| "Descrizione" by AColumn (9402 pt) | 2025-Dec-02 18:42 |
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Usnea barbata (Usnea barbata)
L’Usnea barbata è un lichene affascinante e inconfondibile, formato dall’unione simbiotica tra un’alga e un fungo, che compare come una massa filamentosa, sottile e ramificata. Cresce sospesa dai rami degli alberi, soprattutto in boschi umidi e incontaminati, dove l’aria è pura e priva di inquinanti: proprio per questo la sua presenza viene spesso considerata un indicatore naturale di qualità ambientale. Il suo aspetto richiama una piccola barba grigio-verde, composta da filamenti elastici e morbidi che si allungano in forme irregolari, ondeggianti al vento e leggermente ruvidi al tatto.
L’odore dell’usnea è tenue, resinoso e lievemente boschivo, con la sensazione asciutta tipica dei licheni; il sapore, raramente ricercato direttamente, ricorda note erbacee e terrose. Nell’usnea sono naturalmente presenti molecole caratteristiche come acido usnico e altri composti secondari prodotti dal metabolismo del lichene, che contribuiscono al suo profilo olfattivo e alla struttura interna. I filamenti si sviluppano lentamente, ramificandosi in modo ordinato e armonico, e possono assumere tonalità più grigie o verdastre a seconda dell’umidità, dell’esposizione e della specie ospite.
L’ambiente di crescita racconta gran parte dell’identità di Usnea barbata: predilige vallate fresche, zone di montagna, foreste di conifere o latifoglie, dove il microclima resta costante e la vegetazione è integra. Vive ancorata alla corteccia ma senza danneggiare l’albero, nutrendosi attraverso l’assorbimento degli elementi presenti nell’umidità dell’aria. Il suo ciclo vitale è lento, quasi immobile, e riflette l’equilibrio fragile degli ecosistemi che la ospitano.
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Classificazione botanica
Nome comune: barba di usnea / lichene barba di vecchio
Clade: Ascomycota
Ordine: Lecanorales
Famiglia: Parmeliaceae
Genere: Usnea
Specie: Usnea barbata (L.) F.H.Wigg.
Clima
Usnea barbata è un lichene tipico di ambienti temperati e freddi, caratterizzati da aria pulita, elevata umidità atmosferica e buone escursioni termiche. Vegeta in foreste, vallate e zone montane con atmosfera non inquinata. Sopporta gelate, lunghi periodi di umidità e scarse radiazioni solari dirette, mentre soffre ambienti eccessivamente caldi, aridi o contaminati da agenti inquinanti.
Esposizione
Predilige esposizioni ombreggiate o semi–ombreggiate, in particolare aree boscose con luce diffusa. Un irraggiamento troppo intenso può provocare disidratazione del tallo, mentre condizioni moderatamente luminose e costanti favoriscono uno sviluppo omogeneo.
Terreno
Non utilizza il suolo per l’assorbimento dei nutrienti: si ancora a supporti come corteccia di conifere e latifoglie, rocce o legni morti. Le caratteristiche pedologiche agiscono indirettamente, perché influiscono sulla salute della vegetazione ospite. Tronchi sani, con corteccia non eccessivamente impermeabile, favoriscono l’adesione e la crescita del tallo.
Irrigazione
Non richiede irrigazioni artificiali. La disponibilità idrica proviene dall’atmosfera (pioggia, nebbia, rugiada). Un’elevata umidità ambientale è fondamentale per l’attività metabolica, mentre un’aria troppo secca causa disidratazione e riduzione della crescita. Alternanza naturale di umidificazione e disseccamento rientra nel normale ciclo fisiologico.
Temperatura
Tollera temperature basse e lunghi periodi freddi. Le condizioni ottimali si collocano entro un intervallo piuttosto ampio, indicativamente tra 4 e 18 °C. Caldo prolungato, aridità atmosferica e inquinamento riducono l’efficienza fotosintetica del simbionte algale e limitano l’accrescimento.
Concimazione
Non necessita di concimazioni. Come tutti i licheni, ottiene nutrienti essenziali dall’aria, dalle precipitazioni e dalla lenta mineralizzazione delle particelle in sospensione. Apporti fertilizzanti diretti non sono necessari e possono alterare la fisiologia del tallo.
Cure colturali
La coltivazione in senso stretto è complessa, poiché la specie dipende da condizioni ambientali molto specifiche. Le “cure” consistono nel mantenimento di habitat integri, con aria pulita, elevata umidità e vegetazione ospite non danneggiata. Licheti naturali non necessitano interventi: nelle aree antropizzate può essere necessario preservare i boschi e ridurre cause di inquinamento atmosferico.
Raccolta
La raccolta tradizionale avviene prelevando i talli maturi dai supporti, evitando di danneggiare la corteccia ospite e lasciando parte del materiale per la rigenerazione. Il tallo raccolto richiede pulizia da residui di legno e detriti, quindi essiccazione in ambiente ombroso e ventilato. La crescita lenta impone raccolte moderate e sostenibili.
Moltiplicazione
La moltiplicazione avviene principalmente per frammentazione del tallo: porzioni staccate dal vento o da movimenti naturali possono aderire a nuove superfici e rigenerare un nuovo individuo. La riproduzione sessuata tramite spore è possibile, ma richiede condizioni ambientali stabili, umidità costante e tempi molto lunghi. Per colonizzazioni controllate si posizionano piccoli frammenti di tallo su cortecce sane e non trattate, in ambienti umidi e poco luminosi, lasciando che l’adesione e la crescita procedano lentamente.
(materia essiccata – valori orientativi)
Energia: ~ 200–260 kcal
Acqua: ~ 6–10 g
Carboidrati totali: ~ 30–45 g (in gran parte polisaccaridi strutturali)
Fibra alimentare: elevata
Proteine: ~ 7–12 g
Grassi totali: ~ 2–4 g
Minerali: calcio, magnesio, ferro, zinco, rame, manganese
Vitamine: tracce di composti antiossidanti e micronutrienti idrosolubili
I valori sono indicativi: il profilo dipende fortemente dall’habitat, dal tipo di albero ospite e dalle condizioni ambientali.
Acidi lichenici: acido usnico (maggior costituente), acido protocetrarico
Polisaccaridi e fibre strutturali
Polifenoli
Triterpeni
Microelementi (Ca, Mg, Fe, Zn, Mn)
Tracce di oli essenziali e composti volatili naturali
(per droghe essiccate, polveri, estratti)
Raccolta
prelievo manuale in aree boschive pulite
selezione di talli integri, non contaminati
Pulizia
rimozione di corteccia, aghi e frammenti legnosi
eliminazione di parti scurite o degradate
Essiccazione
lenta, in ambiente aerato e ombreggiato
temperature moderate per preservare l’acido usnico
Frantumazione e taglio
taglio tisana o macinazione per polveri erboristiche
Eventuale estrazione
estrazione idroalcolica o in acqua calda
filtrazione e concentrazione per estratti titolati
Stoccaggio e confezionamento
in ambienti asciutti e al riparo dalla luce
imballi ermetici per protezione da umidità e ossidazione
tallo filamentoso, elastico, ramificato
colore grigio-verde chiaro
struttura compatta, gommosa
marcata igroscopicità
aspetto filamentoso tipico dei licheni fruticosi
aroma tenue, boschivo, leggermente resinoso
gusto erbaceo, lievemente amarognolo
buona resa in infusione
tonalità dell’infuso giallo-verdognola
le parti licheniche hanno elevata ritenzione idrica
(limitatissimi e confinati all’ambito erboristico)
miscele erboristiche in piccolissime quantità
tisane tradizionali a base di droga essiccata
preparazioni fitobotaniche di uso complementare
Nota: non è utilizzata come alimento diretto, ma come componente erboristico. L’impiego domestico libero è scoraggiato.
La presenza di acidi lichenici, in particolare l’acido usnico, è al centro dell’interesse tecnico e scientifico, così come la componente polifenolica e la fibra strutturale. I polisaccaridi vegetali contribuiscono al profilo nutrizionale della materia secca e i minerali presenti supportano funzioni cellulari, enzimatiche e strutturali.
L’utilizzo moderno è soprattutto erboristico, in preparazioni controllate e dosate. Durata e dosaggio devono seguire indicazioni tecniche riconosciute.
Non esiste una “porzione alimentare” tradizionale.
In ambito di tisane erboristiche: circa 1 g di materia essiccata per tazza, salvo indicazioni diverse e professionali.
non classificata come allergene alimentare
possibili sensibilità individuali a polifenoli o acido usnico
evitare uso prolungato senza indicazioni esperte
potenziale irritazione in soggetti con pelle sensibile in uso topico
conservare in luoghi asciutti, freschi e bui
evitare esposizione a luce diretta
chiudere accuratamente dopo l’apertura
shelf-life tipica: 12–30 mesi in condizioni idonee
non considerata alimento comune
l’uso è circoscritto a preparazioni erboristiche e fitoderivate
l’acido usnico richiede cautela: le formulazioni industriali devono dichiarare standardizzazioni e limiti tecnici
conformità a norme su purezza, contaminanti, protocolli di essiccazione, tracciabilità e corretta etichettatura
dosaggi e impieghi negli integratori devono rispettare normative e linee guida specifiche
Su prodotti erboristici ammessi:
nome: Usnea / Usnea barbata
parte utilizzata (tallo)
origine
lotto e data
modalità d’uso
avvertenze
eventuali titolazioni dell’acido usnico
In infusione
aroma debole → aumentare leggermente il tempo di macerazione
sapore troppo amarognolo → ridurre quantità o miscelare con altre erbe
chiarificazione scarsa → filtrare con setaccio fine
In conservazione
comparsa di odori terrosi → possibile umidità residua
scolorimento marcato → eccessiva esposizione alla luce
Usnea barbata Extract può essere impiegato come:
skin conditioning
componente botanica funzionale in prodotti naturali
ingrediente ad identità vegetale in linee cosmetiche a ispirazione erboristica
Usnea barbata è un lichene fruticoso dall’aspetto filamentoso e dalla forte identità boschiva. La presenza di acido usnico, polifenoli, fibra strutturale e minerali le conferisce un profilo tecnico di interesse per preparazioni erboristiche e cosmetiche.
Pur non essendo un alimento di uso diretto, può trovare spazio in tisane e formulazioni vegetali, sempre nel rispetto delle normative e delle buone pratiche di impiego. Se raccolta correttamente e mantenuta in condizioni idonee, rappresenta una materia vegetale discreta, leggera e coerente con la tradizione fitoterapica europea.
Acido usnico: principale costituente lichenico, appartenente agli acidi lichenici.
Polifenoli: composti antiossidanti tipici di molte matrici vegetali.
Skin conditioning: funzione cosmetica legata a morbidezza, equilibrio e comfort cutaneo.
Studi
Usnea barbata ha proprietà antibiotiche e possiede un gusto molto amaro. Viene usato contro la bronchite, l'influenza, le malattie da raffreddamento, disturbi digestivi.
Tra i suoi componenti l'acido usnico, un componente che può anche indurre tossicità (1), viene utilizzato in integratori per perdita di peso, antiforfora ed altro.
Utilizzato nella cura del cancro, non ha al momento prove mediche autorevoli che ne confermino l'efficacia.
L'estratto acquoso metanolico di Usnea barbata è stato utilizzato con successo come agente terapeutico antibiotico contro infezioni causate da Lactococcus garvieae sulla trota arcobaleno (2).
L'estratto di Usnea barbata ha dimostrato proprietà antifungine a concentrazioni di 10mg ml−1 contro Alternaria alternaria, un fungo ascomicete parassita che attacca le foglie e danneggia le coltivazioni di circa 350 specie di piante e che può indurre allergie nell'uomo (3).
Bibliografia________________________________________
(1) Chen S, Zhang Z, Qing T, Ren Z, Yu D, Couch L, Ning B, Mei N, Shi L, Tolleson WH, Guo L. Activation of the Nrf2 signaling pathway in usnic acid-induced toxicity in HepG2 cells Arch Toxicol. 2017 Mar;91(3):1293-1307. doi: 10.1007/s00204-016-1775-y.
Abstract. Many usnic acid-containing dietary supplements have been marketed as weight loss agents, although severe hepatotoxicity and acute liver failure have been associated with their overuse. Our previous mechanistic studies revealed that autophagy, disturbance of calcium homeostasis, and ER stress are involved in usnic acid-induced toxicity. In this study, we investigated the role of oxidative stress and the Nrf2 signaling pathway in usnic acid-induced toxicity in HepG2 cells. We found that a 24-h treatment with usnic acid caused DNA damage and S-phase cell cycle arrest in a concentration-dependent manner. Usnic acid also triggered oxidative stress as demonstrated by increased reactive oxygen species generation and glutathione depletion. Short-term treatment (6 h) with usnic acid significantly increased the protein level for Nrf2 (nuclear factor erythroid 2-related factor 2), promoted Nrf2 translocation to the nucleus, up-regulated antioxidant response element (ARE)-luciferase reporter activity, and induced the expression of Nrf2-regulated targets, including glutathione reductase, glutathione S-transferase, and NAD(P)H quinone oxidoreductase-1 (NQO1). Furthermore, knockdown of Nrf2 with shRNA potentiated usnic acid-induced DNA damage and cytotoxicity. Taken together, our results show that usnic acid causes cell cycle dysregulation, DNA damage, and oxidative stress and that the Nrf2 signaling pathway is activated in usnic acid-induced cytotoxicity.
Chen S, Dobrovolsky VN, Liu F, Wu Y, Zhang Z, Mei N, Guo L. The role of autophagy in usnic acid-induced toxicity in hepatic cells Toxicol Sci. 2014 Nov;142(1):33-44. doi: 10.1093/toxsci/kfu154.
(2) Bilen S, Sirtiyah AMA, Terzi E. Therapeutic effects of beard lichen, Usnea barbata extract against Lactococcus garvieae infection in rainbow trout (Oncorhynchus mykiss). Fish Shellfish Immunol. 2019 Apr;87:401-409. doi: 10.1016/j.fsi.2019.01.046.
(3) AJ Afolayan, DS Grierson, L Kambizi, I Madamombe and PJ Masika In vitro antifungal activity of some South African medicinal plants South African Journal of Botany 2002, 68: 72–76
Abstract. The acetone extracts of 12 plants used in folkloric medicine in the Eastern Cape of South Africa, were investigated for their in vitro antimycotic activity against five fungi using the agar dilution method. The extracts showed significant inhibition of growth of the test organisms at varying concentrations. Extracts from Arctotis arctotoides showed the highest activity at concentrations varying from 0.1 to 10mg ml− 1, followed by Usnea barbata, a lichen, while Grewia occidentalis demonstrated the least activity. Extracts from A. arctotoides, U. barbata, Combretum caffrum, Aloe ferox, Salix capensis, Schotia latifolia and Prunus persica were fungicidal at 10mg ml− 1 which was the highest concentration tested. The fungi differed significantly in their susceptibility to plant extracts with Alternaria alternaria, and Mucor hiemalis, being completely inhibited at 5 and 10mg ml− 1 by most of the extracts.
Guo L, Shi Q, Fang JL, Mei N, Ali AA, Lewis SM, Leakey JE, Frankos VH. Review of usnic acid and Usnea barbata toxicity. J Environ Sci Health C Environ Carcinog Ecotoxicol Rev. 2008 Oct-Dec;26(4):317-38. doi: 10.1080/10590500802533392.
Abstract. Usnic acid is a prominent secondary lichen metabolite that has been used for various purposes worldwide. Crude extracts of usnic acid or pure usnic acid have been marketed in the United States as dietary supplements to aid in weight loss. The US Food and Drug Administration (FDA) received 21 reports of liver toxicity related to the ingestion of dietary supplements that contain usnic acid. This prompted the FDA to issue a warning about one such supplement, LipoKinetix, in 2001 (http://www.cfsan.fda.gov/~dms/ds-lipo.html). Subsequently, usnic acid and Usnea barbata lichen were nominated by the National Toxicology Program (NTP) for toxicity evaluations. At present, a toxicological evaluation of usnic acid is being conducted by the NTP. This review focuses on the recent findings of usnic acid-induced toxicities and their underlying mechanisms of action.
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