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Bay laurel
"Descrizione"
by AColumn (9402 pt)
2025-Dec-04 11:28

Review Consensus: 10 Rating: 10 Number of users: 1
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Alloro (Laurus nobilis L.)

Con il termine alloro si indica Laurus nobilis L., specie arbustiva o arborea sempreverde tipica delle regioni a clima temperato caldo e mediterraneo, coltivata e inselvatichita in numerosi Paesi dell’area mediterranea e introdotta anche in altre zone a clima mite. Predilige suoli ben drenati, da moderatamente fertili a calcarei, con buona esposizione alla luce e scarsa tolleranza ai ristagni idrici. La pianta presenta portamento generalmente cespuglioso o ad alberello, con fusti eretti e chioma densa; le foglie sono persistenti, coriacee, lanceolate, con margine intero e superficie lucida, dotate di un tipico aroma balsamico–speziato dovuto alla presenza di una frazione volatile. I fiori, piccoli e giallastri, sono riuniti in ombrelle ascellari; i frutti sono drupe ovoidi di colore nero–violaceo a maturità.

Dal punto di vista merceologico, l’organo di raccolta principale è costituito dalle foglie, utilizzate fresche o, più spesso, essiccate come droga aromatica e come spezia per la preparazione di piatti salati, conserve e brodi. Le foglie possono essere commercializzate intere, sminuzzate o come componente di miscele aromatiche; in ambito industriale e artigianale trovano impiego anche estratti e olio essenziale ottenuti per distillazione in corrente di vapore. La qualità della materia prima è influenzata da fattori quali origine, epoca di raccolta, modalità di essiccazione (temperatura, ventilazione) e condizioni di stoccaggio (protezione da luce, umidità eccessiva e contaminazioni).

La composizione dell’alloro comprende una quota significativa di olio essenziale (in genere inferiore a pochi punti percentuali sul secco), una frazione di olio fisso (lipidi), carboidrati, fibre, proteine in modesta quantità, minerali e composti fenolici. L’olio essenziale è caratterizzato dalla presenza di monoterpeni e loro derivati ossigenati (tra cui 1,8–cineolo, eugenolo, linalolo e altri componenti variabili in funzione dell’ecotipo), che conferiscono il tipico profilo aromatico. Le foglie contengono inoltre tannini, flavonoidi e altre sostanze secondarie che contribuiscono alle proprietà tecnologiche e sensoriali. La resa e la composizione dell’olio essenziale sono influenzate da fattori pedoclimatici, stato di maturazione delle foglie e condizioni di trattamento post–raccolta.

Sul piano applicativo, l’alloro è ampiamente utilizzato nella filiera alimentare come spezia e pianta aromatica, in particolare nella preparazione di piatti a lunga cottura, marinate, conserve e prodotti a base di carne e legumi. Trova impiego anche nella produzione di infusi ed estratti destinati a preparazioni in ambito erboristico e, in misura minore, cosmetico (saponi tradizionali, formulazioni per l’igiene e prodotti a base di estratti aromatici). La qualità e l’idoneità all’uso sono legate al controllo dei parametri compositivi (contenuto in olio essenziale, umidità residua, assenza di contaminanti) e al rispetto delle buone pratiche di produzione nella filiera di trasformazione e confezionamento.

Classificazione botanica (APG IV)

  • Nome botanico: Laurus nobilis L.

  • Nome comune: alloro, lauro, laurus

  • Famiglia: Lauraceae

  • Ordine: Laurales

Cladi moderni (filogenetici):

  • Angiosperms

  • Magnoliids

  • Dominio: Eukaryota

  • Regno: Plantae


Coltivazione e condizioni di crescita

Clima

L’alloro è tipico delle regioni a clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e asciutte. Tollera brevi cali termici, ma gelate intense e prolungate possono danneggiare foglie, gemme e giovani rami. Vegeta meglio in aree costiere o collinari temperate, con sufficiente umidità atmosferica e in assenza di sbalzi termici marcati.

Esposizione

Predilige pieno sole o mezz’ombra luminosa. In pieno sole sviluppa vegetazione più compatta e aroma fogliare più intenso; in mezz’ombra può allungare i germogli e ridurre la concentrazione dei composti aromatici. Posizioni riparate dal vento limitano disseccamenti e rotture dei rami.

Terreno

Specie poco esigente e adattabile, ma per risultati ottimali preferisce suoli:

  • Ben drenati, privi di ristagni;

  • A tessitura franca o franco-sabbiosa;

  • Con un pH subacido–neutro (circa 6,0–7,5).

Suoli troppo argillosi, compatti e costantemente bagnati aumentano il rischio di marciumi radicali e rallentano lo sviluppo. Un buon contenuto di sostanza organica favorisce vigore vegetativo e resistenza agli stress.

Irrigazione

L’alloro ha esigenze idriche moderate:

  • nelle regioni mediterranee può essere coltivato spesso in asciutta;

  • in periodi prolungati di siccità può beneficiare di irrigazioni saltuarie, soprattutto per giovani impianti e nei mesi più caldi.

Si raccomanda di mantenere il terreno leggermente fresco, evitando però ristagni, che compromettono l’apparato radicale e aumentano l’incidenza di patogeni fungini.

Temperatura

L’alloro vegeta bene con temperature comprese, mediamente, tra 15 e 28 °C.
Gelate intense (inferiori a –6/–8 °C) possono causare necrosi fogliare, disseccamenti dei rami e morte delle parti più esposte. Estati molto calde e siccitose riducono la crescita se l’acqua nel suolo è insufficiente.

Concimazione

La fertilizzazione si basa principalmente su:

  • Sostanza organica (compost, letame maturo) per mantenere equilibrio microbiologico, struttura e disponibilità graduale degli elementi nutritivi;

  • Azoto (N) in quantità moderate per sostenere l’attività vegetativa senza eccessi;

  • Fosforo (P) per apparato radicale e ripresa vegetativa;

  • Potassio (K) per rusticità, robustezza dei tessuti e qualità della biomassa fogliare.

La concimazione va calibrata in base a suolo, età della pianta e obiettivi agronomici.

Cure colturali

  • Potatura:

    • modesta e regolare, per mantenere forma equilibrata e compatta, aerare la chioma e contenere lo sviluppo;

    • eliminazione di rami secchi, malati o danneggiati;

    • potature più incisive in caso di rinnovamento della chioma.

  • Gestione delle infestanti:

    • nelle prime fasi radicazione e attecchimento richiedono terreni puliti;

    • pacciamature organiche aiutano a ridurre competizione, mantenere umidità e migliorare la struttura.

  • Difesa fitosanitaria:

    • l’alloro è generalmente rustico;

    • possibili problemi in condizioni di elevata umidità sono maculature fogliari, batteriosi e marciumi radicali;

    • prevenzione tramite drenaggio efficace, aerazione e concimazione equilibrata.


Raccolta

Le foglie si raccolgono tutto l’anno, preferibilmente su rami maturi e lontani da contaminazioni ambientali. In ambito tecnico-erboristico si prelevano foglie sane e ben sviluppate, spesso essiccate rapidamente in locali aerati e ombreggiati, per preservare colore e aromaticità.
La raccolta di rami potati può coincidere con interventi di contenimento o modellatura delle siepi.


Moltiplicazione

L’alloro si moltiplica principalmente per:

  • Talea semi legnosa o legnosa, prelevata in estate o inizio autunno, posta in substrati ben drenati;

  • Divisione di cespi o prelievo di polloni basali;

  • Seme, meno frequente in quanto l’alloro presenta variabilità genetica e germinazione lenta e irregolare; utilizzato in prevalenza per selezioni e recupero di biodiversità.

La propagazione per talea garantisce maggiore uniformità morfologica, aromatica e produttiva.

Valori nutrizionali indicativi per 100 g (foglie essiccate)
Energia: ~300–330 kcal
Proteine: ~6–8 g
Carboidrati totali: ~45–48 g
Fibre: ~25–26 g
Lipidi totali: ~8 g

  • SFA

  • MUFA

  • PUFA
    Minerali: calcio, ferro, magnesio, potassio
    Vitamine: soprattutto vitamina A e alcune del gruppo B
    Sodio: basso

(Valori riferiti a foglie essiccate; l’uso reale in cucina è di pochi grammi totali.)


Principali sostanze contenute

  • Olio essenziale: cineolo (eucaliptolo), α-pinene, β-pinene, linalolo, geraniolo e altre molecole terpeniche

  • Polifenoli: tannini, flavonoidi e altri composti antiossidanti

  • Macronutrienti: carboidrati, modesta quota proteica e lipidica

  • Micronutrienti: calcio, ferro, magnesio, potassio, vitamine del gruppo B e vitamina A


Processo di produzione

  • Raccolta delle foglie mature

  • Essiccazione a bassa temperatura, al riparo da luce e umidità per preservare gli aromi

  • Selezione e confezionamento delle foglie intere o sminuzzate

  • Preparazione di estratti mediante distillazione in corrente di vapore per ottenere l’olio essenziale

  • Eventuali processi di standardizzazione delle frazioni aromatiche


Proprietà fisiche
Foglie coriacee, verdi e profumate
Olio essenziale limpido, aromatico, con intensa volatilità
Frazione solida ricca in fibre nelle foglie essiccate


Proprietà sensoriali e tecnologiche
Aroma intenso, caldo, balsamico e leggermente legnoso
Sapore speziato, con note amarognole e resinose
Ottima resa aromatica anche con quantità minime
Buona stabilità dell’aroma in foglie intere
Possibile uso come componente aromatica in miscele, marinature, brodi e prodotti trasformati


Impieghi alimentari
Aromatizzazione di minestre, zuppe, stufati, salse, carni, pesci e legumi
Utilizzo in conserve e preparazioni a lunga cottura
Impiego in industrie alimentari come ingrediente aromatico naturale
Preparazione di estratti e oli essenziali destinati ad aromatizzazioni alimentari


Nutrizione e salute
Basso impatto calorico alle dosi d’uso
Presenza di polifenoli e altre sostanze antiossidanti
Molecole aromatiche con potenziale attività benefica
Uso culinario considerato sicuro nell’ambito delle quantità gastronomiche
Contribuisce all’apporto di fibra (se consumato in foglie commestibili, tipicamente sminuzzate)

L’olio di alloro è stato sottoposto a restrizioni e, in alcuni casi, a divieti per l’uso in determinati prodotti cosmetici all’interno dell’Unione Europea a causa del suo contenuto di metileugenolo, classificato come allergene sensibilizzante e associato a potenziali problemi di sicurezza a determinati livelli di esposizione. 


Nota porzione
L’impiego tipico varia da 1 a 3 foglie per ricetta.
Gli aromi sono intensi: non necessita di dosaggi elevati.


Allergeni e intolleranze
Non rientra tra gli allergeni principali
Possibili rare sensibilizzazioni individuali ai composti aromatici
L’olio essenziale concentrato può avere potenziale irritante a dosi elevate o per contatto diretto


Conservazione e shelf-life
Foglie fresche: conservare in luogo fresco o in frigorifero
Foglie essiccate: maggiore durata, conservare al riparo da luce, calore e umidità
Olio essenziale: conservazione in contenitori scuri, ben sigillati, lontano da fonti di calore


Sicurezza e regolatorio
Materia prima soggetta ai requisiti igienico–sanitari HACCP
Controlli su contaminanti, residui fitosanitari e purezza
Per estratti aromatici e oli essenziali utilizzati in alimenti, obbligo di conformità a normative di sicurezza e impiego


Etichettatura
Denominazione dell’ingrediente (foglie di alloro, aroma naturale, olio essenziale)
Origine ove prevista
Eventuale dichiarazione degli ingredienti aromatici e presenza di estratti
Condizioni di conservazione, lotto, data
Evidenziazione di eventuali allergeni di altre materie prime presenti


Troubleshooting
Aroma debole → foglie troppo vecchie, essiccazione non corretta; preferire foglie intere ben conservate
Retrogusto amaro eccessivo → dosaggio troppo elevato o tempi prolungati di infusione; ridurre quantità
Perdita di aroma nel tempo → esposizione a luce, calore e aria; usare contenitori ermetici e prodotti recenti


Sostenibilità e filiera
Specie tipica del bacino mediterraneo
Richiede gestione sostenibile della pianta e delle aree di raccolta
Buona resa aromatica con quantità ridotte → ridotto impatto ambientale
Filiera tracciabile e certificazioni possono rafforzare qualità, trasparenza e sostenibilità


Principali funzioni INCI (cosmesi)
Laurus Nobilis Leaf Oil → nota aromatica, funzione profumante
Laurus Nobilis Leaf Extract → potenziale azione antiossidante e funzione tecnica come ingrediente botanico
Possibile impiego in deodoranti, creme, saponi artigianali e prodotti per la cura personale
Concentrazioni e utilizzi devono rispettare norme di sicurezza cosmetica

L’olio di alloro è stato sottoposto a restrizioni e, in alcuni casi, a divieti per l’uso in determinati prodotti cosmetici all’interno dell’Unione Europea a causa del suo contenuto di metileugenolo, classificato come allergene sensibilizzante e associato a potenziali problemi di sicurezza a determinati livelli di esposizione.


Conclusione
L’alloro (Laurus nobilis) è un ingrediente aromatico di grande valore sensoriale, ricco in olio essenziale, polifenoli e composti aromatici. L’uso culinario a dosi minime ne consente l’impiego sicuro, con contributo aromatico elevato e discreto interesse funzionale.
La corretta conservazione, la qualità della materia prima e l’impiego secondo le norme di sicurezza garantiscono il mantenimento delle proprietà aromatiche e dell’affidabilità del prodotto, sia in ambito alimentare sia cosmetico.


Mini-glossario
SFA – saturated fatty acids: acidi grassi saturi
MUFA – monounsaturated fatty acids: acidi grassi monoinsaturi
PUFA – polyunsaturated fatty acids: acidi grassi polinsaturi
HACCP – Hazard Analysis and Critical Control Points: sistema di gestione per la sicurezza alimentare

 Alloro studi

Bibliografia__________________________________________________________________________

Caputo L, Nazzaro F, Souza LF, Aliberti L, De Martino L, Fratianni F, Coppola R, De Feo V. Laurus nobilis: Composition of Essential Oil and Its Biological Activities. Molecules. 2017 Jun 3;22(6):930. doi: 10.3390/molecules22060930. 

Abstract. Laurus nobilis is native to the southern Mediterranean region and cultivated mainly in Europe and the USA as an ornamental and medicinal plant. The chemical composition of the essential oil (EO) from leaves of L. nobilis, collected in Southern Italy, was studied by GC and GC-MS. In all, 55 compounds were identified, accounting for 91.6% of the total oil. 1,8-Cineole (31.9%), sabinene (12.2%), and linalool (10.2%) were the main components. Antimicrobial and antifungal activities of EO and 1,8-cineole were determined in vitro. The cytotoxicity of the EO was evaluated against SH-SY5Y cell line, as well as the influence of the EO on the expression of adenylate cyclase 1 (ADCY1), suggesting possible oil effects on the Central Nervous System.

Paparella A, Nawade B, Shaltiel-Harpaz L, Ibdah M. A Review of the Botany, Volatile Composition, Biochemical and Molecular Aspects, and Traditional Uses of Laurus nobilis. Plants (Basel). 2022 Apr 29;11(9):1209. doi: 10.3390/plants11091209. 

Abstract. Laurus nobilis L. is an aromatic medicinal plant widely cultivated in many world regions. L. nobilis has been increasingly acknowledged over the years as it provides an essential contribution to the food and pharmaceutical industries and cultural integrity. The commercial value of this species derives from its essential oil, whose application might be extended to various industries. The chemical composition of the essential oil depends on environmental conditions, location, and season during which the plants are collected, drying methods, extraction, and analytical conditions. The characterization and chemotyping of L. nobilis essential oil are extremely important because the changes in composition can affect biological activities. Several aspects of the plant's secondary metabolism, particularly volatile production in L. nobilis, are still unknown. However, understanding the molecular basis of flavor and aroma production is not an easy task to accomplish. Nevertheless, the time-limited efforts for conservation and the unavailability of knowledge about genetic diversity are probably the major reasons for the lack of breeding programs in L. nobilis. The present review gathers the scientific evidence on the research carried out on Laurus nobilis L., considering its cultivation, volatile composition, biochemical and molecular aspects, and antioxidant and antimicrobial activities.

Pilipović K, Jurišić Grubešić R, Dolenec P, Kučić N, Juretić L, Mršić-Pelčić J. Plant-Based Antioxidants for Prevention and Treatment of Neurodegenerative Diseases: Phytotherapeutic Potential of Laurus nobilis, Aronia melanocarpa, and Celastrol. Antioxidants (Basel). 2023 Mar 18;12(3):746. doi: 10.3390/antiox12030746. 

Abstract. With the progress of medicine, especially in the last century, life expectancy increased considerably. As a result, age-related diseases also increased, especially malignancies and degenerative diseases of the central nervous system. The incidence and prevalence of neurodegenerative diseases steadily increased over the years, but despite efforts to uncover the pathophysiological processes behind these conditions, they remain elusive. Among the many theories, oxidative stress was proposed to be involved in neurodegenerative processes and to play an important role in the morbidity and progression of various neurodegenerative disorders. Accordingly, a number of studies discovered the potential of natural plant constituents to have significant antioxidant activity. This review focused on several plant-based antioxidants that showed promising results in the prevention and treatment of neurodegenerative diseases. Laurus nobilis, Aronia melanocarpa, and celastrol, a chemical compound isolated from the root extracts of Tripterygium wilfordii and T. regelii, are all known to be rich in antioxidant polyphenols.

Fantasma F, Samukha V, Aliberti M, Colarusso E, Chini MG, Saviano G, De Felice V, Lauro G, Casapullo A, Bifulco G, Iorizzi M. Essential Oils of Laurus nobilis L.: From Chemical Analysis to In Silico Investigation of Anti-Inflammatory Activity by Soluble Epoxide Hydrolase (sEH) Inhibition. Foods. 2024 Jul 20;13(14):2282. doi: 10.3390/foods13142282. 

Abstract. Laurus nobilis L. is commonly used in folk medicine in the form of infusion or decoction to treat gastrointestinal diseases and flatulence as a carminative, antiseptic, and anti-inflammatory agent. In this study, the essential oil (EO) composition of wild-grown L. nobilis L. leaves collected from seven different altitudinal locations in the Molise region and adjacent regions (Abruzzo and Campania) was investigated. EOs from the leaves were obtained by hydrodistillation and analyzed by GC-FID and GC/MS, and 78 compounds were identified. The major oil components were 1,8-cineol (43.52-31.31%), methyl-eugenol (14.96-4.07%), α-terpinyl acetate (13.00-8.51%), linalool (11.72-1.08%), sabinene (10.57-4.85%), α-pinene (7.41-3.61%), eugenol (4.12-1.97%), and terpinen-4-ol (2.33-1.25%). Chemometric techniques have been applied to compare the chemical composition. To shed light on the nutraceutical properties of the main hydrophobic secondary metabolites (≥1.0%) of laurel EOs, we assessed the in vitro antioxidant activities based on 2,2-diphenyl-1-picrylhydrazyl (DPPH•) radical scavenging activity and the reducing antioxidant power by using a ferric reducing power (FRAP) assay. Furthermore, we highlighted the anti-inflammatory effects of seven EOs able to interfere with the enzyme soluble epoxide hydrolase (sEH), a key enzyme in the arachidonic acid cascade, in concentrations ranging from 16.5 ± 4.3 to 8062.3 ± 580.9 mg/mL. Thanks to in silico studies, we investigated and rationalized the observed anti-inflammatory properties, ascribing the inhibitory activity toward the disclosed target to the most abundant volatile phytochemicals (≥1.0%) of seven EOs.

Fernández NJ, Damiani N, Podaza EA, Martucci JF, Fasce D, Quiroz F, Meretta PE, Quintana S, Eguaras MJ, Gende LB. Laurus nobilis L. Extracts against Paenibacillus larvae: Antimicrobial activity, antioxidant capacity, hygienic behavior and colony strength. Saudi J Biol Sci. 2019 Jul;26(5):906-912. doi: 10.1016/j.sjbs.2018.04.008. 

Abstract. The aim of this work was to compare the antimicrobial activity against Paenibacillus larvae and the antioxidant capacity of two Laurus nobilis L. extracts obtained by different extraction methods. The hydroalcoholic extract was moreover added as supplementary diet to bees in field conditions to test behavioural effects and colony strength. Both laurel extracts were subjected to different phytochemical analysis to identify their bioactive compounds. Antimicrobial activity was analyzed by the minimal inhibitory concentration (MIC) determination by means the agar dilution method. The hydroalcoholic extract (HE) was able to inhibit the bacterial growth of all P. larvae strains, with 580 µg/mL mean value. This better antibacterial activity in relation to the essential oil (EO) could be explained by the presence of some phenolic compounds, such as flavonoids, evidenced by characteristic bands resulting from the Fourier Transform Infrared Spectroscopy (FTIR) analysis. Antioxidant activities of the extracts were evaluated by 2,2-diphenyl-1-picrylhydrazyl (DPPH) free radical-scavenging ability and ferric reducing antioxidant power (FRAP) assays. The HE showed the highest antioxidant activity as measured by DPPH, with IC50 values of 257 ± 12 μg/mL. The FRAP assay method showed that the HE was 3-fold more effective reducing agent than the EO. When the bee colonies were supplied with laurel HE in sugar paste an improvement in their general condition was noticed, although neither the hygienic behavior nor the proportions of the breeding cells varied statistically due to the treatment. In conclusion, the inhibition power against P. larvae attributable to the phenolic compounds, the antioxidant capacity of the HE, and the non-lethal effects on adult honey bees on field trials suggest the HE of laurel as a promising substance for control American foulbrood disease.

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