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Black cumin seed
"Descrizione"
by Al222 (23420 pt)
2025-Dec-10 19:22

Cumino neroNigella sativa (Ranunculaceae)

Il cumino nero, ottenuto dai semi di Nigella sativa, è una spezia tradizionale ampiamente utilizzata in Medio Oriente, Africa settentrionale e subcontinente indiano. Pur essendo spesso confuso con il cumino comune o con il carvi, appartiene a una famiglia botanica completamente diversa (Ranunculaceae) e si distingue per un profilo chimico e aromatico unico, particolarmente ricco di composti volatili, acidi grassi e fitonutrienti bioattivi.

Dal punto di vista morfologico, i semi di cumino nero sono trigonali, opachi e di colore nero intenso, con una superficie leggermente ruvida. Il loro aroma è caratteristico: pepato, resinoso, con note amarognole e balsamiche. La complessità sensoriale è dovuta alla presenza di composti aromatici altamente concentrati nell’olio essenziale.

Sul piano compositivo, i semi di Nigella sativa contengono:
– acidi grassi (in particolare acido linoleico e oleico), che costituiscono la frazione lipidica principale;
timochinone, timoidrochinoneditimochinone, molecole considerate tra i principali bioattivi della specie;
– oligoelementi e minerali quali ferro, rame, zinco e fosforo;
– amminoacidi e proteine in quantità moderate;
– composti aromatici responsabili del profilo olfattivo pungente e balsamico.

Dal punto di vista nutrizionale, il cumino nero è considerato un alimento funzionale grazie all’elevata concentrazione di composti bioattivi. Il contenuto di acidi grassi insaturi è associato al supporto del benessere metabolico, mentre la presenza di timochinone e altri chinoni contribuisce alla modulazione dello stress ossidativo. Le fibre contenute nei semi favoriscono la regolarità intestinale, mentre il profilo minerale contribuisce all’apporto di micronutrienti essenziali.

Da un punto di vista gastronomico, il cumino nero è impiegato in numerose preparazioni:
– come spezia in pane naan, focacce, curry e piatti del Medio Oriente;
– nella pasticceria salata e nelle miscele di spezie tradizionali (come il panch phoron);
– come condimento per legumi, verdure e piatti a base di riso;
– nella cucina naturale, dove viene utilizzato sia intero sia macinato per il suo aroma complesso.

La sua versatilità deriva dalla combinazione di note aromatiche speziate, legnose e leggermente amare, che lo rendono una spezia distintiva e immediatamente riconoscibile.

Classificazione botanica (sistema APG IV)

(Il cumino nero appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae e non va confuso con il cumino comune Cuminum cyminum, famiglia Apiaceae.)

CategoriaDato
Nome comunecumino nero; nigella; kalonji
Nome botanicoNigella sativa L.
RegnoPlantae
CladeAngiosperme → eudicotiledoni
OrdineRanunculales
FamigliaRanunculaceae
GenereNigella
SpecieNigella sativa L.

Valori nutrizionali indicativi per 100 g (semi di cumino nero, secchi)

Valori medi riferiti ai semi interi essiccati; possono variare in base a provenienza e varietà.

ComponenteValore medio per 100 g circa
Energia~ 345–350 kcal
Acqua~ 4–6 g
Carboidrati totali~ 44–45 g
— di cui zuccheri~ 2–3 g
Fibra alimentare~ 10–12 g
Proteine~ 16–18 g
Lipidi totali~ 20–22 g
— acidi grassi saturi (SFA)~ 3,5–4 g
— monoinsaturi (MUFA)~ 6–7 g
— polinsaturi (PUFA)~ 10–11 g (prevalentemente acido linoleico)
Sodio~ 10–20 mg
Principali mineralicalcio (≈ 120 mg), ferro (≈ 6–8 mg), magnesio (≈ 100 mg), potassio (≈ 450 mg), zinco
Vitamine rilevantivitamine del gruppo B, vitamina E, composti aromatici e bioattivi (timochinone, nigellone, terpeneidi)

Considerazioni nutrizionali

  • Semi ricchi di lipidi insaturi, soprattutto PUFA, con un contenuto moderato di MUFA e SFA.

  • Buona fonte di proteine vegetali e fibra, utili per la regolarità intestinale.

  • Contengono minerali interessanti come potassio, magnesio, ferro e zinco.

  • Caratterizzati da un profilo aromatico intenso e dalla presenza di composti bioattivi quali timochinone, oggetto di crescente interesse nutraceutico.

Processo di produzione
I semi di cumino nero destinati all’uso alimentare vengono ottenuti tramite:

  • raccolta delle capsule mature;

  • trebbiatura per separare i semi;

  • pulizia meccanica (aspirazione, vagli, eventuale selezione ottica) per eliminare polveri e corpi estranei;

  • essiccazione controllata fino a un tenore di umidità idoneo alla conservazione;

  • eventuale setacciatura per calibro e successivo confezionamento in sacchi o imballaggi barriera.

Per l’ottenimento dell’olio di cumino nero si utilizzano in genere sistemi di spremitura meccanica a freddo o altri metodi estrattivi (ad es. estrazione con solvente in ambito industriale, con successiva purificazione). 


Proprietà fisiche
I semi di cumino nero sono:

  • piccoli, di forma angolosa–triangolare, leggermente rugosi;

  • di colore nero intenso o nero-brunastro;

  • caratterizzati da un basso contenuto di umidità e da un elevato contenuto lipidico.

Il rivestimento esterno è relativamente duro, ma i semi possono essere facilmente frantumati o macinati. L’olio estratto è in genere di colore giallo-oro fino a giallo-bruno, con odore e sapore intensi.


Proprietà sensoriali e tecnologiche
Dal punto di vista sensoriale, il cumino nero ha un profilo aromatico spiccato, con:

  • note pepate, leggermente amare e resinose;

  • sfumature che ricordano cipolla, origano e cumino;

  • maggiore complessità se i semi vengono leggermente tostati.

Sul piano tecnologico:

  • i semi interi aggiungono croccantezza e aroma superficiale a pane, focacce, cracker e formaggi;

  • i semi tostati sviluppano aromi più caldi e tostati, utili in miscele di spezie;

  • in forma macinata contribuiscono a un’aromatizzazione più uniforme di impasti e ripieni;

  • l’olio di cumino nero apporta grassi insaturi, note aromatiche intense e può funzionare come ingrediente in condimenti, integratori e prodotti cosmetici.


Impieghi alimentari
Il cumino nero è molto utilizzato nelle cucine mediorientale, indiana e mediterranea:

  • come spezia in semi su pane, focacce, grissini, cracker, formaggi freschi e insalate;

  • nelle miste di spezie per curry, dhal, piatti di legumi, riso, stufati e zuppe;

  • nei sottaceti e in alcune preparazioni di verdure fermentate o in salamoia;

  • in piccole quantità in dolci speziati, biscotti e bevande tradizionali;

  • come ingrediente di tisane e infusi, spesso combinato con altre erbe a supporto della funzione digestiva.

L’olio di cumino nero è impiegato soprattutto:

  • a crudo, in piccole dosi, come condimento o aggiunta a piatti pronti;

  • in integratori in capsule o miscele oleose.


Nutrizione e salute
I semi di cumino nero sono semi oleosi con:

  • contenuto di grassi elevato (con prevalenza di acidi grassi insaturi);

  • quota significativa di proteine;

  • contenuto apprezzabile di fibre;

  • minerali (es. potassio, calcio, magnesio, ferro) e vitamine (in particolare alcune del gruppo B, tocoferoli nell’olio);

  • composti fenolici e terpenici (fra cui timochinone, sostanza molto studiata per attività biologiche).

L’olio di cumino nero è particolarmente ricco di acidi grassi insaturi (soprattutto acido linoleico e acido oleico, con presenza di omega-6 e omega-3), con un rapporto grassi insaturi/grassi saturi molto favorevole.

In letteratura sono riportati numerosi studi su possibili effetti:

  • antiossidanti;

  • antinfiammatori;

  • di supporto a funzione immunitaria e metabolismo;

  • sul benessere gastrointestinale e respiratorio in contesti tradizionali. jptcp.com+1

Tali effetti vanno sempre interpretati nel quadro di:

  • dosi utilizzate negli studi;

  • forma (olio, estratto, seme intero);

  • contesto di una dieta complessivamente equilibrata e, in caso di integratori, del parere medico.

Nota porzione
In uso gastronomico, una quantità indicativa può essere di 1–3 g di semi al giorno, distribuiti nei pasti. Per l’olio, l’impiego abituale in ambito dietetico è in genere di pochi grammi o ml al giorno, da valutare caso per caso (dieta, fabbisogno lipidico, eventuali indicazioni mediche).


Allergeni e intolleranze
Il cumino nero non rientra tra gli allergeni maggiori elencati dalla normativa UE, ma sono possibili:

  • allergie specifiche ai semi o all’olio in soggetti sensibili;

  • reazioni crociate in persone con poliallergie a spezie.

Altri aspetti di attenzione:

  • l’elevato contenuto di olio e fibre può risultare poco tollerato a dosi elevate in soggetti con fragilità gastrointestinale;

  • è generalmente sconsigliato in gravidanza in quantità farmacologiche (estratti concentrati, uso fitoterapico intenso) a causa del possibile effetto sui muscoli lisci uterini;

  • per chi assume farmaci cronici (es. per coagulazione, pressione, patologie autoimmuni) è raccomandato il parere medico in caso di uso regolare di olio o estratti concentrati.


Conservazione e shelf-life
Come tutti i semi ricchi di lipidi, il cumino nero è suscettibile a ossidazione e irrancidimento, soprattutto se macinato.

  • Conservare i semi interi in luogo fresco, asciutto, al riparo da luce e fonti di calore, in contenitori chiusi.

  • In condizioni corrette, i semi interi possono avere una shelf-life indicativa di 12–24 mesi.

  • I semi macinati e l’olio hanno una stabilità inferiore e beneficiano di confezioni barriera e, per l’olio, spesso di bottiglie scure e, se indicato, refrigerazione dopo l’apertura.

  • Odori o sapori amarognoli, tosti eccessivi o chiaramente rancidi sono segnali di degradazione.


Sicurezza e regolatorio
Il cumino nero (Nigella sativa) è considerato un alimento tradizionale e non è normalmente classificato come novel food quando usato come spezia o seme alimentare. In ambito europeo e internazionale:

  • devono essere rispettati i limiti su contaminanti (micotossine, metalli pesanti, residui di fitofarmaci) applicabili ai semi oleosi;

  • vanno seguiti i criteri microbiologici generali per spezie e sementi;

  • per l’olio di cumino nero commercializzato come integratore si applicano le regole specifiche su integratori alimentari, etichette e, se presenti, claim nutrizionali/salutistici.

Lungo la filiera si applicano le norme di GMP e i sistemi HACCP per la gestione dei rischi e la tracciabilità.


Etichettatura
In etichetta, il prodotto può essere indicato come:

  • “semi di cumino nero (Nigella sativa)”;

  • “cumino nero”;

  • per l’olio, “olio di semi di cumino nero (Nigella sativa)” o denominazioni equivalenti.

Aspetti chiave:

  • indicare chiaramente la specie botanica (Nigella sativa) per evitare confusioni con altre piante chiamate “cumino nero”;

  • per prodotti che dichiarano “senza glutine”, garantire l’assenza di contaminazione da cereali contenenti glutine lungo la filiera;

  • per oli e integratori, riportare modo d’uso, eventuali avvertenze (es. gravidanza, allattamento, patologie specifiche) e condizioni di conservazione.


Troubleshooting

  • Gusto troppo dominante o amaro nel piatto: dosaggio eccessivo o tostatura eccessiva; ridurre la quantità, tostare più brevemente o aggiungere semi a fine cottura.

  • Aroma poco percepibile: semi vecchi, mal conservati o non tostati; utilizzare lotti più freschi e valutare una tostatura leggera in padella per liberare gli aromi.

  • Olio con odore troppo forte o pungente: può indicare qualità non ottimale, ossidazione parziale o estrazione a temperatura non ideale; preferire oli certificati, spremuti a freddo e con data di produzione recente.

  • Problemi digestivi (gonfiore, fastidi): ridurre la dose giornaliera, evitare l’assunzione a stomaco vuoto o valutare l’impiego di semi interi in quantità minori invece di estratti concentrati.


Principali funzioni INCI (cosmesi)
Dal cumino nero si ottengono diversi ingredienti cosmetici, tra cui:

  • Nigella Sativa Seed Oil

  • Nigella Sativa Seed Extract

  • altre forme estrattive affini (frazioni lipofile o idroalcoliche)

Le principali funzioni INCI includono:

  • Emollient: l’olio di cumino nero contribuisce a ammorbidire la pelle e a migliorare la scorrevolezza delle emulsioni.

  • Skin conditioning: supporto alla sensazione di comfort cutaneo e all’aspetto della pelle nel medio periodo.

  • Antioxidant: presenza di composti fenolici, tocoferoli e timochinone che possono aiutare a proteggere formula e pelle da ossidazione.

  • Soothing: in alcune formulazioni, l’olio è impiegato per prodotti destinati a pelli sensibili o stressate (sempre nell’ambito di cosmetici, non come farmaco).

  • Hair conditioning: impiego in oli per capelli, sieri e maschere per migliorare lucentezza, pettinabilità e sensazione di nutrimento.

Le funzioni effettive dipendono da qualità dell’olio/estratto, percentuale in formula e tipo di prodotto cosmetico.


Conclusione
Il cumino nero rappresenta una spezia e un seme oleoso di grande interesse sia culinario sia funzionale. Dal punto di vista alimentare, conferisce aromi caratteristici, arricchisce la dieta di grassi insaturi, fibre, proteine e composti bioattivi, e trova impiego in numerose tradizioni gastronomiche.

L’olio di cumino nero, grazie al profilo in acidi grassi insaturi e alla presenza di composti come il timochinone, è oggetto di intenso studio per le sue potenziali attività biologiche, pur richiedendo sempre un approccio prudente, basato su dosi appropriate e su un uso inserito in uno stile di vita sano.

In ambito cosmetico, gli estratti di cumino nero si collocano fra gli ingredienti di origine naturale con proprietà emollienti, condizionanti e antiossidanti, coerenti con le tendenze di mercato verso formulazioni a marcata impronta vegetale. Una gestione accurata di qualità, conservazione e etichettatura consente di sfruttare appieno il potenziale del cumino nero lungo le filiere alimentare, nutraceutica e cosmetica.


Mini-glossario

  • Nigella sativa: specie botanica alla base del cumino nero, appartenente alla famiglia Ranunculaceae, distinta dal cumino comune.

  • Timochinone: composto chinonico presente nell’olio di cumino nero, molto studiato per potenziali attività antiossidanti e antinfiammatorie.

  • Semi oleosi: semi con elevato contenuto di lipidi (grassi), come cumino nero, sesamo, lino, girasole.

  • Ossidazione lipidica: processo di degradazione dei grassi che porta a formazione di composti responsabili di odori e sapori rancidi.

  • Mucillagini/fibre solubili: frazioni polisaccaridiche in grado di assorbire acqua, contribuendo a viscosità, sazietà e regolarità intestinale.

  • GMP (Good Manufacturing Practice): norme di buona pratica di fabbricazione per garantire qualità e sicurezza lungo il processo produttivo.

  • HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points): sistema di gestione della sicurezza alimentare basato sull’analisi dei rischi e sul controllo dei punti critici.

Bibliografia__________________________________________________________________________

Dentato M, Porrello A, De Marino E, Ponticelli S, Postiglione A, Pollice A, Bruno M, Badalamenti N, Bazan G, Maresca V. Analytical Determination of the Lipid Fraction of Nigella sativa Fatty Oil by GC and NMR Analysis and Evaluation of Its Cytotoxic and Antioxidant Activity. Molecules. 2025 Nov 5;30(21):4300. doi: 10.3390/molecules30214300.

Abstract. Nigella sativa, or black cumin, is used as a spice in cooking and as a food supplement like seeds or oil for its biological properties, including antioxidant capacity, anti-inflammatory action, and support for the immune system. In the present study, the chemical composition and biological activities of the Nigella sativa seeds' fatty oil (NS) were investigated. The analytical composition was carried out by several techniques, such as GC-MS spectrometry and 1H- and 13C-NMR spectroscopies using appropriate internal standards. The GC-MS analysis highlighted the presence of palmitic and linoleic acid as major compounds. The antioxidant potential was evaluated through the DPPH radical-scavenging assay, and, furthermore, the NS effect on intracellular reactive oxygen species (ROS) levels was assessed in HaCaT cells (non-tumorigenic human keratinocytes) under oxidative stress induced by hydrogen peroxide. The cytotoxic and genotoxic profiles were evaluated on Caco-2 cells (human colorectal adenocarcinoma cells) using the CCK-8 viability assay and the Comet assay, respectively. Overall, the results demonstrated that NS possessed antioxidant activity, as evidenced by concentration-dependent DPPH radical scavenging and reduced intracellular ROS levels in HaCaT cells under oxidative stress. In Caco-2 colorectal cancer cells, NS induced significant cytotoxicity and DNA damage at higher concentrations, suggesting potential genotoxic effects. These findings support the dual role of NS as a natural antioxidant and a promising candidate for nutraceutical and dermatological applications, including those targeting oxidative stress-related conditions and cancer.

Morar Romocea MT, Pallag A, Burlou-Nagy Fati C, Vicaș LG, Dejeu IL, Horvath T, Bei D, Vesa C. Analysis of Pharmacological Properties of Nigella sativa L. Bioactive Compounds and Their Therapeutic Relevance in the Management of Type 2 Diabetes Mellitus. Life (Basel). 2025 Oct 29;15(11):1681. doi: 10.3390/life15111681. 

Abstract. Nigella sativa L. is a species of the Ranunculaceae family and belongs to the genus Nigella, which comprises 14 species native to the regions of the Eastern Mediterranean, North Africa, and subcontinental India. Several significant groups of bioactive compounds, with pharmacological activities, have been isolated from the Nigella sativa L. species. Numerous beneficial effects have been demonstrated for these compounds. This review provides a comprehensive summary of the chemical constituents, bioactive compounds, modern administration methods, studies on the antidiabetic potential, evidence in commonly associated type 2 diabetes mellitus (T2DM) conditions, and evidence of T2DM complications. Research shows that Nigella sativa L. can be successfully included in complementary and alternative therapy for T2DM pathology, having multiple benefits both in diseases associated with and in complications of T2DM.

Ballesteros Ó, Velasco L. Analysis of Thymoquinone Content in Black Cumin Seeds Using Near-Infrared Reflectance Spectroscopy. Molecules. 2025 Oct 4;30(19):3985. doi: 10.3390/molecules30193985. 

Abstract.Thymoquinone (TMQ) is the main therapeutic constituent in black cumin (Nigella sativa L.) seeds. Conventional quantification by high-performance liquid chromatography (HPLC) is accurate but unsuitable for large-scale screening. This study evaluated the potential of near-infrared reflectance spectroscopy (NIRS) as a rapid and non-destructive alternative. A multi-year dataset of 780 seed samples was analyzed, and robust calibration models were developed using modified partial least squares regression. Independent validation of a two-year calibration equation using samples from a third year yielded a high predictive performance (r2 = 0.85; SEP = 1.18 mg g-1). Adding part of the samples from the third year to the calibration contributed to further improvement in the prediction of the remaining samples, demonstrating the benefits of continuous equation updates. The calibration equation proved effective for selecting genotypes with high TMQ content, particularly when expanded with samples from the third year. Spectral analysis identified key wavelengths associated with TMQ content, with wavelengths around 2106 nm and 2254 nm being the most relevant. This work demonstrates the applicability of NIRS for rapid phenotyping of TMQ content in black cumin seeds.

Elkattawy HA, Soliman RHM, Mohamed NM, Hadhoud S, Dawood AF, Fahmy EK, El-Nablaway M, Abdel-Ghani LM, Ali SK. Nigella sativa oil (NSO): A game-changing neurorestorative strategy in cisplatin neurocognitive toxicity. Tissue Cell. 2025 Oct 16;98:103190. doi: 10.1016/j.tice.2025.103190. 

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