| "Descrizione" by Street82 (2978 pt) | 2025-Nov-27 12:32 |
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L’asparago (Asparagus officinalis, famiglia Asparagaceae) è un ortaggio primaverile costituito dai giovani germogli della pianta perenne. Si presenta come turione slanciato, con apice compatto e colore variabile dal verde al bianco (ottenuto tramite coltivazione al buio), fino ad alcune varietà violette. Ha sapore delicato, leggermente erbaceo e dolce, con una componente amarognola caratteristica. È un alimento stagionale molto apprezzato per proprietà nutrizionali, aromatiche e versatilità culinaria.

E' un grande genere che comprende 200/300 specie tra le quali:
Nome comune: Asparago
Pianta di origine: Asparagus officinalis L.
Regno: Plantae
Clado: Angiosperme
Clado: Monocotiledoni
Ordine: Asparagales
Famiglia: Asparagaceae
Genere: Asparagus
Specie: Asparagus officinalis L.
Clima:
L’asparago è una coltura perenne che prospera nei climi temperati.
Tollera bene il freddo invernale (fino a –10/–15 °C), poiché durante l’inverno entra in riposo vegetativo.
Temperature ideali di crescita primaverile: 15–22 °C.
Temperature eccessive (>30 °C) possono ridurre la qualità dei turioni.
Necessita di un periodo di freddo invernale per favorire la ripresa vegetativa primaverile.
Esposizione:
Richiede piena esposizione solare, fondamentale per:
accumulo di nutrienti nelle radici,
produzione abbondante di turioni,
sviluppo di piante vigorose.
In zone troppo ombreggiate la resa diminuisce.
Terreno:
L’asparago preferisce terreni:
sabbiosi o sabbioso-limosi,
ben drenati,
profondi (l’apparato radicale è molto esteso),
ricchi di sostanza organica,
con pH 6,5–7,5.
Terreni pesanti e compatti ostacolano la crescita dei turioni e aumentano il rischio di marciumi.
Irrigazione:
Il fabbisogno idrico è moderato, variabile secondo lo stadio di crescita:
Importante mantenere il suolo umido durante la fase di crescita dei turioni.
Evitare ristagni idrici che danneggiano le radici.
Durante l’estate, soprattutto nei primi anni, irrigazioni regolari favoriscono lo sviluppo della parte sotterranea (rizomi e radici carnose).
Temperatura:
Germinazione: 10–15 °C
Crescita ottimale dei turioni: 12–22 °C
Sofferenza termica sopra 30–32 °C
Arresto vegetativo invernale con basse temperature
Concimazione:
L’asparagiaia ha una durata pluriennale (10–15 anni), quindi necessita un suolo ben fertilizzato prima dell’impianto.
Azoto: favorisce la crescita vegetativa, da somministrare con moderazione.
Fosforo: utile per lo sviluppo radicale, fondamentale prima dell’impianto.
Potassio: migliora vigoria, resistenza a stress e qualità dei turioni.
Sostanza organica: essenziale per arricchire il terreno e migliorare drenaggio e struttura.
Cure colturali:
Sarchiature per mantenere il terreno libero da infestanti, soprattutto nei primi anni.
Rincalzatura del terreno per la produzione di asparagi bianchi (tenuti al buio).
Taglio delle parti aeree in autunno dopo l’ingiallimento naturale.
Rotazioni molto lunghe: il terreno non dovrebbe ospitare un’altra asparagiaia prima di molti anni.
Monitoraggio per parassiti (mosca dell’asparago, criocera) e malattie fungine (ruggine, fusariosi).
Raccolta:
La raccolta dei turioni inizia solo dal 3° anno dall’impianto:
La raccolta è scalare e avviene in primavera.
I turioni si tagliano quando raggiungono 18–22 cm di altezza.
Nella produzione di asparago bianco, i turioni vengono raccolti prima dell’emersione dal terreno.
Una raccolta eccessiva indebolisce la pianta e riduce la resa negli anni successivi.
Moltiplicazione:
L’asparago si moltiplica tramite:
Zampe (corone): metodo più comune, con impianto primaverile.
Semi: usati per produrre piantine da trapiantare; germinazione relativamente lenta.
La pianta è dioica (maschi e femmine separati): gli ibridi moderni sono spesso selezioni maschili, più produttive.
Energia: 18–22 kcal
Acqua: ≈ 92–94%
Carboidrati: ≈ 3–4 g
zuccheri: ≈ 1.5–2 g
Proteine: ≈ 2–2.5 g
Grassi totali: ≈ 0.1–0.2 g
SFA: tracce
MUFA: tracce
PUFA: tracce
Fibre: ≈ 2 g
Vitamine: vitamina K, vitamina C, folati, vitamina A (β-carotene)
Minerali: potassio, fosforo, calcio, ferro, manganese
Fibre solubili e insolubili
Saponine steroidee
Inulina (prebiotica)
Polifenoli antiossidanti
Aminoacidi solforati (es. asparagusic acid, responsabile dell’odore caratteristico nelle urine)
Vitamine del gruppo B, vitamina C e K
Minerali essenziali
Pianta perenne che richiede terreni sabbiosi e ben drenati.
Ciclo produttivo: raccolta dei turioni dalla primavera per circa 6–8 settimane.
Per gli asparagi bianchi, i turioni vengono coperti con terra per evitare la fotosintesi.
Effettuata manualmente o con strumenti che tagliano i turioni quando raggiungono la lunghezza ottimale (≈ 20–25 cm).
È essenziale raccogliere prima che le punte si aprano.
Raffreddamento rapido per preservare freschezza.
Selezione per calibro, colore e compattezza dell’apice.
Confezionamento in mazzi o vaschette.
Produzione di asparagi surgelati, conservati in salamoia, sott’olio, puree o ingredienti per piatti pronti.
Turioni cilindrici, consistenti, con apice compatto.
Colore verde, bianco o violetto secondo tecnica di coltivazione e varietà.
Consistenza tenera, soprattutto nella parte apicale; più fibrosa alla base.
Sapore: erbaceo, dolce, leggermente amaro.
Aroma: fresco, vegetale, delicatamente sulfureo.
Ottimo comportamento in bollitura, cottura a vapore, saltato in padella e alla griglia.
Le punte mantengono la migliore qualità sensoriale.
Utilizzabile per brodi, creme, salse, ripieni e piatti di pasta o riso.
Consumo fresco cotto (a vapore, lessato, saltato, alla griglia).
Ingredienti per risotti, vellutate, frittate, torte salate.
Preparazione di contorni e piatti primaverili.
Produzione industriale di:
asparagi in scatola o vetro
surgelati
creme e salse pronte
ingredienti per pasti pronti
Alimento ipocalorico e ricco di acqua: adatto a diete leggere.
Fonte di folati, importanti in gravidanza e per la divisione cellulare.
Buona dotazione di vitamina K, utile per la salute ossea.
Contiene inulina, fibra prebiotica benefica per il microbiota intestinale.
Presenza di composti solforati associati alla fisiologica comparsa dell’odore nelle urine (fenomeno normale e innocuo).
Porzione standard: 150–200 g di asparagi freschi cotti (≈ 8–10 turioni).
Non contiene allergeni principali UE.
Possibili rare reazioni in soggetti sensibili alle Liliaceae (allergia crociata).
I composti solforati possono essere fastidiosi per alcune persone particolarmente sensibili agli odori.
Freschi: 3–5 giorni in frigorifero, avvolti in panno umido o in contenitore aerato.
Surgelati: 12–18 mesi.
Conservati (vasetto o scatola): 2–3 anni chiusi; 2–3 giorni in frigo dopo l’apertura.
Sensibili alla perdita di acqua → appassimento rapido se non refrigerati.
Controllo su:
residui di pesticidi (MRL)
qualità microbiologica (soprattutto per prodotti trasformati)
presenza di corpi estranei e danni meccanici
Le aziende devono applicare GMP e sistemi HACCP.
Per i prodotti confezionati valgono le normative UE sugli ortaggi freschi e trasformati.
Denominazione: “asparagi” / Asparagus officinalis.
Origine del prodotto.
Categoria di calibro (per produzione commerciale).
Lotto, TMC o data di raccolta (per freschi).
Indicazioni di conservazione.
Punte aperte → prodotto vecchio o non conservato correttamente.
Base troppo fibrosa → raccolta tardiva o varietà non ottimale.
Odore sgradevole → deterioramento o contaminazione microbiologica.
Imbrunimento durante la cottura → ossidazione o sovracottura.
Coltura perenne a moderato impatto ambientale rispetto ad altri ortaggi primaverili.
Possibilità di sistemi di coltivazione integrati e biologici.
Basso spreco: le parti dure possono essere utilizzate per brodi o fondi.
Filiera concentrata in regioni temperate con raccolta stagionale → forte legame territoriale.
Estratti cosmetici ricavati dall’asparago includono:
Asparagus Officinalis Extract → antiossidante, tonificante, condizionante della pelle.
Possibile impiego in creme idratanti e prodotti botanici naturali.
Impiego limitato e non comune rispetto ad altri estratti vegetali.
L’asparago è un ortaggio stagionale di grande valore gastronomico e nutrizionale. Ricco di composti bioattivi, leggero, versatile in cucina e idoneo a molteplici preparazioni fresche e trasformate, rappresenta una materia prima di alta qualità. Una gestione corretta della raccolta, conservazione e lavorazione assicura freschezza, sicurezza e valore sensoriale ottimale lungo l’intera filiera.
SFA: grassi saturi
MUFA: grassi monoinsaturi
PUFA: grassi polinsaturi
MRL: Maximum Residue Level
GMP: Good Manufacturing Practices
HACCP: Hazard Analysis and Critical Control Points
Studi
Gli asparagi contengono componenti anti-infiammatori e una varietà di nutrienti antiossidanti, tra cui beta-carotene, vitamina C, manganese, vitamina E, zinco e selenio (1).
Oltre a questi interessanti componenti l'analisi fitochimica ha individuato acido folico, Vitamina B6, tiamina, rutina.
Nella medicina tradizionale l'asparago è utilizzato per il trattamento di malattie del fegato, asma bronchiale, gotta, calcoli vescicali e renali e varie patologie reumatiche.
Alcuni studi hanno verificato l'attività antitumorale dell'asparago (2) nonché l'attività antiartritica ed antinfiammatoria (3).
Cosmetica
Agente condizionante della pelle. Rappresenta il perno del trattamento topico della pelle ripristinando, aumentando o migliorando la tolleranza cutanea a fattori esterni, compresa la tolleranza dei melanociti. La funzione più importante dell'agente condizionante è prevenire la disidratazione della pelle, ma il tema è piuttosto complesso e coinvolge emollienti ed umettanti.
Bibliografia________________________________________________________________________
(1) Begum, A., Sindhu, K., Giri, K., Umera, F., Gauthami, G., Kumar, J. V., ... & Dutt, R. (2017). Pharmacognostical and physio-chemical evaluation of Indian Asparagus officinalis Linn family Lamiaceae. Int. J. Pharmacogn. Phytochem. Res, 9, 327-336.
Abstract. Asparagus officinalis is an erect, unarmed, branched herbaceous perennial herb. It is considered one of the most important vegetable crops in some Asian, African, European and American countries. Asparagus is one of the most nutritionally well balanced vegetables in existence, which is high in folic acid, thiamin, vitamin B6, rutin. Traditionally, the plant is used for the Prevention of kidney and bladder stones, Dropsy, Rheumatic conditions, Liver disease, Bronchial asthma and gout. The pharmacognostic parameters were studied for identification of species through macro and microscopical, physicochemical, phytochemical screening. The plant is characterized by scale-like leaves; scales are very minute, the cladodes fascicled, 0.5 to 1.5 centimeters long and rudimentary, rootstock creeping, thick, tuberously swollen, and shortjointed. Stems (ferns) are with much branched feathery foliage. The anatomy of the root shows presence of covering trichomes and stem showed glandular trichomes. The trichomes which were present on the surface are sessile, quadricellular heads, unicellular stalk with 2 to 4 celler glandular head. The preliminary phytochemical chemical tests showed the presence of, alkaloids, flavonoids, phenolic compounds, steroids, amino acids and proteins. Powdered microscopy shows the presence of large number of vessel elements either entire or fragments.
(2) Almehdar, H., Abdallah, H. M., Osman, A. M. M., & Abdel-Sattar, E. A. (2012). In vitro cytotoxic screening of selected Saudi medicinal plants. Journal of natural medicines, 66, 406-412.
Abstract. Many natural products from plants have been identified to exert anticancer activity. It might be expected to be a challenge to look at the Saudi plants in order to discover new sources for new molecules which may have anticancer activity. The methanolic extracts of forty species of plants traditionally used in Saudi Arabia for the treatment of a variety of diseases were tested in vitro for their potential anticancer activity on different human cancer cell lines. The cytotoxic activity of the methanolic extracts of the tested plants were determined using three human cancer cell lines, namely, breast cancer (MCF7), hepatocellular carcinoma (HEPG2), and cervix cancer (HELA) cells. In addition, human normal melanocyte (HFB4) was used as normal nonmalignant cells. Sulforhodamine B colorimetric assay was used to evaluate the in vitro cytotoxic activity of the different extracts. The growth inhibition of 50% (IC(50)) for each extract was calculated from the optical density of treated and untreated cells. Doxorubicin, a broad-spectrum anticancer drug, was used as the positive control. Nine plant extracts were chosen for further fractionation based on their activity and availability. Interesting cytotoxic activity was observed for Hypoestes forskaolii, Withania somnifera, Solanum glabratum, Adenium obesum, Pistacia vera oleoresin, Caralluma quadrangula, Eulophia petersii, Phragmanthera austroarabica, and Asparagus officinalis. Other extracts showed poor activity.
(3) Kumar, S., Srivastava, P., Gupta, S., Dhanawat, M., Rani, S., Ajiboye, B. O., & Gautam, R. K. (2023). Pharmacological Evaluation of Different Extracts of Asparagus officinalis (Asparagaceae) as an Analgesic, Anti-Inflammatory and Anti-arthritic Agent in Rats. Pharmacognosy Research, 15(1).
Abstract. Background. To treat the joint pain arial part of Asparagus officinalis (asparagus) has historically been used. However, its efficacy for rheumatoid arthritis has not been pharmaceutically evaluated. We explore the phytochemical analysis anti-inflammatory, analgesic and anti-arthritic activity of petroleum ether, ethanol and aqueous extracts of Asparagus officinalis aerial part. Materials and Methods. Tail-flick method was used to evaluate the analgesic activity anti-inflammatory activity was carried out using paw oedema induced with carrageenan and CFA induced arthritic model was used to evaluate the potential in anti-arthritic activity in rats. The Petroleum ether, ethanolic and aqueous extracts were dosed orally in three divided doses (75, 150 and 300 mg/kg). For anti-inflammatory and analgesic activity diclofenac sodium at 10 mg/kg was used as standard, whereas in anti-arthritic model prednisolone at 5 mg/kg and methotrexate at 0.5 mg/kg were used as standard. One-way ANOVA followed by Dunnett’s multiple range test were used to analyse statistical significance between means.. Results. The results revealed a dosecontrolled anti-inflammatory, anti-arthritic effect with different extracts whereas at some extent analgesic activity was observed. Four compounds were present and confirmed by LCMS/MS. The CFA model's findings showed improved defence against arthritic lesions and changes in body weight. Additionally, Asparagus officinalis significantly improved rheumatoid factor, changed WBCs, and favourably altered radiographic and histological alterations.. Conclusion. The findings indicate that Asparagus officinalis is a strong anti-arthritic and anti-inflammatory compound that may be suggested for the treatment of both chronic and acute inflammation.
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