici
Coltivazione: pianta annuale che cresce in primavera-estate, richiede terreni drenati e ricchi di sostanza organica.
Crescita: sviluppo di tralci lunghi, necessità di irrigazione regolare.
Impollinazione: da parte di api e altri insetti; fiori maschili e femminili sulla stessa pianta.
Raccolta: avviene quando la buccia è indurita e il peduncolo lignificato.
Post-raccolta: pulizia, eventuale asciugatura/stagionatura, conservazione in luogo fresco.
Trasformazione: taglio, cubettatura, surgelazione, produzione di puree e zuppe, lavorazione dei semi, estrazione dell’olio di semi di zucca.
Frutto voluminoso, con forma sferica/allungata, talvolta costoluta
Buccia dura, di colore variabile
Polpa arancio-gialla, compatta o farinosa secondo varietà
pH leggermente acido
Cavità interna con semi piatti e numerosi
Sapore: dolce, delicato, con note nocciolate/terrose nelle varietà pregiate
Aroma: lieve, vegetale
Texture: morbida o cremosa dopo cottura
Funzionalità tecnologiche:
ottima resa in creme e vellutate
buona viscosità grazie a fibre e amidi
colore brillante grazie ai carotenoidi
i semi conferiscono croccantezza e apporto nutrizionale
Preparazioni domestiche: vellutate, minestre, risotti, gnocchi, ripieni, torte salate, contorni al forno o al vapore
Dolci: torte, creme, muffin, dessert
Semi: snack tostati, insalate, pane, muesli
Olio di semi di zucca: condimento a crudo
Prodotti industriali: zuppe pronte, puree, baby food, surgelati, ripieni per pasta
Bassa densità calorica: utile in regimi ipocalorici
Carotenoidi e vitamina A: supportano vista, immunità e salute della pelle
Antiossidanti: carotenoidi, vitamina C, composti fenolici
Fibre: modulano la risposta glicemica e migliorano la regolarità intestinale
Semi di zucca: ricchi di grassi insaturi (mufa, pufa), proteine e minerali (zinco, magnesio)
Grassi: trascurabili nella polpa, significativi nei semi
Polpa cotta: ~150 g
Semi di zucca: ~20–30 g
Rare reazioni allergiche alle cucurbitacee
Possibile sindrome orale allergica (cross-reattività con pollini)
Semi talvolta coinvolti in allergie, seppur raramente
Intera: settimane o mesi in ambiente fresco, asciutto, ventilato
Tagliata: 3–5 giorni in frigorifero
Cotta/purea: 2–3 giorni in frigorifero o congelabile
Semi: diversi mesi se conservati ermeticamente; olio da consumare entro le date indicate
Limiti su fitofarmaci, metalli pesanti, contaminanti microbiologici
Norme specifiche per prodotti trasformati (zuppe, puree, baby food)
Per semi e olio: controlli su micotossine e ossidazione
Claim nutrizionali ammessi solo se rispettano i requisiti specifici
“Zucca”, “polpa di zucca”, “zucca surgelata”, “purea di zucca”, “semi di zucca”, “olio di semi di zucca”
Informazioni obbligatorie: ingredienti, allergeni, peso, lotto, TMC/scadenza, modalità di conservazione
Possibili claim: “fonte di vitamina A”, “ricco di magnesio” (per i semi)
Zucca acquosa → varietà poco vocata o raccolta precoce; preferire delica/mantovana/violina
Purea liquida → scolare, asciugare in forno, aggiungere un ortaggio più amidaceo
Polpa fibrosa → frutti troppo maturi; passare al setaccio o scegliere varietà più cremose
Semi irranciditi → conservare in contenitore ermetico al buio; refrigerare per uso prolungato
Coltura efficiente e adatta a sistemi biologici/integrati
Buona resa, bassi input e riduzione degli sprechi tramite uso industriale del fuori-calibro
Semi e scarti valorizzabili in mangimi, compost, estrazioni nutrizionali (olio, fibre)
Favorisce modelli di economia circolare
(Per ingredienti come Cucurbita Pepo Seed Oil, Cucurbita Pepo Seed Extract, Cucurbita Pepo Fruit Extract)
Emolliente / skin conditioning: nutre e ammorbidisce la pelle
Antiossidante: tocoferoli, carotenoidi e fenoli proteggono dallo stress ossidativo
Condizionante cutaneo: supporta idratazione e comfort
Lenitivo leggero: utile in formulazioni per pelle secca
Aromatizzante leggero: nota vegetale/nocciolata naturale
La zucca (Cucurbita maxima) è un ortaggio versatile, nutriente e sostenibile. La polpa, ricca di carotenoidi, fibre e potassio, si presta a preparazioni dolci e salate con ottima resa sensoriale e tecnologica. I semi e l’olio apportano grassi insaturi di qualità e micronutrienti preziosi. In cosmetica, la zucca è apprezzata per proprietà emollienti e antiossidanti. Integrata in filiere responsabili, rappresenta un ingrediente che concilia salute, gusto e sostenibilità.
Studi
La polpa è ricca di carotenoidi, tocoferoli, polisaccaridi, carboidrati e sali minerali che conferiscono alla zucca interessanti effetti : antidiabetici, antipertensivi, antitumorali, antiossidanti, immunomodulazione, antibatterico, antipercolesterolemici, antiparassitia intestinale, anti-infiammatori e attività antalgiche (1).
Il seme contiene acidi grassi (≤64% acido linoleico), specifici delta-7-steroli, tocoferoli e micronutrienti (2).
Aspetti salutari
Grazie al suo alto contenuto di antiossidanti e vitamine, la zucca può avere vari benefici per la salute, tra cui il supporto alla vista, la promozione della salute della pelle e la riduzione del rischio di alcune malattie croniche.
La somministrazione orale di dosi elevate di semi di zucca ha ridotto il peso della prostata in modelli animali sperimentali (3).
L'olio di semi di zucca è considerato un agente preventivo per varie patologie, in particolare le malattie della prostata . Queste proprietà sono legate al suo elevato contenuto di carotenoidi e vitamine liposolubili. In questo studio sono stati studiati i carotenoidi (luteina e zeaxantina), vitamina E (α- e γ-tocoferolo) (4).

Questo studio convalida l'effetto ipoglicemico e antidiabetico dell'estratto di semi di cucurbita maxima e quindi questo estratto potrebbe essere ulteriormente esplorato per lo sviluppo come nuovo agente antidiabetico (5).
SFA – Saturated fatty acids: acidi grassi saturi, da limitare per il loro impatto sul colesterolo LDL
MUFA – Monounsaturated fatty acids: acidi grassi monoinsaturi, benefici se sostituiscono gli sfa
PUFA – Polyunsaturated fatty acids: acidi grassi polinsaturi, includono omega-3/omega-6 e supportano infiammazione controllata e salute cardiovascolare
INCI – International Nomenclature of Cosmetic Ingredients: sistema internazionale per la denominazione degli ingredienti cosmetici
Bibliografia__________________________________________________________________
(1) Caili F, Huan S, Quanhong L A review on pharmacological activities and utilization technologies of pumpkin. Plant Foods Hum Nutr. 2006 Jun; 61(2):73-80.
Abstract. Dietary plants and herbal preparations have been traditionally used as medicine in developing countries and obtained a resurgence of use in the United States and Europe. Research carried out in last few decades has validated several such claims of use of traditional medicine plants. Popularity of pumpkin in various systems of traditional medicine for several ailments (antidiabetic, antihypertensive, antitumor, immunomodulation, antibacterial, antihypercholesterolemia, intestinal antiparasitia, antiinflammation, antalgic) focused the investigators' attention on this plant. Considerable evidence from several epidemiological studies concerning bioactivities leads have stimulated a number of animal model, cell culture studies and clinical trials designed to test this pharmacological actions. In addition, it was found that technologies such as germination and fermentation could reduce antinutritional materials and affect the pharmacological activities of pumpkin. This review will focus on the main medicinal properties and technologies of pumpkin, and point out areas for future research to further elucidate mechanisms whereby this compound may reduce disease risk.
(2) Strobl M, Patz B, Bracher F: Kürbissamen bei Störungen der Blasenfunktion. DAZ 2004;144:4010-4014.
(3) Vahlensieck W, Theurer C, Pfitzer E, Patz B, Banik N, Engelmann U. Effects of pumpkin seed in men with lower urinary tract symptoms due to benign prostatic hyperplasia in the one-year, randomized, placebo-controlled GRANU study. Urol Int. 2015;94(3):286-95. doi: 10.1159/000362903. Epub 2014 Sep 5.
Gossell-Williams M, Davis A, O'Connor N: Inhibition of testosterone-induced hyperplasia of the prostate of Sprague-Dawley rats by pumpkin seed oil. J Med Food 2006;9:284-286.
Abstract. The oil from the pumpkin (Cucurbita pepo) seed is claimed to be useful in the management of benign prostatic hyperplasia. This investigation seeks to examine the effect of pumpkin seed oil on testosterone-induced hyperplasia of the prostate of rats. Hyperplasia was induced by subcutaneous administration of testosterone (0.3 mg/100 g of body weight) for 20 days. Simultaneous oral administration of either pumpkin seed oil (2.0 and 4.0 mg/100 g of body weight) or corn oil (vehicle) was also given for 20 days. The weights of the rats were recorded weekly, and the influence of testosterone and pumpkin seed oil on the weight gain of the rats was examined. On day 21, rats were sacrificed, and the prostate was removed, cleaned, and weighed. The prostate size ratio (prostate weight/rat body weight) was then calculated. Neither testosterone nor pumpkin seed oil had any significant influence on the weight gain of the rats. Testosterone significantly increased prostate size ratio (P < .05), and this induced increase was inhibited in rats fed with pumpkin seed oil at 2.0 mg/100 g of body weight. The protective effect of pumpkin seed oil was significant at the higher pumpkin seed oil dose (P < .02). We conclude pumpkin seed oil can inhibit testosterone-induced hyperplasia of the prostate and therefore may be beneficial in the management of benign prostatic hyperplasia.
Kim SH, Jung KI, Koh JS, Min KO, Cho SY, Kim HW: Lower urinary tract symptoms in benign prostatic hyperplasia patients: orchestrated by chronic prostatic inflammation and prostatic calculi? Urol Int 2013;90:144-149. DOI: 10.1159/000342643
(4) Procida G, Stancher B, Cateni F, Zacchigna M. Chemical composition and functional characterisation of commercial pumpkin seed oil. J Sci Food Agric. 2013 Mar 30;93(5):1035-41. doi: 10.1002/jsfa.5843. Epub 2012 Aug 30.
(5) Kushawaha DK, Yadav M, Chatterji S, Srivastava AK, Watal G. Evidence based study of antidiabetic potential of C. maxima seeds - In vivo. J Tradit Complement Med. 2017 Jan 17;7(4):466-470. doi: 10.1016/j.jtcme.2016.12.001
Abstract. Objective: In vitro antidiabetic efficacy of Cucurbita maxima seed extract (CMSE) has already been studied in our previous findings. Thus, in order to validate these findings in biological system, in vivo antidiabetic activity of aqueous extract was investigated in normal as well as diabetic experimental models. Methods: Variable doses of extract were administered orally to normal and STZ induced mild diabetic rats during fasting blood glucose (FBG) and glucose tolerance test (GTT) studies. In order to determine the extract's antidiabetic potential long-term FBG and post prandial glucose (PPG) studies were also carried out. Results: Most effective dose of 200 mg kg-1 of CMSE decreases the blood glucose level (BGL) in normal rats by 29.02% at 6 h during FBG studies and 23.23% at 3 h during GTT. However, the maximum reduction observed in BGL of mild diabetic rats during GTT the same interval of time was 26.15%. Moreover, in case of severely diabetic rats a significant reduction of 39.33% was observed in FBG levels whereas, in case of positive control, rats treated with 2.5 mg kg-1 of glipizide, a fall of 42.9% in FBG levels was observed after 28 days. Results of PPG level also showed a fall of 33.20% in severely diabetic rats as compared to the positive control showing a fall of 44.2% at the end of the 28 days. Conclusion: Thus, the present study validate the hypoglycemic and antidiabetic effect of CMSE and hence this extract could be explored further for developing as a novel antidiabetic agent.
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