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Aglietto
"Descrizione"
di Ark90 (12472 pt)
04-dic-2025 12:13

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Aglietto (Allium neapolitanum Cirillo)

Con il termine aglietto si indica Allium neapolitanum Cirillo, specie erbacea bulbosa appartenente al genere Allium, diffusa in modo spontaneo nelle regioni a clima mediterraneo dell’Europa meridionale e utilizzata localmente sia come pianta aromatica sia come ingrediente alimentare. Predilige ambienti soleggiati, suoli ben drenati, tendenzialmente calcarei o a medio contenuto di sostanza organica, e presenta buona adattabilità a terreni incolti, prati aridi e margini rurali. La pianta è caratterizzata dalla presenza di un bulbo sotterraneo, foglie basali nastriformi e una tipica infiorescenza a ombrella portata da uno scapo eretto, costituita da piccoli fiori bianchi con sei tepali.

Dal punto di vista morfologico, l’aglietto si distingue per lo sviluppo primaverile e per l’aroma tenue ma riconoscibile tipico del genere Allium. Il bulbo rappresenta l’organo di riserva e consente la ripresa vegetativa stagionale, mentre l’infiorescenza, generalmente tra fine primavera e inizio estate, permette la formazione e diffusione dei semi. Alcune popolazioni vengono raccolte a livello locale per utilizzo alimentare o come erba aromatica.

La composizione di Allium neapolitanum comprende carboidrati (soprattutto zuccheri semplici), una frazione di composti solforati tipici delle specie del genere Allium, responsabili delle caratteristiche aromatiche, fibre, minerali e tracce di sostanze fenoliche. Il contenuto e il profilo dei composti volatili possono variare in funzione dell’ecotipo, delle condizioni pedoclimatiche e dello stadio vegetativo, con possibili modifiche al profilo aromatico e all’intensità dell’odore.

Sul piano applicativo, l’aglietto trova impiego in ambito alimentare, prevalentemente come pianta aromatica per insaporire preparazioni tradizionali, pietanze a base vegetale e condimenti. Può essere consumato fresco o essiccato, utilizzando foglie, bulbi o infiorescenze, spesso a livello domestico o in cucine regionali. La qualità della materia prima dipende da modalità di raccolta, condizioni di conservazione e caratteristiche compositive, con particolare attenzione alla conservazione dei composti solforati responsabili del profilo aromatico.

Classificazione botanica (APG IV)

  • Nome botanico: Allium neapolitanum Cirillo

  • Nome comune: aglietto, aglietto napoletano, aglio napoletano

  • Famiglia: Amaryllidaceae

  • Ordine: Asparagales

Cladi moderni (filogenetici):

  • Angiosperms

  • Monocots

  • Dominio: Eukaryota

  • Regno: Plantae


Coltivazione e condizioni di crescita

Clima

L’aglietto è una specie tipica delle aree a clima mediterraneo e sub-mediterraneo, con inverni miti o moderatamente freddi ed estati calde e secche. Si comporta come pianta bulbosa perenne, con fase vegetativa autunno–primavera e riposo estivo del bulbo. Tollera discretamente il freddo invernale, purché non vi siano gelate molto intense e prolungate su suoli saturi di acqua.

Esposizione

Predilige la piena luce: l’esposizione in pieno sole favorisce una buona fotosintesi, la formazione di foglie robuste e la produzione di infiorescenze ben sviluppate. Può adattarsi anche a mezz’ombra luminosa, ma in condizioni troppo ombreggiate la vegetazione si allunga, la fioritura si riduce e i bulbi rimangono più piccoli.

Terreno

L’aglietto è piuttosto rustico ma dà i risultati migliori in terreni:

  • Ben drenati, senza ristagni idrici;

  • A tessitura franca o franco-sabbiosa, con buona porosità;

  • Con un pH subacido–neutro (circa 6,0–7,5);

  • Con disponibilità moderata di sostanza organica.

Suoli troppo pesanti e argillosi, soggetti a compattamento e ristagno, predispongono a marciumi del bulbo e scarsa longevità dei ceppi.

Irrigazione

In aree mediterranee, la piovosità autunno–primaverile spesso copre buona parte del fabbisogno idrico. In coltivazioni ornamentali o officinali:

  • Dopo il trapianto o la messa a dimora dei bulbi è utile una bagnatura di assestamento.

  • Durante la fase di attiva crescita fogliare e di emissione degli scapi fiorali, il terreno deve essere mantenuto moderatamente umido, evitando sia l’aridità marcata sia la saturazione.

  • Nel periodo di riposo estivo del bulbo le irrigazioni vanno ridotte o sospese, soprattutto in piena terra, per evitare marciumi.

Temperatura

L’intervallo termico favorevole alla crescita si colloca, in media, tra 10 e 22 °C.

  • Le giovani piante tollerano deboli gelate ma possono subire danni in caso di freddi intensi e persistenti.

  • Temperature primaverili miti favoriscono la fioritura.

  • Durante il riposo estivo, temperature più elevate non sono problematiche se i bulbi si trovano in suolo ben drenato e non costantemente bagnato.

Concimazione

Le esigenze nutrizionali dell’aglietto sono moderate. Una gestione razionale può prevedere:

  • Apporto di ammendanti organici (compost ben maturo) in pre-impianto per migliorare struttura e fertilità del terreno.

  • Una modesta dotazione di azoto (N) per sostenere lo sviluppo delle foglie nella fase iniziale, evitando eccessi che producono vegetazione troppo tenera e poco resistente.

  • Adeguata disponibilità di fosforo (P) e potassio (K) per lo sviluppo dei bulbi, la robustezza dei tessuti e la fioritura.

La concimazione andrebbe impostata in base alle caratteristiche del suolo e all’intensità della coltivazione (ornamentale, officinale, uso familiare).

Cure colturali

  • Preparazione del terreno: lavorazioni leggere o medie per ottenere un letto di semina o trapianto ben affinato e drenante.

  • Controllo delle infestanti: particolarmente importante nelle prime fasi, poiché l’aglietto ha limitata competitività rispetto alle erbe infestanti. Possono essere utilizzate sarchiature superficiali o pacciamature organiche.

  • Gestione dei bulbi: nei giardini e negli impianti officinali i bulbi possono restare in posto più anni, purché il terreno rimanga drenante; in suoli pesanti è talvolta opportuno estrarli durante il riposo estivo e ripiantarli in autunno.

  • Difesa fitosanitaria: specie generalmente rustica; problemi possono insorgere in presenza di ristagni idrici (marciumi) o forte pressione di parassiti comuni alle Liliaceae/Amaryllidaceae (alcuni funghi e insetti minatori o succhiatori).

Raccolta

A seconda dell’uso:

  • Foglie: possono essere raccolte nel periodo vegetativo, quando sono ben sviluppate ma ancora tenere, in genere in primavera.

  • Infiorescenze: nei contesti ornamentali si raccolgono gli scapi fiorali al momento della piena colorazione, se destinati a mazzi recisi.

  • Bulbi: se utilizzati, si raccolgono a fine ciclo, quando la parte aerea è disseccata e i bulbi hanno completato la maturazione.

Il materiale destinato a scopi officinali o gastronomici deve essere raccolto in giornate asciutte e manipolato in modo da limitarne il danneggiamento.

Moltiplicazione

L’aglietto si moltiplica principalmente per via vegetativa:

  • Bulbi / bulbilli: metodo più comune; i bulbi o i bulbilli laterali si distaccano dalle piante madri e si ripiantano in autunno in terreno lavorato e drenante.

  • Divisione dei cespi: nelle aiuole consolidate è possibile dividere i gruppi di bulbi dopo il periodo di riposo per rinnovare l’impianto e aumentare il numero di piante.

La semina è meno utilizzata in ambito colturale, poiché la propagazione vegetativa è più rapida e garantisce maggiore uniformità delle piante.

Valori nutrizionali indicativi per 100 g (parte edule fresca)
Energia: ~120–150 kcal
Proteine: ~5–6 g
Carboidrati totali: ~25–28 g
Fibre: ~2–3 g
Lipidi totali: ~0,5–1 g

  • SFA

  • MUFA

  • PUFA
    Minerali: calcio, ferro, potassio, magnesio
    Vitamine: vitamina C, folati, piccole quantità di vitamine del gruppo B
    Sodio: modesto

Le quantità variano tra bulbi e foglie, e in funzione delle condizioni climatiche e di maturazione.


Principali sostanze contenute

  • Composti solforati tipici del genere Allium (precursori aromatici responsabili di profumo e carattere)

  • Polifenoli e altri antiossidanti naturali

  • Frazione glucidica con amidi e composti vegetali

  • Macronutrienti: carboidrati, proteine vegetali e tracce lipidiche contenenti SFA, MUFA e PUFA

  • Micronutrienti: minerali (Ca, Fe, Mg, K), vitamine C e B


Processo di produzione

  • Coltivazione all’aperto in clima temperato

  • Raccolta dei bulbi e delle foglie nel periodo primaverile

  • Eliminazione di residui terrosi

  • Eventuale essiccazione leggera o consumo fresco

  • Pulizia, selezione e confezionamento per uso culinario

  • Preparazione di estratti o derivati come aromi naturali


Proprietà fisiche
Pianta erbacea con foglie nastriformi
Bulbo bianco, piccolo, a più tuniche
Aroma e profumo di tipo solforato, simile all’aglio ma più tenue
Colore verde brillante nelle foglie e bianco–avorio nei bulbi


Proprietà sensoriali e tecnologiche
Aroma delicato di aglio
Sapore erbaceo, leggermente pungente e aromatico
Capacità di migliorare il profilo aromatico di pietanze cotte e crude
Buona resistenza aromatica alla cottura delicata
Utilizzabile intero, tritato o come base in soffritti


Impieghi alimentari
Aromatizzazione di verdure, sughi, carni, pesci e minestre
Uso nelle cucine regionali mediterranee come sostituto più delicato dell’aglio
Impiego in insalate, frittate, erbe aromatiche e condimenti
Possibile utilizzo in oli aromatici e preparazioni marinanti
Foglie fresche come elemento di finitura con note erbacee


Nutrizione e salute
Basso apporto calorico agli usi gastronomici
Presenza di composti solforati, polifenoli e vitamina C
Profilo vegetale con fibra e micronutrienti
Uso culinario associato tradizionalmente a buona digeribilità rispetto all’aglio più intenso
Adatto a diete equilibrate grazie al limitato contenuto lipidico e alla presenza di nutrienti naturali


Nota porzione
L’impiego tipico varia da piccole quantità tritate (5–15 g) a uno o più bulbi, in funzione della ricetta e dell’intensità desiderata.


Allergeni e intolleranze
Non rientra tra gli allergeni principali
Rari casi di ipersensibilità sono possibili verso composti solforati
Attenzione alla presenza di altri allergeni in miscele o ricette trasformate


Conservazione e shelf-life
Bulbi freschi: conservare in luogo fresco e asciutto, ben aerato
Foglie fresche: conservare in frigorifero, consumare in tempi brevi
Prodotto essiccato: conservare in contenitori chiusi, lontano da luce, calore e umidità
Evitare l’esposizione a temperature elevate per preservare aroma e costituenti


Sicurezza e regolatorio
Materia prima soggetta a controlli igienici secondo principi HACCP
Verifiche su purezza, contaminanti e residui
Ingredienti vegetali destinati ad aromatizzazioni alimentari devono rispettare i requisiti stabiliti per la produzione e commercializzazione

Non somministrare ad animali.


Etichettatura
Denominazione della specie botanica (es. aglietto, Allium neapolitanum)
Origine del prodotto
Condizioni di conservazione
Lotto e data di scadenza o TMC
Dichiarazione degli allergeni presenti solo se provenienti da altre materie prime


Troubleshooting
Aroma debole → materia prima troppo vecchia o stoccaggio scorretto; ricorrere a bulbi e foglie fresche
Troppa pungentezza → dosaggio elevato; ridurre quantità o cuocere più delicatamente
Perdita di aroma nel tempo → esposizione a luce, calore e umidità; conservare correttamente in luogo fresco e asciutto


Sostenibilità e filiera
Specie mediterranea con coltivazione tradizionale
Basso impatto ambientale per la semplicità colturale
Filiera trasparente e corretta gestione agricola supportano sostenibilità, tracciabilità e qualità
Raccolta responsabile e selezione riducono sprechi e preservano biodiversità


Principali funzioni INCI (cosmesi)
Allium Neapolitanum Extract

  • possibile azione antiossidante

  • impiego come ingrediente botanico in prodotti skin-care e shampoo delicati

  • contributo aromatico naturale

Utilizzo subordinato al rispetto dei requisiti di purezza, stabilità e conformità cosmetica.


Conclusione

L’aglietto (Allium neapolitanum) è un ingrediente aromatico naturale caratterizzato da composti solforati, polifenoli e micronutrienti. È apprezzato come succedaneo più delicato dell’aglio, con funzione aromatica in cucina e potenziale interesse nei prodotti cosmetici come estratto vegetale.
La corretta conservazione e la qualità della materia prima garantiscono aroma, stabilità e sicurezza d’impiego in applicazioni alimentari e cosmetiche.


Mini-glossario
SFA – saturated fatty acids: acidi grassi saturi
MUFA – monounsaturated fatty acids: acidi grassi monoinsaturi
PUFA – polyunsaturated fatty acids: acidi grassi polinsaturi
HACCP – Hazard Analysis and Critical Control Points: sistema per la sicurezza alimentare nelle fasi di produzione

Studi

Contiene sostanze antiossidanti e antibatteriche.

Composizione degli oli essenziali (1):

  • chrysanthenyl acetate (28.1%),
  • (Z)-chrysanthenyl acetate (23.8%),
  • (E)-β-farnesene (9.6%),
  • dimethyl trisulfide (9.6%),
  • canfora (7.4%),
  • methyl allyl disulfide (6.8%)
  • 1-methyl-3-allyl trisulfide (5.8%)

Aglietto studi

Bibliografia________________________________________

(1) Casiglia S, Bruno M, Senatore F, Senatore F. Composition of the Essential Oil of Allium neapolitanum Cirillo Growing Wild in Sicily and its Activity on Microorganisms Affecting Historical Art Crafts.   J Oleo Sci. 2015;64(12):1315-20. doi: 10.5650/jos.ess15188.

Abstract. Essential oil of the aerial parts of Allium neapolitanum Cirillo collected in Sicily were analyzed by gas-chromatography-flame-ionization detection and gas-chromatography-mass spectrometry. Nineteen compounds were identified in the oil and the main components were found to be (E)-chrysanthenyl acetate (28.1%), (Z)-chrysanthenyl acetate (23.8%), (E)-β-farnesene (9.6%), dimethyl trisulfide (9.6%), camphor (7.4%), methyl allyl disulfide (6.8%) and 1-methyl-3-allyl trisulfide (5.8%). The essential oil showed good antimicrobial activity against 11 strains of test microorganisms, including several species infesting historical material.

Carotenuto A, Fattorusso E, Lanzotti V, Magno S, De Feo V, Cicala C. The flavonoids of Allium neapolitanum. Phytochemistry. 1997 Mar;44(5):949-57. doi: 10.1016/s0031-9422(96)00663-2. 

Abstract. An investigation of the extracts from Allium neapolitanum has led to the isolation of 13 flavonoid glycosides, based on kaempferol, quercetin and isorhamnetin. Four of them are new compounds and have been identified as: kaempferol 3-O-[[2-O-alpha-L-rhamnopyranosyl-4-O-beta-D-glucopyranosyl]-beta-D- glucopyranoside]], isorhamnetin 3-O-[[2-O-alpha-L-rhamnopyranosyl-6-O-beta- D-glucopyranosyl]-beta-D-glucopyranoside], isorhamnetin 3-O-[[2-O-alpha-L-rhamnopyranosyl-6-O-beta-D-glycopyranosyl] beta-D-glucopyranoside]-7-O-beta-D-glucopyranoside and isorhamnetin 3-O-[[2-O-alpha-L-rhamnopyranosyl-6-O-beta-D-gentiobiosyl]- beta-D-glucopyranoside]]. The isolated compounds were evaluated for their anti-aggregation human platelet activity.

Nencini C, Franchi GG, Cavallo F, Micheli L. Protective effect of Allium neapolitanum Cyr. versus Allium sativum L. on acute ethanol-induced oxidative stress in rat liver. J Med Food. 2010 Apr;13(2):329-35. doi: 10.1089/jmf.2008.0180.

Abstract. This study investigated the protective effect of Allium neapolitanum Cyr., a spontaneous species of the Italian flora, compared with garlic (Allium sativum L.) on liver injury induced by ethanol in rats. Male albino Wistar rats were orally treated with fresh Allium homogenates (leaves or bulbs, 250 mg/kg) daily for 5 days, whereas controls received vehicle only. At the end of the experimental 5-day period, the animals received an acute ethanol dose (6 mL/kg, i.p.) 2 hours before the last Allium administration and were sacrificed 6 hours after ethanol administration. The activities of catalase (CAT), superoxide dismutase (SOD), and glutathione reductase (GR) and the levels of malondialdehyde (MDA), ascorbic acid (AA), and reduced (GSH) and oxidized glutathione in liver tissue were determined. Administration of both Allium species for 5 days (leaves or bulbs) led to no statistical variation of nonenzymatic parameters versus the control group; otherwise Allium treatment caused an increase of GSH and AA levels compared with the ethanol group and a diminution of MDA levels, showing in addition that A. neapolitanum bulb had the best protective effect. Regarding to enzymatic parameters, GR and CAT activities were enhanced significantly compared with the ethanol group, whereas SOD activity showed a trend different from other parameters estimated. However, the treatment with both Allium species followed by acute ethanol administration reestablished the nonenzymatic parameters similar to control values and enhanced the activities of the enzymes measured. These results suggest that fresh Allium homogenates (leaves or bulbs) possess antioxidant properties and provide protection against ethanol-induced liver injury.

Nencini C, Franchi GG, Micheli L. Cardiovascular receptor binding affinity of aqueous extracts from Allium species. Int J Food Sci Nutr. 2010 Jun;61(4):433-9. doi: 10.3109/09637481003591608. 

Abstract. Introduction: The aims of this study were to evaluate whether the antihypertensive effect of garlic could to be associated to interactions with adrenergic and dopaminergic receptors involved in regulating blood pressure and to compare these data with those obtained from wild Allium species. Methods: The aqueous extracts of bulbs or leaves of Allium sativum L. (garlic), Allium neapolitanum Cyr., Allium subhirsutum L., and Allium roseum L. were tested for their in vitro affinity for the adrenergic (alpha(1), alpha(2), beta(1) and beta(2)) and dopaminergic (D(1) and D(2)) receptors by radioligand binding assays. Results: Interesting results were shown by bulbs extracts of A. neapolitanum and A. subhirsutum with higher affinities for the beta(2) receptors and by bulbs extract of A. roseum for D(2) receptors. Conclusions: The known antihypertensive activity of Allium sativum cannot be correlated with binding to receptors involved in blood pressure regulation. However, aqueous extracts of the wild-type species of Allium show much higher affinities, warranting further explorations.

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