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Katsuwonus pelamis
"Descrizione"
by Street82 (2978 pt)
2025-Nov-15 16:31

Katsuwonus pelamis, Tonnetto striato
( skipjack tuna; fresco, congelato o in scatola, in acqua, salamoia o olio)


Descrizione

  • Il tonnetto striato (Katsuwonus pelamis), noto commercialmente come skipjack tuna, è un tunaide di taglia medio–piccola, molto diffuso nella produzione di “tonno light” in scatola.

  • Ha carne rosa–rossastra, relativamente magra, con sapore abbastanza deciso ma meno intenso rispetto a specie più grandi come bigeye e bluefin.

  • Principali forme commerciali:

    • tranci e lombi freschi o congelati per cotture alla griglia, piastra, forno, curry, piatti etnici;

    • tonno in scatola light (quasi sempre skipjack) in acqua, salamoia o olio;

    • ingrediente in piatti pronti, insalate, farciture per panini, condimenti per pasta e riso.


Valori nutrizionali indicativi (per 100 g di tonnetto striato, crudo o sgocciolato in acqua – range tipici)

(Valori medi da fonti compositive per tonnetto striato/skipjack; i prodotti in scatola in olio e/o salamoia possono avere energia e sodio molto più elevati.)

  • Energia: 110–130 kcal

  • Acqua: ≈ 73–76 g

  • Proteine: 23–26 g

  • Grassi totali: 0,5–2 g

    • Prima occorrenza: SFA/MUFA/PUFA = acidi grassi saturi/monoinsaturi/polinsaturi; il tonnetto striato è generalmente magro, con quota di saturi contenuta e una frazione di mono e polinsaturi (inclusi omega-3 marini). Questo profilo lipidico, se inserito in una dieta equilibrata che limita gli SFA, è favorevole rispetto a molte carni rosse e trasformate.

  • Carboidrati: 0 g (nessun amido o zucchero significativo)

  • Colesterolo: 30–50 mg

  • Sodio (intrinseco, prodotto naturale): 35–70 mg

    • nei prodotti in salamoia o con sale aggiunto può arrivare a 300–600 mg/100 g o più.

  • Micronutrienti indicativi (per 100 g):

    • Niacina (vitamina B3): ~10–15 mg

    • Vitamina B6: ~0,8–1,0 mg

    • Vitamina B12: ~1–3 µg

    • Selenio: ~50–80 µg

    • Fosforo: ~200–250 mg

    • Potassio: ~300–400 mg

  • Omega-3 a lunga catena (EPA + DHA): indicativamente 0,3–0,5 g/100 g, con valori variabili per area di pesca, stagione e tenore in grasso.


Principali sostanze contenute

  • Proteine

    • proteine di elevato valore biologico (VB), con profilo completo di amminoacidi essenziali;

    • ricco di BCAA (leucina, isoleucina, valina), importanti per il metabolismo e il mantenimento della massa muscolare.

  • Lipidi

    • tenore in grassi totale basso–moderato;

    • presenza di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, con quota utile di omega-3 marini EPA (eicosapentaenoic acid) e DHA (docosahexaenoic acid);

    • assenza di grassi trans industriali; possibili piccole quantità di isomeri trans naturali marini, non considerati critici ai livelli di consumo abituali.

  • Minerali e vitamine

    • buona fonte di selenio, fosforo, potassio, niacina, vitamina B6, vitamina B12 e, in misura variabile, vitamina D.

  • Altri componenti

    • elevato contenuto di istidina, amminoacido che, in caso di rottura della catena del freddo, può essere convertito in istamina, legata al rischio di intossicazione sgombroide.


Processo di produzione

(Schema generale per prodotti freschi/congelati e tonno in scatola “light”.)

  • Pesca e sbarco

    • cattura del tonnetto striato con attrezzi quali reti a circuizione, canna e lenza (pole-and-line), palangari e altri sistemi pelagici;

    • raffreddamento rapido a bordo (ghiaccio o acqua di mare refrigerata) per ridurre deterioramento e formazione di istamina.

  • Ricevimento e lavorazione primaria

    • selezione per taglia e qualità;

    • decapitazione, eviscerazione, lavaggio;

    • filettatura e rifilatura in lombi/tranci (mercato fresco/congelato) oppure preparazione per la linea conserve.

  • Prodotti freschi/congelati

    • per il fresco: confezionamento (sottovuoto o MAP) e catena del freddo;

    • per il congelato: congelamento rapido, glassatura, confezionamento e conservazione a bassa T.

  • Tonno in scatola (skipjack “light”)

    • pre-cottura (vapore o acqua) del pesce intero preparato o dei lombi;

    • rimozione di pelle, lische, parte del muscolo scuro;

    • riempimento delle scatolette con tranci o pezzi;

    • aggiunta di liquido di governo (acqua, salamoia, olio), sale e talvolta brodo/aromi;

    • chiusura ermetica e sterilizzazione in autoclave;

    • raffreddamento, stoccaggio a temperatura ambiente, distribuzione.


Proprietà fisiche

  • Carne soda e compatta, che si sfoglia in fiocchi e tranci dopo la cottura.

  • Colore: da rosa a rosso–violaceo da crudo, che diventa rosa–beige opaco dopo cottura/sterilizzazione.

  • Odore: marino, moderatamente intenso, più pronunciato rispetto all’alalunga, ma tipico dei tonnetti; odori aciduli, rancidi o ammoniacali indicano cattiva conservazione.

  • Attività dell’acqua: elevata nei prodotti freschi/congelati e nella carne sgocciolata; la stabilità delle conserve è garantita dalla sterilizzazione.


Proprietà sensoriali e tecnologiche

  • Sapore: deciso, “di mare”, con nota di pesce più evidente rispetto al tonno a carne bianca; in preparazioni con condimenti e salse risulta generalmente equilibrato.

  • Texture: carne piuttosto carnosa e strutturata, che resiste bene a cotture rapide ad alta T;

  • Comportamento tecnologico:

    • in cucina risponde bene a griglia, piastra, stufati, curry, piatti in umido;

    • in scatola mantiene struttura sufficiente per insalate, panini, paste e risi, pur sfaldandosi in fiocchi;

    • si combina bene con salse emulsionate (maionese, dressing) e con cereali e verdure, apportando sapidità e proteine.


Impieghi alimentari

  • Cucina domestica e ristorazione

    • tranci o bocconcini per griglia, piastra, forno, spezzatini, curry, piatti esotici;

    • tonno in scatola light per insalate di riso, paste fredde, insalate miste, panini, wrap;

    • topping per pizza e piatti gratinati.

  • Industria alimentare

    • base per tonno “light” in scatola (spesso dichiarato come “skipjack” o “tonnetto striato”);

    • ingrediente in piatti pronti, insalate di tonno in vaschetta MAP, snack proteici;

    • mousse, pâté e creme spalmabili di tonno.


Nutrizione e salute

  • Il tonnetto striato è un alimento ad alto contenuto proteico e povero di grassi, con:

    • proteine di alta qualità (VB elevato), utili al mantenimento della massa muscolare;

    • un profilo lipidico complessivamente favorevole, con quota utile di omega-3 EPA e DHA a fronte di pochi grassi totali.

  • Fornisce inoltre:

    • selenio in quantità interessanti (elemento antiossidante che interagisce anche con il metabolismo del mercurio);

    • vitamine del gruppo B (B3, B6, B12) e fosforo/potassio, utili per metabolismo energetico, sistema nervoso e muscolo–scheletrico.

Mercurio: un vantaggio del tonnetto striato

  • Tra i tunaidi destinati al consumo, lo skipjack è una delle specie con tenori medi di mercurio più bassi; la concentrazione tipica è inferiore rispetto a alalunga e yellowfin.

  • Ciò lo rende spesso la base delle conserve “light” raccomandate come opzione relativamente più sicura per il consumo ripetuto rispetto ai tonni di maggior taglia, pur restando opportuna la moderazione, in particolare per:

    • donne in gravidanza/allattamento;

    • bambini;

    • soggetti con consumo molto elevato di pesce e tonno in scatola.

Rischio istamina (sindrome sgombroide)

  • Anche il tonnetto striato rientra tra le specie a rischio di formazione di istamina se la catena del freddo non è rispettata: istamina ≥ 50 mg/kg è indice di deterioramento, ≥ 500 mg/kg è associata a rischio di intossicazione.

  • I sintomi (rossore, cefalea, prurito, disturbi gastro–intestinali) insorgono di solito poco dopo il pasto. La corretta gestione di tempo/temperatura e controlli analitici limitano il rischio nei prodotti commerciali.

Nota porzione:

  • porzione tipica come piatto proteico: 100–150 g cotti o sgocciolati (≈ scatoletta standard o trancio), con 25–35 g di proteine e ~0,3–0,7 g di EPA+DHA a seconda del tenore in grasso e della preparazione.


Allergeni e intolleranze

  • Il tonnetto striato è un allergene “pesce” e deve essere dichiarato come tale; può indurre reazioni nei soggetti con allergia al pesce.

  • Prodotti in scatola/preparati possono contenere altri allergeni in ricetta, ad es.:

    • soia (salse, brodi);

    • latte o uovo (insalate pronte, maionesi, creme);

    • glutine, senape o altri ingredienti.

  • Le reazioni da istamina sono tossiche e non allergiche IgE-mediate, ma possono simulare un’allergia; vanno distinte dalla vera allergia al pesce.


Qualità e specifiche (temi tipici)

  • Composizione

    • tenore in proteine, grassi, umidità e sale entro i range di specifica;

    • rispetto del peso netto e del peso sgocciolato nelle conserve;

    • rapporto definito tra carne e liquido di governo (acqua/salamoia/olio).

  • Fisico–sensoriale

    • colore e odore tipici, senza note rancide, ammoniacali o eccessivamente “forti”;

    • limitata presenza di lische e pelle;

    • texture idonea all’uso previsto (non molle, non eccessivamente secca).

  • Chimica

    • controllo di istamina, che deve rimanere sotto limiti normativi;

    • tenori di mercurio e altri metalli pesanti entro i limiti di legge;

    • indicatori di ossidazione (soprattutto nei prodotti in olio).

  • Microbiologia

    • per il prodotto in scatola: sterilità commerciale dopo trattamento termico;

    • per fresco/refrigerato: cariche contenute e assenza di patogeni se conservato a T adeguata.


Conservazione e shelf-life

  • Fresco/refrigerato

    • conservare a 0–2 °C, idealmente su ghiaccio;

    • shelf-life di pochi giorni, variabile con freschezza iniziale, confezionamento e gestione.

  • Congelato

    • conservare a ≤ −18 °C;

    • qualità sensoriale buona per circa 6–12 mesi, con possibile calo graduale di consistenza e aroma.

  • Tonnetto striato in scatola (light)

    • conservare a temperatura ambiente in luogo fresco, asciutto e al riparo da luce/ calore;

    • shelf-life tipica 2–5 anni a scatola integra (vedere TMC/scadenza);

    • dopo l’apertura: trasferire l’eventuale parte residua in contenitore non metallico, conservare in frigorifero e consumare entro 1–3 giorni.


Sicurezza e regolatorio

  • Rientra nelle norme relative ai prodotti della pesca:

    • criteri e limiti di istamina per le specie sgombro–tunaidi;

    • limiti massimi per metalli pesanti (in particolare mercurio);

    • criteri igienico–microbiologici per fresco, congelato e conserve;

    • requisiti di tracciabilità e denominazione commerciale/scientifica.

  • La produzione deve seguire GMP/HACCP, con CCP su:

    • gestione dei tempi/temperature dalla cattura alla trasformazione;

    • parametri di sterilizzazione per le conserve;

    • sanificazione, prevenzione di contaminazioni crociate, controlli di qualità lungo la filiera.


Etichettatura

  • Possibili denominazioni:

    • tonnetto striato”, “skipjack tuna”, talvolta indicato come “tonno light”;

    • è buona prassi riportare anche il nome scientifico Katsuwonus pelamis.

  • Per prodotti in scatola/preparati:

    • indicazione del mezzo di governo (in acqua, in salamoia, in olio);

    • elenco ingredienti in ordine decrescente, con evidenziazione dell’allergene pesce e di altri allergeni presenti;

    • peso netto e peso sgocciolato;

    • tabella nutrizionale;

    • origine o area di pesca, ove richiesto.

  • L’etichetta dovrebbe distinguere il tonnetto striato da altre specie di tonno per trasparenza e per differenze in contenuto di mercurio e profilo nutrizionale.


Troubleshooting

  • Carne secca/fibrosa (tranci cotti)

    • Causa: cottura troppo prolungata o temperatura eccessiva, che in un pesce magro porta facilmente a disidratazione.

    • Azioni: ridurre tempi/temperature, usare marinature, preferire cotture brevi e cuocere solo fino al punto di coagulazione desiderato.

  • Odore molto forte o metallico

    • Causa: ossidazione lipidica, età del prodotto, esposizione a calore e ossigeno.

    • Azioni: scartare lotti con off-odours, migliorare catena del freddo e sistemi di confezionamento protettivi (sottovuoto/MAP, riduzione esposizione a luce e aria).

  • Consistenza molle in scatola

    • Causa: eccesso di trattamento termico o materia prima di qualità scarsa.

    • Azioni: ritarare i parametri di sterilizzazione; in approvvigionamento, stringere le specifiche su freschezza e stato del pesce.

  • Episodi di rossore, cefalea, rash dopo il consumo (più persone coinvolte)

    • Possibile causa: episodio istaminico (sgombroide).

    • Azioni: analisi dell’istamina sui lotti sospetti, verifica della gestione tempo/temperatura, revisione e rafforzamento del piano HACCP.


Sostenibilità e filiera

  • Il tonnetto striato è una delle specie di tunaidi più pescate al mondo; in molti bacini è considerato relativamente più abbondante rispetto a tonni di maggior taglia, ma la sostenibilità dipende da:

    • stato degli stock locali e pressione di pesca;

    • attrezzi utilizzati (es. pole-and-line in genere con minor bycatch rispetto ad alcune reti/palangari);

    • efficacia delle misure di gestione adottate dalle organizzazioni regionali di pesca.

  • Aspetti di filiera:

    • gestione corretta dei reflui con controllo di BOD/COD;

    • valorizzazione dei sottoprodotti (teste, lische, ritagli per farine e oli di pesce);

    • uso di imballaggi riciclabili e rotazione scorte FIFO per ridurre ossidazione, scarto e sprechi.


Conclusione

Il tonnetto striato (skipjack tuna, Katsuwonus pelamis) è un ingrediente ittico magro e ricco di proteine, con un valido apporto di omega-3, selenio e vitamine del gruppo B, ampiamente utilizzato sia fresco/congelato sia, soprattutto, nelle conserve di tonno “light”. Rispetto ad altri tunaidi di maggior taglia offre in genere tenori di mercurio più bassi, pur richiedendo comunque moderazione, specie per i gruppi sensibili. Tecnologicamente è versatile e ben adatto a insalate, panini, primi piatti e piatti pronti. Una gestione accurata di catena del freddo, trattamenti termici, controlli su istamina e metalli pesanti, insieme a pratiche di pesca e trasformazione sostenibili, è essenziale per garantire sicurezza, qualità e responsabilità ambientale lungo tutta la filiera.


Mini-glossario

  • SFA/MUFA/PUFA — acidi grassi saturi/monoinsaturi/polinsaturi; nel tonnetto striato i grassi totali sono bassi e la quota di insaturi (inclusi PUFA) contribuisce, nel contesto di una dieta equilibrata, a un profilo lipidico più favorevole rispetto a carni ricche in saturi.

  • EPA/DHA/ALAeicosapentaenoic acid / docosahexaenoic acid / alpha-linolenic acid; EPA e DHA sono omega-3 marini a lunga catena associati a benefici su cuore, cervello e vista; l’ALA è un omega-3 vegetale che l’organismo converte solo in parte in EPA/DHA.

  • VB (valore biologico) — indice dell’efficienza con cui una proteina alimentare viene utilizzata per la sintesi proteica dell’organismo; il tonnetto striato ha VB elevato.

  • BCAAbranched-chain amino acids (leucina, isoleucina, valina), amminoacidi ramificati importanti per la funzione e il recupero muscolare.

  • GMP/HACCPgood manufacturing practices / hazard analysis and critical control points; sistemi base per garantire igiene, sicurezza e tracciabilità nella trasformazione dei prodotti ittici.

  • BOD/CODbiochemical/chemical oxygen demand; parametri che misurano il carico organico e ossidabile dei reflui, rilevanti per il dimensionamento e il controllo degli impianti di depurazione in industria alimentare.

  • FIFOfirst in, first out; regola di rotazione scorte che assicura l’utilizzo prioritario dei lotti più vecchi per limitare irrancidimento, cali di qualità e sprechi.

Studi

Il tonno  Katsuwonus pelamis o skipjack tuna o tonnetto striato, specie ittica di livello mediotrofico, un pesce mesopredatore, con caratteristiche altamente migratorie, è una delle pecie di tonno più abbondanti che popolano il Pacifico equatoriale a profondità inferiore a 100 metri e rientra nelle cinque specie più utilizzate nella pesca industriale. E' il  terzo pesce più pescato a livello globale (1).

Nella carne del tonno sono presenti eccellenti nutrienti come aminoacidi essenziali, acidi grassi insaturi, peptidi, vitamine e proteine.

Oltre alla carne, ampiamente utilizzata, e con una discreta sicurezza commestibile (purtroppo ormai tutti i mari soffrono di un diffuso inquinamento che comprende no solo microplastica, ma anche i più pericolosi metalli pesanti quali mercurio, cadmio ed altri e, non ultima, la diossina) , anche le uova, in forma di idrolizzato proteico, hanno dimostrato un valore commerciale e vengono utilizzate come antiossidanti naturali.

I tendini della coda sono una fonte alternativa per ottenere il collagene, la principale proteina del tessuto connettivo dei vertebrati (2).

I sottoprodotti del tonno come testa, ossa, pelle e visceri servono come mangimi per animali domestici, fertilizzanti, esche per la pesca ed altro.

Bibliografia_____________________________________________________________________

(1) Chang YC, Chiang WC, Madigan DJ, Tsai FY, Chiang CL, Hsu HH, Lin SM, Zhuang MY, Sun CT, Chen LC, Wang SP. Trophic Dynamics and Feeding Ecology of Skipjack Tuna (Katsuwonus pelamis) off Eastern and Western Taiwan. Molecules. 2022 Feb 5;27(3):1073. doi: 10.3390/molecules27031073. 

Abstract. The skipjack tuna (Katsuwonus pelamis) is a mesopredator fish species with seasonal abundance in waters off Taiwan. Regional ecological and life-history information has been historically lacking for this species. In recent years, stable isotope analysis (SIA) of carbon and nitrogen has been used to assess predator feeding ecology and broader ecosystem trophic dynamics. This study evaluated comparative skipjack feeding ecology in distinct regions off Taiwan, combining traditional stomach content analysis with SIA of individuals off western (n = 43; 2020) and eastern (n = 347; 2012-2014 and n = 167; 2020) Taiwan. The stomach content analysis showed the most important prey to be ponyfish (Photopectoralis bindus) in western Taiwan and epipelagic squids (Myopsina spp.) and carangids (Decapterus macrosoma;) in eastern Taiwan from 2012 to 2014 and epipelagic carangids (Decapterus spp.) and flying fishes (Cheilopogon spp.) in eastern Taiwan in 2020, suggesting that the skipjack tuna is a generalist predator across regions. In contrast, time-integrated diet estimates from Bayesian mixing models indicated the importance of cephalopods and crustaceans as prey, potentially demonstrating more mesopelagic feeding in less productive waters during skipjack migrations outside the study regions. Skipjack off western Taiwan had a slightly higher estimated trophic position than in the waters off eastern Taiwan, potentially driven by the varying nutrient-driven pelagic food web structures. Skipjack SI values increased with body size off eastern Taiwan but not in western waters, suggesting that opportunistic predation can still result in different predator-prey size dynamics between regions.

(2) Chanmangkang S, Wangtueai S, Pansawat N, Tepwong P, Panya A, Maneerote J. Characteristics and Properties of Acid- and Pepsin-Solubilized Collagens from the Tail Tendon of Skipjack Tuna (Katsuwonus pelamis). Polymers (Basel). 2022 Dec 6;14(23):5329. doi: 10.3390/polym14235329.

Abstract. The tail tendons of skipjack tuna (Katsuwonus pelamis), a by-product from the meat-separation process in canned-tuna production, was used as an alternative source of collagen extraction. The acid-solubilized collagens using vinegar (VTC) and acetic-acid (ATC) extraction and pepsin-solubilized collagen (APTC) were extracted from tuna-tail tendon. The physiochemical properties and characteristics of those collagens were investigated. The obtained yield of VTC, ATC, and APTC were 7.88 ± 0.41, 8.67 ± 0.35, and 12.04 ± 0.07%, respectively. The determination of protein-collagen solubility, the effect of pH and NaCl on collagen solubility, Fourier-transform infrared spectroscopy (FTIR) spectrum, and microstructure of the collagen-fibril surface using a scanning electron microscope (SEM) were done. The protein solubility of VTC, ATC, and APTC were 0.44 ± 0.03, 0.52 ± 0.07, and 0.67 ± 0.12 mg protein/mg collagen. The solubility of collagen decreased with increasing of NaCl content. These three collagens were good solubility at low pH with the highest solubility at pH 5. The FTIR spectrum showed absorbance of Amide A, Amide B, Amide I, Amide II, and Amide III groups as 3286-3293 cm-1, 2853-2922 cm-1, 1634-1646 cm-1, 1543-1544 cm-1, and 1236-1237 cm-1, respectively. The SEM analysis indicated a microstructure of collagen surface as folding of fibril with small pore.

Yang XR, Zhao YQ, Qiu YT, Chi CF, Wang B. Preparation and Characterization of Gelatin and Antioxidant Peptides from Gelatin Hydrolysate of Skipjack Tuna (Katsuwonus pelamis) Bone Stimulated by in vitro Gastrointestinal Digestion. Mar Drugs. 2019 Jan 24;17(2):78. doi: 10.3390/md17020078.

Abstract. In China, a large amount of fish bones are produced during the processing of tuna cans production. For full use of those by-products, gelatin (STB-G) with a yield of 6.37 ± 0.64% was extracted from skipjack tuna (Katsuwonus pelamis) bone using water at 60 °C for 8 h. Amino acid analysis showed that STB-G contained Gly (340.3 residues/1000 residues) as the major amino acid and its imino acid content was 177.3 residues/1000 residues. Amino acid composition, SDS-PAGE, and Fourier transform infrared (FTIR) spectrum investigations confirmed that the physicochemical properties of STB-G were similar to those of type I collagen from skipjack tuna bone (STB-C), but partial high molecular weight components of STB-G were degraded during the extraction process, which induced that the gelatin was easier to be hydrolyzed by protease than mammalian gelatins and was suitable for preparation of hydrolysate. Therefore, STB-G was hydrolyzed under in vitro gastrointestinal digestion (pepsin-trypsin system) and five antioxidant peptides were purified from the resulted hydrolysate (STB-GH) and identified as GPDGR, GADIVA, GAPGPQMV, AGPK, and GAEGFIF, respectively. Among the gelatin hydrolysate, fractions, and isolated peptides, GADIVA and GAEGFIF exhibited the strongest scavenging activities on 2,2-diphenyl-1-picrylhydrazyl (DPPH) radical (EC50 0.57 and 0.30 mg/mL), hydroxyl radical (EC50 0.25 and 0.32 mg/mL), superoxide anion radical (EC50 0.52 and 0.48 mg/mL), and 2,2'-azino-bis-3-ethylbenzothiazoline-6-sulfonic acid (ABTS) radical (EC50 0.41 and 0.21 mg/mL). Moreover, GADIVA and GAEGFIF showed a high inhibiting ability on lipid peroxidation in a linoleic acid model system. The strong activities of five isolated peptides profited by their small molecular sizes and the antioxidant amino acid residues in their sequences. These results suggested that five isolated peptides (STP1⁻STP5), especially GADIVA and GAEGFIF, might serve as potential antioxidants applied in health food industries.

Qiu YT, Wang YM, Yang XR, Zhao YQ, Chi CF, Wang B. Gelatin and Antioxidant Peptides from Gelatin Hydrolysate of Skipjack Tuna (Katsuwonus pelamis) Scales: Preparation, Identification and Activity Evaluation. Mar Drugs. 2019 Oct 3;17(10):565. doi: 10.3390/md17100565. 

Abstract. For full use of fish by-products, scale gelatin (TG) and antioxidant peptides (APs) of skipjack tuna (Katsuwonus pelamis) were prepared, and their properties were characterized using an amino acid analyzer, sodium dodecyl sulfate-polyacrylamide gel electrophoresis (SDS-PAGE), Fourier transform infrared spectroscopy (FTIR), electrospray ionization mass spectrometers (ESI-MS), and radical scavenging assays. The results indicate that TG with a yield of 3.46 ± 0.27% contained Gly (327.9 ± 5.2 residues/1000 residues) as the major amino acid and its imino acid content was 196.1 residues/1000 residues. The structure of TG was more unstable than that of type I collagen from scales of skipjack tuna (TC) and TG was more suitable for preparation of hydrolysate by protease than mammalian gelatins. Therefore, TG was separately hydrolyzed under five proteases (pepsin, papain, trypsin, neutrase, and alcalase) and ten APs (TGP1-TGP10) were isolated from the alcalase-hydrolysate. Among them, TGP5, TGP7, and TGP9 with high antioxidant activity were identified as His-Gly-Pro-Hyp-Gly-Glu (TGP5), Asp-Gly-Pro-Lys-Gly-His (TGP7) and Met-Leu-Gly-Pro-Phe-Gly-Pro-Ser (TGP9), respectively. Furthermore, TGP5, TGP7, and TGP9 exhibited a high radical scavenging capability on 2,2-diphenyl-1-picrylhydrazyl (DPPH) radical (EC50 values of 1.34, 0.54, and 0.67 mg/mL, respectively), hydroxyl radical (EC50 values of 1.03, 0.41, and 0.74 mg/mL, respectively), and superoxide anion radical (EC50 values of 1.19, 0.71, and 1.59 mg/mL, respectively). These results suggest that three APs (TGP5, TGP7, and TGP9), especially TGP7, have a strong antioxidant activity and could act as potential antioxidant ingredients applied in functional products.

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