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Brown Linseed
"Descrizione"
by Al222 (23420 pt)
2025-Dec-08 15:55

Semi di lino bruno (Linum usitatissimum L.)

I semi di lino sono i piccoli semi ovali della pianta annuale Linum usitatissimum, con colore variabile dal marrone al dorato. Presentano una superficie liscia, lucida, e una consistenza compatta; a contatto con l’acqua liberano mucillagini, formando un gel viscoso caratteristico. La pianta che li produce è erbacea, con fusto sottile, foglie strette e fiori di solito azzurri o biancastri. Il ciclo colturale richiede terreni ben drenati e un clima temperato.

I semi contengono una componente lipidica con acidi grassi della serie omega-3 (in particolare acido α-linolenico), oltre a proteine, fibre e una quota di lignani. Le mucillagini sono costituite da polisaccaridi idrofili che, idratandosi, conferiscono capacità addensante e modificano la viscosità delle dispersioni acquose. Il profilo aromatico è leggermente nocciolato, con note delicate tipiche dei semi oleosi.

Dal punto di vista fisico-chimico, i semi di lino sono caratterizzati da un tegumento esterno coriaceo, da un endosperma ricco di olio e da una struttura interna in cui le cellule parenchimatiche trattengono lipidi e composti fenolici. La presenza di lipidi insaturi richiede condizioni di conservazione protette da luce e calore per limitare l’ossidazione.

La forma intera mantiene la struttura del seme; la macinazione fine migliora la disponibilità dei costituenti interni. Le mucillagini conferiscono ai semi comportamento funzionale in impasti e sospensioni, mentre la componente fibrosa contribuisce alla struttura solida. Grazie alla combinazione tra porzione lipidica, fibre e composti fenolici, i semi di lino trovano impiego in preparazioni dove sono richieste caratteristiche di consistenza, lieve nota aromatica e presenza di sostanze vegetali tipiche.


Valori nutrizionali indicativi per 100 g (semi di lino marroni interi)

Valori medi riferiti al seme intero essiccato; possono variare secondo cultivar, provenienza e condizioni di conservazione.

ComponenteValore medio per 100 g circa
Energia~ 525–540 kcal
Acqua~ 6–7 g
Carboidrati totali~ 28 g
— di cui zuccheri~ 1–2 g
Fibra alimentare~ 27–28 g (molto elevata; frazione solubile + insolubile)
Proteine~ 18–19 g
Lipidi totali~ 42–43 g
— di cui acidi grassi saturi (SFA – saturated fatty acids)~ 3.5–4 g
— monoinsaturi (MUFA – monounsaturated fatty acids)~ 7–8 g
— polinsaturi (PUFA – polyunsaturated fatty acids, ricchi in ALA – alpha-linolenic acid)~ 28–30 g
Sodio~ 25–30 mg
Principali mineralimagnesio (≈ 390 mg), fosforo (≈ 640 mg), potassio (≈ 800 mg), calcio (≈ 250 mg), ferro
Vitamine rilevantivitamine del gruppo B (B1 particolarmente abbondante), vitamina E

Nota sul profilo lipidico

  • I semi di lino sono una delle fonti vegetali più concentrate di acidi grassi polinsaturi PUFA, in particolare dell’acido alfa-linolenico ALA, un omega-3 di origine vegetale considerato favorevole in un’alimentazione equilibrata.

  • Gli acidi grassi saturi SFA sono presenti ma in quantità relativamente contenute rispetto al totale dei lipidi.

  • I monoinsaturi MUFA contribuiscono in modo moderato al profilo complessivo.


Considerazioni nutrizionali

  • L’apporto calorico è elevato perché i semi contengono una quota lipidica significativa, pur di profilo qualitativamente favorevole.

  • Ricchissimi di fibra, contribuiscono alla regolarità intestinale e modulano l’assorbimento di zuccheri e lipidi.

  • L’apporto di ALA, vitamine del gruppo B e minerali rende i semi di lino un alimento funzionale in piccole quantità quotidiane (tipicamente 5–10 g).

  • I semi vanno macinati o idratati per migliorare la biodisponibilità dei nutrienti.


Processo di produzione
Selezione e pulitura del seme → essiccazione a umidità target → calibratura/rimozione impurità → (opz.) tostatura leggera per uso snack → stoccaggio in silos/pack barriera → spedizione.

Proprietà sensoriali e tecnologiche

  • Aroma/colore: nocciolato/cereale; colore da dorato a bruno.

  • Funzionalità: i semi interi apportano croccantezza e mucillagini (se idratati); aumentano assorbimento d’acqua in impasto e umidità del prodotto cotto.

  • Reologia: in panificazione dosi elevate possono ridurre il volume (interferenza meccanica sul glutine); mitigare con ammollo o pre-gel di semi.


Impieghi alimentari

  • Pane/bakery: 2–10% sul peso farina (inclusione intera o reidratata); topping su croste.

  • Snack/granola/barrette: 5–20% per texture e profilo omega-3/lignani.

  • Insalate/yogurt/porridge: 1–2 cucchiai a porzione; per miglior biodisponibilità preferire semi macinati o parzialmente rotti.

  • Plant-based: ammollo per gel di mucillagini (legante naturale).


Nutrizione e salute (uso alimentare)
Ricchi in ALA (n-3), fibre (solubili/insolubili) e lignani (precursori di enterolignani).

  • Biodisponibilità: i semi interi transitano spesso indenni; per assorbire ALA/lignani è preferibile macinare o masticare accuratamente.

  • IG: basso; l’effetto metabolico dipende dalla ricetta complessiva.

  • Cautela: presenti glicosidi cianogenici nei semi crudi—alle dosi alimentari usuali (≈10–30 g/die) sono considerati sicuri in adulti sani; evitare sovradosi e garantire idratazione adeguata.

  • Interazioni: la fibra può ridurre l’assorbimento di farmaci/micronutrienti (distanziare l’assunzione).

(Nessuna indicazione salutistica senza specifica autorizzazione.)


Qualità e specifiche (temi tipici)

  • Umidità (bassa per stabilità), impurezze e calibratura

  • Colore L*a*b*, conta difetti (semi rotti/immaturi)

  • Olio: ALA (profilo FAME) su campione estratto; PV/p-AV/Totox come marker se pertinente

  • Microbiologia: TVC/Y&M conforme; assenza di infestanti

  • Contaminanti: metalli/pesticidi entro limiti; micotossine conformi

  • Sensoriale: assenza di note rancide o muffate


Conservazione e shelf-life
Conservare al fresco, asciutto e al buio, in imballi barriera a O₂/luce. Controllare RH per evitare caking/germinazione accidentale; richiudere riducendo l’aria di testa. Shelf-life tipica più lunga dei macinati; applicare FIFO.


Allergeni e sicurezza
Il lino non rientra nei 14 allergeni maggiori UE, ma sono possibili allergie ai semi e cross-reattività (altri semi/arachidi). In impianti plurifiliera gestire HACCP e rischio cross-contamination.


Funzioni INCI in cosmesi
Voci tipiche: Linum Usitatissimum (Linseed) SeedSeed Extract.
Ruoli: mild exfoliant (semi frantumati), skin conditioning/film-forming da estratti di mucillagini (attenzione alla conservazione microbiologica).


Troubleshooting

  • Irrancidimento: esposizione a luce/calore → migliorare barriera, abbassare T°, limitare stoccaggio lungo.

  • Volume pane ridotto: inclusione alta/semi non reidratati → ammollo o gel di semi, aumentare idratazione, ridurre percentuale.

  • Sabbiosità in creme/bevande: semi integri → usare macinati o filtrare il gel.

  • Corpi estranei: impurità di campo → selezione ottica/setacciatura più stretta.


Sostenibilità e filiera
Coltura temperata utile nelle rotazioni (beneficio agronomico), sottoprodotti valorizzabili (olio, panello, fibra). In stabilimento: efficienza energetica, gestione effluenti verso target BOD/COD, packaging riciclabile, logistica con RH/T controllate.


Conclusione
I semi di lino offrono apporto di ALA n-3, fibre e lignani con buona stabilità in forma intera. Per massimizzare i benefici nutrizionali è preferibile la rottura/macina al consumo; la resa tecnologica dipende da dosaggio, idratazione e corretta protezione ossidativa lungo la filiera.

Mini-glossario
ALA — acido α-linolenico (PUFA n-3)
SFA/MUFA/PUFA — acidi grassi saturi/monoinsaturi/polinsaturi
n-6 / n-3 — famiglie omega-6 / omega-3
SDG — secoisolariciresinolo diglucoside (lignano del lino)
TPCtotal phenolic content
PV / p-AV / Totoxperoxide valuep-anisidine value / indice di ossidazione totale
FAME — fatty acid methyl esters (profilazione GC)
TDF/SDF/IDF — fibra totale/solubile/insolubile
aw — attività dell’acqua
RH — umidità relativa
FIFOfirst in, first out
HACCP — analisi dei pericoli e punti critici di controllo
BOD/COD — domanda biochimica/chimica di ossigeno (carico effluenti) 

Studi

Nei semi si trovano interessanti componenti antiossidanti quali i composti fenilpropanoidi, Acido vanillico, Vanillina, Acido Cumarico, Acido ferulico e sono la fonte più ricca di Acido alfa-linolenico nonchè  un'ottima fonte di fibre alimentari.

Lo stelo di lino è la principale fonte di fibre ricche di cellulosa, utilizzata dalle industrie tessili per la produzione di biancheria da letto.

L'olio ricavato dai semi di lino è vantaggioso per la salute umana per la presenza di una quantità elevata di acidi grassi polinsaturi omega-3. Inoltre, l'olio di lino viene utilizzato nella preparazione di molti solventi industriali (1).

Il lino contiene circa il 34% di olio e un elevato contenuto di acido α-linolenico (> 50%) lo rende un ingrediente di alimentazione comune per l'arricchimento dell'acido grasso n-3 (2).

Contiene anche polisaccaridi di mucillosi (polisaccaridi neutri e acidi composti principalmente di acido galatturonico) (3).

Una delle malattie più comuni della pianta del lino, è quella fungina causata dal Fusarium oxysporum (4).

Lino studi

Bibliografia______________________________________________________________________

(1) Shivaraj SM, Deshmukh RK, Rai R, Bélanger R, Agrawal PK, Dash PK  Genome-wide identification, characterization, and expression profile of aquaporin gene family in flax (Linum usitatissimum). Sci Rep. 2017 Apr 27;7:46137. doi: 10.1038/srep46137.

Abstract. Membrane intrinsic proteins (MIPs) form transmembrane channels and facilitate transport of myriad substrates across the cell membrane in many organisms. Majority of plant MIPs have water transporting ability and are commonly referred as aquaporins (AQPs). In the present study, we identified aquaporin coding genes in flax by genome-wide analysis, their structure, function and expression pattern by pan-genome exploration. Cross-genera phylogenetic analysis with known aquaporins from rice, arabidopsis, and poplar showed five subgroups of flax aquaporins representing 16 plasma membrane intrinsic proteins (PIPs), 17 tonoplast intrinsic proteins (TIPs), 13 NOD26-like intrinsic proteins (NIPs), 2 small basic intrinsic proteins (SIPs), and 3 uncharacterized intrinsic proteins (XIPs). Amongst aquaporins, PIPs contained hydrophilic aromatic arginine (ar/R) selective filter but TIP, NIP, SIP and XIP subfamilies mostly contained hydrophobic ar/R selective filter. Analysis of RNA-seq and microarray data revealed high expression of PIPs in multiple tissues, low expression of NIPs, and seed specific expression of TIP3 in flax. Exploration of aquaporin homologs in three closely related Linum species bienne, grandiflorum and leonii revealed presence of 49, 39 and 19 AQPs, respectively. The genome-wide identification of aquaporins, first in flax, provides insight to elucidate their physiological and developmental roles in flax.

(2) Cherian G, Quezada N. Egg quality, fatty acid composition and immunoglobulin Y content in eggs from laying hens fed full fat camelina or flax seed.  J Anim Sci Biotechnol. 2016 Mar 3;7:15. doi: 10.1186/s40104-016-0075-y. eCollection 2016.

Abstract. Background: The current study was conducted to evaluate egg quality and egg yolk fatty acids and immunoglobulin (IgY) content from laying hens fed full fat camelina or flax seed....Results: Egg production was higher in hens fed Camelina and Flax than in Control hens (P < 0.05). Egg weight and albumen weight was lowest in eggs from hens fed Camelina (P < 0.05). Shell weight relative to egg weight (shell weight %), and shell thickness was lowest in eggs from hens fed Flax (P < 0.05). No difference was noted in Haugh unit, yolk:albumen ratio, and yolk weight. Significant increase in α-linolenic (18:3 n-3), docosapentaenoic (22:5 n-3) and docoshexaenoic (22:6 n-3) acids were observed in egg yolk from hens fed Camelina and Flax. Total n-3 fatty acids constituted 1.19 % in Control eggs compared to 3.12 and 3.09 % in Camelina and Flax eggs, respectively (P < 0.05). Eggs from hens fed Camelina and Flax had the higher IgY concentration than those hens fed Control diet when expressed on a mg/g of yolk basis (P < 0.05). Although the egg weight was significantly lower in Camelina-fed hens, the total egg content of IgY was highest in eggs from hens fed Camelina (P < 0.05). Conclusions: The egg n-3 fatty acid and IgY enhancing effect of dietary camelina seed warrants further attention into the potential of using camelina as a functional feed ingredient in poultry feeding.

(3) European Scientific Cooperative on Phytotherapy. Lini semen. 2nd ed. New York: Thieme; 2003. ESCOP Monographs; pp. 290–6.

(4) Wojtasik W, Kulma A, Dymińska L, Hanuza J, Czemplik M, Szopa J. Evaluation of the significance of cell wall polymers in flax infected with a pathogenic strain of Fusarium oxysporum. BMC Plant Biol. 2016 Mar 22;16:75. doi: 10.1186/s12870-016-0762-z.

Abstract. Background: Fusarium oxysporum infection leads to Fusarium-derived wilt, which is responsible for the greatest losses in flax (Linum usitatissimum) crop yield. Plants infected by Fusarium oxysporum show severe symptoms of dehydration due to the growth of the fungus in vascular tissues. As the disease develops, vascular browning and leaf yellowing can be observed. In the case of more virulent strains, plants die. The pathogen's attack starts with secretion of enzymes degrading the host cell wall. The main aim of the study was to evaluate the role of the cell wall polymers in the flax plant response to the infection in order to better understand the process of resistance and develop new ways to protect plants against infection. For this purpose, the expression of genes involved in cell wall polymer metabolism and corresponding polymer levels were investigated in flax seedlings after incubation with Fusarium oxysporum....Conclusion: The results suggest that the role of the cell wall polymers in the plant response to Fusarium oxysporum infection is manifested through changes in expression of their genes and rearrangement of the cell wall polymers. Our studies provided new information about the role of cellulose and hemicelluloses in the infection process, the change of their structure and the expression of genes participating in their metabolism during the pathogen infection. We also confirmed the role of pectin and lignin in this process, indicating the major changes at the mRNA level of lignin metabolism genes and the loosening of the pectin structure.

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