| "Descrizione" di lu22 (2230 pt) | 29-nov-2025 10:23 |
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Il Farro (Triticum spelta L.) è stato uno dei cereali più importanti d'Europa agli inizi del XX secolo, ma è stato sostituito dal grano per le sue migliori qualità di cottura.
Il farro è un tipo di grano antico, noto anche come Triticum spelta, apprezzato per il suo sapore nocciolato e la sua consistenza masticabile. È una scelta popolare nella cucina salutistica, spesso utilizzato in sostituzione del frumento nei piatti a base di cereali a causa del suo profilo nutrizionale superiore e della sua digeribilità. Nonostante contenga glutine, alcune persone con sensibilità al glutine trovano il farro più tollerabile rispetto ad altri grani.
Vi sono diverse varietà di farro :

Classificazione botanica
Nome comune: spelta, farro, farro spelta
Nome scientifico: Triticum spelta
Famiglia: Poaceae (Graminaceae)
Genere: Triticum
Origine: aree temperate dell’Asia occidentale e del bacino mediterraneo, poi diffusa in Europa centrale
Portamento: cereale annuale, con culmi eretti alti in genere 80–140 cm, spiga allungata e vestita (cariossidi rivestite da glume aderenti)
Coltivazione e condizioni di crescita
Clima
Predilige climi temperati e temperato–freddi.
È più rustica del frumento tenero: sopporta bene il freddo invernale e tollera suoli meno fertili.
Si adatta bene a zone collinari e montane fresche, anche dove il frumento tradizionale dà risultati mediocri.
Esposizione
Richiede pieno sole per una buona accestitura e riempimento delle cariossidi.
In posizioni ombreggiate si allunga, alletta più facilmente e riduce la produzione.
Terreno
Si adatta a molti tipi di suolo, ma è particolarmente adatta a terreni medi o leggeri, ben drenati.
Sopporta meglio di altri frumenti suoli relativamente poveri o leggermente acidi, anche se rende di più in suoli di media fertilità.
Non ama ristagni idrici prolungati e compattamenti del terreno.
Irrigazione
Tradizionalmente coltivata in asciutta, sfruttando le piogge autunno–primaverili.
In zone molto siccitose, un’irrigazione di soccorso in fase di levata/spigatura può migliorare resa e riempimento della granella.
È in generale più tollerante della siccità rispetto al frumento tenero, ma soffre le siccità prolungate in piena fioritura e granigione.
Temperatura
Germinazione e sviluppo iniziale ottimali tra 8 e 18 °C.
Le forme autunno–vernine richiedono un periodo di freddo moderato per completare il ciclo (vernalizzazione).
Resiste bene al freddo invernale, soprattutto negli stadi giovanili ben affrancati.
Concimazione
È meno esigente in azoto rispetto al frumento moderno e si adatta bene a sistemi biologici e a basso input.
Importante garantire una discreta dotazione di fosforo e potassio in pre–impianto.
Un eccesso di azoto può aumentare l’allettamento e favorire malattie fungine, senza reale beneficio sulla qualità.
Cure colturali
Richiede una buona preparazione del letto di semina, con terreno ben affinato e livellato.
La semina autunnale (ottobre–novembre, a seconda della zona) è la più comune; possibile anche la semina tardo–invernale/primaverile con varietà adatte.
Generalmente mostra buona competitività sulle infestanti, grazie all’accestitura vigorosa; nei primi stadi, dove necessario, si può intervenire con sarchiature meccaniche (in biologico) o diserbi selettivi (in convenzionale).
In rotazione colturale contribuisce a spezzare cicli di malerbe e patogeni rispetto ad altri cereali.
Raccolta
Si raccoglie in genere tra fine giugno e agosto, in funzione dell’epoca di semina e dell’area geografica.
La granella viene raccolta ancora vestita, cioè con le glume strettamente aderenti, e richiede decorticatura successiva per ottenere il chicco nudo.
Il momento di raccolta va scelto quando le spighe sono completamente mature e il contenuto di umidità della granella è adeguato (evitando sia la raccolta troppo precoce sia la perdita a terra per eccessivo disseccamento).
Moltiplicazione
Si moltiplica esclusivamente per seme.
La semente, sana e certificata, è importante per contenere problemi di malattie fungine (es. carie, ruggini).
La densità e la dose di semina si regolano in funzione della fertilità del terreno, della varietà e dell’epoca di semina (più alta per semine tardive).
Energia: ~330–360 kcal
Acqua: ~10–12 g
Carboidrati totali: ~60–70 g
amido: predominante
zuccheri semplici: ~1–3 g
Proteine: ~12–17 g (variabile in base a varietà e condizioni colturali)
Fibre alimentari totali: ~8–11 g
Grassi totali: ~2–3 g
SFA (acidi grassi saturi): frazione minoritaria
MUFA (acidi grassi monoinsaturi): quota moderata (es. acido oleico)
PUFA (acidi grassi polinsaturi): quota rilevante (soprattutto n-6, es. acido linoleico)
TFA (acidi grassi trans naturali): trascurabili
Vitamine: vitamine del gruppo B (tiamina, niacina, acido folico), vitamina E nella frazione lipidica del germe
Minerali: fosforo, magnesio, manganese, ferro, zinco, potassio
Macronutrienti
amido come principale fonte energetica
proteine di tipo glutine (gliadine e glutenine)
fibra insolubile (crusca) e quota di fibra solubile
Frazione lipidica
acidi grassi insaturi (in particolare acido linoleico e oleico)
piccole quantità di SFA (es. acido palmitico)
tocoferoli (vitamina E) nel germe
Micronutrienti
vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6, folati)
minerali: fosforo, magnesio, potassio, ferro, zinco, rame, manganese
Fitocomposti
composti fenolici (acidi fenolici legati alla fibra, es. ferulico)
lignani e altri componenti associati alla frazione cruscale
Coltivazione
semina autunnale (o tardo estiva) in aree temperate, con ciclo invernale–primaverile
buona rusticità, tolleranza ai suoli poveri e alle condizioni climatiche fresche
possibile coltivazione in sistemi biologici e a basso input
Raccolta
mietitura quando la spiga è matura e il tenore di umidità della granella è adeguato per lo stoccaggio
raccolta generalmente meccanica
Post-raccolta
essiccazione (se necessario) per portare l’umidità a valori idonei (circa 12–14 %)
decorticazione per rimuovere le glume aderenti (spelta “hullata/decorticata”)
pulizia e selezione della granella
Trasformazione
macinazione integrale o parziale (farina integrale/semiintegrale/raffinata)
produzione di semole per pasta e prodotti estrusi
fioccatura, perlatura o precottura per prodotti “pronti da cuocere”
Stoccaggio
granella in silos o sacchi idonei, in ambiente fresco, asciutto e ventilato
farine e semole in imballaggi protettivi al riparo da luce e umidità
Granella decorticata: chicchi allungati, colore giallo–paglierino o ambrato
Peso ettolitrico e pezzatura simili al frumento, con maggiore tenore di crusca in integrale
Farina: colore crema–beige, a volte leggermente più scura rispetto al frumento tenero
Reologia: glutine meno “forte” rispetto ad alcune varietà di grano tenero moderno, con impatto su lievitazione e struttura dei prodotti da forno
Aroma: cereale intenso, con leggere note di nocciola e malto
Gusto: sapore pieno, leggermente dolce e “rustico”, più caratterizzato rispetto al frumento comune
Funzionalità tecnologica:
idonea per pane, focacce, cracker, biscotti, torte, spesso in miscela con altre farine
buona attitudine alla pastificazione (paste di spelta), con texture leggermente più ruvida e sapore marcato
tempo di cottura dei chicchi simile ad altri cereali integrali (20–40 minuti, a seconda del formato)
Chicchi interi o spezzati:
insalate di cereali, zuppe, minestre, piatti unici caldi e freddi
Farine di spelta:
pane, focacce, pizze, cracker, grissini
biscotti, torte, muffin, prodotti da forno dolci
pasta fresca e secca (100 % spelta o in miscela)
Derivati industriali:
fiocchi per muesli e cereali per la colazione
prodotti “benessere” e integrali in panificazione e snack
L’elevato contenuto in fibre contribuisce alla normale funzione intestinale e a un maggiore potere saziante rispetto a prodotti raffinati
Le proteine apportano aminoacidi utili in diete equilibrate, ma contiene glutine e non è adatta a persone con celiachia
La frazione lipidica, pur quantitativamente modesta, è composta in buona parte da acidi grassi insaturi, potenzialmente favorevoli se inseriti in una dieta complessivamente bilanciata
Il contenuto in vitamine del gruppo B e minerali (magnesio, ferro, zinco) contribuisce al metabolismo energetico, alla riduzione di stanchezza e alla normale funzione del sistema nervoso
Il consumo di cereali integrali, inclusa la spelta integrale, è associato in letteratura a un migliore controllo del peso corporeo e a un rischio ridotto di alcune patologie croniche quando inserito in uno stile di vita salutare
Spelta decorticata cotta (chicchi): ~60–80 g a crudo per porzione adulta (corrispondenti a ~150–200 g cotti)
Pasta o pane di spelta: porzioni analoghe a quelle dei prodotti a base di frumento (es. 80–100 g di pasta secca, 40–60 g di pane per singola porzione), da adattare al fabbisogno energetico individuale
La spelta contiene glutine (proteine di tipo frumento):
non adatta a persone con malattia celiaca
non adatta a chi ha allergia al frumento o sensibilità al glutine non celiaca
Come altri cereali, può contenere tracce di altri allergeni da contaminazione crociata (es. soia, frutta a guscio, sesamo) a seconda degli impianti di trasformazione; verificare sempre l’etichetta
Granella decorticata:
conservazione in luogo fresco, asciutto, al riparo da luce diretta e infestanti; in tali condizioni, shelf-life di diversi mesi
Farine di spelta:
più sensibili all’ossidazione e all’irrancidimento della frazione lipidica
durata tipica 3–9 mesi, a seconda del grado di estrazione (integrale più delicata) e delle condizioni di stoccaggio
Prodotti finiti (pane, pasta, snack):
shelf-life variabile in funzione della formulazione (contenuto di acqua, grassi, conservanti, confezionamento)