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Wild rice Zizania palustris
"Descrizione"
by Ottika11 (2106 pt)
2025-Dec-02 16:43

Review Consensus: 18 Rating: 9 Number of users: 2
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Zizania palustris (Zizania palustris)


Descrizione

La Zizania palustris, conosciuta anche come “riso selvatico”, è una pianta acquatica erbacea appartenente alla famiglia delle Poaceae. È originaria delle regioni umide e lacustri del Nord America, dove cresce spontaneamente lungo rive, canali lenti, specchi d’acqua dolce e zone paludose. Predilige acque calme e poco profonde con fondo fangoso ricco di nutrienti, sviluppando lunghe radici che si ancorano nel limo mentre le porzioni aeree emergono oltre la superficie.

Il suo portamento è slanciato: sottili fusti verticali che superano spesso un metro di altezza, foglie lineari, strette e flessuose, di colore verde brillante. L’infiorescenza terminale, piumosa e pendula, ospita numerose cariossidi sottili e allungate, che rappresentano il “grano” noto come riso selvatico. I semi maturi assumono tonalità dal bruno scuro al nero lucente, con profumi caratteristici di paglia, legni umidi e note erbacee profonde.

A livello culturale, Zizania palustris è profondamente legata alla tradizione alimentare dei popoli nativi nordamericani, che la raccoglievano manualmente in canoa setacciando le spighe mature. Ancora oggi, nell’immaginario gastronomico, è simbolo di natura incontaminata, raccolte manuali e sapori antichi connessi agli ambienti lacustri. La cariosside, una volta cucinata, è soda, leggermente croccante e si apre in lamelle ricurve, rilasciando un aroma intenso e complesso, con sfumature tostate e una nota quasi nocciolata.

Il genere Zizania comprende quattro specie distribuite tra l'Asia orientale ed il Nord America:

  • Zizania palustris L
  • Zizania texana Hitchcock
  •  Zizania aquatica L.
  • Zizania latifolia (Griseb.)

Zizania palustris (Zizania palustris L.)

Classificazione botanica

  • Nome comune: Zizania (riso selvatico, wild rice)

  • Clade: Angiospermae

  • Ordine: Poales

  • Famiglia: Poaceae

  • Genere: Zizania

  • Specie: Zizania palustris L.

Clima
Zizania palustris è una specie tipica di aree umide e temperate, spesso associata a laghi, fiumi lenti, paludi e zone costiere con acque dolci o leggermente salmastre. Predilige climi con estati miti e umide e inverni freddi. Durante la fase vegetativa necessita di temperature moderate e di un costante livello idrico, mentre resiste bene al gelo nella fase di riposo dei semi.

Esposizione
L’esposizione ideale è in pieno sole, condizione che favorisce una crescita vigorosa degli steli e la produzione di panicoli fiorali. In ambienti troppo ombreggiati la pianta tende a svilupparsi meno e a produrre una minor quantità di semi. Buona luminosità, insieme a un livello idrico stabile, è fondamentale per ottenere rese soddisfacenti.

Terreno
La zizania si sviluppa in terreni fangosi, torbosi o limoso–argillosi, tipici delle zone palustri, purché sommersi o costantemente saturi d’acqua. Necessita di substrati ricchi di sostanza organica e con buona presenza di nutrienti. Suoli drenati e asciutti sono inadatti, mentre ambienti semi–sommerse con fanghi profondi permettono l’ancoraggio e lo sviluppo dei rizomi.

Irrigazione
Si tratta di una pianta strettamente legata all’acqua: richiede ambienti sommersi o comunque con acque stagnanti e livelli idrici costanti, soprattutto durante crescita, fioritura e riempimento delle cariossidi. Cadute di livello, prosciugamenti o oscillazioni troppo rapide possono arrestare la crescita e compromettere la produzione. È quindi essenziale mantenere uno specchio d’acqua stabile, privo di correnti troppo forti.

Temperatura
Le temperature ottimali per la germinazione e lo sviluppo primaverile sono comprese tra 10 e 22 °C. La specie tollera bene il freddo invernale, poiché i semi sopravvivono nei fondali gelati e germinano con l’aumento delle temperature. Temperature troppo elevate e prolungate, associate ad abbassamento dei livelli idrici, possono causare stress e riduzione della produttività.

Concimazione
In ambienti naturali la zizania trae nutrimento dai sedimenti ricchi di sostanza organica, provenienti da decomposizione vegetale. In coltivazione controllata, la fertilità dell’acqua o del fango può essere migliorata con l’apporto moderato di sostanza organica ben matura. L’eccesso di nutrienti, soprattutto azoto, può stimolare eccessiva vegetazione a scapito della formazione delle spighette e dei semi.

Cure colturali
La gestione colturale riguarda principalmente il mantenimento di livelli idrici stabili, la limitazione della competizione con altre specie acquatiche e, se necessario, il controllo di uccelli acquatici che possono nutrirsi delle cariossidi immature. È importante mantenere l’acqua pulita da detriti e vegetazione infestante che possa ostacolare la crescita degli steli o ridurre l’ossigenazione.

Raccolta
La raccolta dei semi avviene quando le spighette sono mature e le cariossidi tendono a cadere spontaneamente. Tradizionalmente, la zizania veniva raccolta in canoa scuotendo delicatamente le spighe sopra contenitori, sfruttando la caduta naturale dei semi maturi. Dopo la raccolta, i semi vengono essiccati e spesso sottoposti a leggera tostatura, utile a preservarne l’aroma e migliorarne la conservabilità.

Moltiplicazione
La moltiplicazione avviene per seme, lasciando che i semi maturi cadano naturalmente nel fondale in prossimità della pianta madre o distribuendoli artificialmente in acque idonee. La germinazione avviene in primavera, quando le temperature risalgono e i semi, rimasti in dormienza durante l’inverno, riprendono il ciclo vegetativo. In coltivazione programmata è possibile raccogliere i semi e seminarli in acque controllate, mantenendo sempre livelli idrici costanti e un substrato organico sufficiente allo sviluppo delle giovani piantine.

Valori nutrizionali indicativi per 100 g

(riso selvatico crudo)

  • Energia: ~ 340–360 kcal

  • Acqua: ~ 7–10 g

  • Carboidrati totali: ~ 70–75 g

  • Fibra alimentare: ~ 6–9 g

  • Proteine: ~ 13–15 g

  • Grassi totali: ~ 1–2 g

    • SFA: contenute in minima parte

    • MUFA: frazione minore

    • PUFA: prevalenti nella componente lipidica

  • Minerali: fosforo, manganese, magnesio, ferro, zinco, rame, potassio

  • Vitamine: folati, niacina, tiamina, piccole quantità di vitamina E

Valori variabili in base all’habitat, alla purezza del raccolto e a eventuali trattamenti.


Principali sostanze contenute

  • Aminoacidi delle proteine vegetali

  • Fibra alimentare

  • Carboidrati complessi (amido)

  • Minerali: fosforo, manganese, magnesio, ferro, zinco, potassio

  • Vitamine del gruppo B e folati

  • Fitocomposti antiossidanti minori

  • Frazione lipidica ridotta con prevalenza di acidi grassi insaturi


Processo di produzione

  • Crescita in ambiente acquatico

    • acque dolci stagnanti o con corrente molto lenta

    • fondali limosi e ricchi di nutrienti

    • fioritura estiva e maturazione autunnale

  • Raccolta

    • metodo tradizionale: spighe colpite delicatamente per liberare le cariossidi mature

    • metodi moderni: raccolta assistita o meccanica in acqua, con essiccazione successiva

  • Pulizia e selezione

    • separazione da residui vegetali e impurità

    • selezione per integrità, colore e lunghezza del chicco

  • Essiccazione e confezionamento

    • riduzione umidità per stabilizzare il prodotto

    • eventuale tostatura leggera per valorizzare aroma e resa in cottura


Proprietà fisiche

  • forma longilinea, cilindrica e sottile

  • colore bruno molto scuro, talvolta nero

  • consistenza dura a crudo, con struttura interna ricca di amido

  • significativa capacità di rigonfiamento in cottura


Proprietà sensoriali e tecnologiche

  • sapore rustico, tostato, leggermente affumicato, con venature erbacee e note quasi nocciolate

  • profumo intenso, boschivo e caratteristico

  • in cottura mantiene grana separata e consistenza soda, non collosa

  • ottimo per miscelazione con altri cereali

  • lunghi tempi di cottura per idratazione completa

  • ottima resa in piatti strutturati e insalate tiepide


Impieghi alimentari

  • insalate di cereali

  • piatti a base di riso o mix con altre varietà

  • contorni per carne, selvaggina e pesce

  • zuppe e brodi

  • timballi e ripieni

  • basi per bowl, piatti unici e preparazioni vegetali proteiche


Nutrizione e salute

La Zizania palustris è apprezzata per l’equilibrio tra carboidrati complessi, fibra e proteine vegetali, con una densità calorica moderata rispetto ad altri cereali o pseudocereali.

Punti rilevanti:

  • proteine vegetali con buona digeribilità

  • fibra: supporto per sazietà e motilità intestinale

  • complessi carboidrati con rilascio energetico progressivo

  • minerali essenziali utili a metabolismo, tessuti e funzioni enzimatiche

È spesso considerata alternativa di pregio sensoriale e nutrizionale al riso tradizionale, soprattutto in regimi orientati a varietà integrali e piatti ricchi di cereali.


Nota porzione

Una porzione comune come piatto principale varia da 60 a 80 g di prodotto crudo per persona. Come contorno, 40–50 g possono essere sufficienti.


Allergeni e intolleranze

  • non è un allergene primario riconosciuto

  • generalmente ben tollerata

  • la presenza di fibre può risultare impegnativa in quantità elevate per chi ha sensibilità intestinale

  • possibile contaminazione crociata con cereali contenenti glutine nelle lavorazioni industriali


Conservazione e shelf-life

  • conservare in luogo fresco, asciutto, al riparo da luce e fonti di calore

  • può mantenersi molti mesi se ben confezionata

  • rischio contenuto di irrancidimento (bassa frazione lipidica)

  • richiudere sempre con cura dopo l’apertura


Sicurezza e regolatorio

  • considerato alimento sicuro e ammesso senza restrizioni particolari

  • per prodotti confezionati: rispetto delle normative su etichettatura, tracciabilità, contaminanti e allergeni aggiunti

  • negli alimenti trasformati si applicano i regolamenti su dichiarazioni nutrizionali e origine


Etichettatura

Per riso selvatico in grani o miscele a base di Zizania palustris, l’etichetta dovrebbe riportare:

  • denominazione riso selvatico

  • identificazione di Zizania palustris

  • Paese di origine (se prevista)

  • lotto, data, modalità di conservazione

  • per prodotti composti: lista ingredienti e allergeni eventuali


Troubleshooting

In cucina

  • chicchi duri dopo cottura → tempo insufficiente o assenza di ammollo

  • gusto troppo debole → tostatura preliminare leggera prima della bollitura

  • eccessiva secchezza → prolungare idratazione o aumentare parte liquida

In conservazione

  • odore terroso anomalo → umidità eccessiva

  • perdita di aroma → stoccaggio troppo prolungato o in contenitori non ermetici


Principali funzioni INCI (cosmesi)

Estratti da Zizania palustris possono essere presenti in cosmetica come:

  • skin conditioning (contributo a morbidezza e comfort cutaneo)

  • fase funzionale in prodotti “naturali”, vegetali o nutriente-cosmetici

L’uso cosmetico rimane marginale rispetto alla funzione alimentare.


Conclusione

La Zizania palustris rappresenta un cereale acquatico antico, legato a paesaggi umidi e a metodi di raccolta tradizionali. Le sue cariossidi scure, sottili e aromatiche uniscono profondità sensoriale, consistenza soda e valore nutrizionale equilibrato, rendendola un ingrediente particolarmente apprezzato nella cucina moderna e nelle preparazioni che cercano identità, rusticità e carattere.

Ricca di amido complesso, fibra, minerali e proteine vegetali, è un alimento che coniuga sobrietà energetica e qualità nutrizionale, offrendo note aromatiche uniche che la differenziano nettamente dai cereali comuni. Nella cucina naturale e nei piatti cerealicoli contemporanei, il riso selvatico rimane sinonimo di territorio, autenticità e gusto intenso.

Studi

Zizania palustris contiene una grande varietà di componenti fitochimici: saponine, antociani, acidi fenolici, fitosteroli ai quali si devono alcune bioattività tra le quali proprietà antiossidanti, antiobesità, antinfiammatorie.

E' un tipo di riso interessante perchè ha un alto contenuto di gamma orizanolo, una miscela naturale di esteri dell'acido ferulico e di alcoli triterpenici e steroli, che ha dimostrato di possedere qualità antiossidanti, anti infiammatorie, anti-tumorali e anti ipocolesterolemizzanti (1).

Zizania palustris ha il potenziale protettivo per contrastare l'obesità in quanto previene l'innalzamento del livello di colesterolo causato dai grassi e pertanto può essere considerato un alimento naturale indicato per  prevenire l'obesità e la lipotossicità del fegato (2). Una cura naturale antiobesità.

La strategia per combattere le malattie cardiovascolari pone come primo obiettivo una dieta priva di grassi saturi. L'ateriosclerosi è uno dei disturbi più frequenti dovuti ad un livello alto di colesterolo. Zizania palustris è un alimento che può essere considerato causa ed effetto dell' abbassamento del colesterolo (3), quindi anti ipocolesterolemizzante.

Zizania palustris studi

Bibliografia_________________________________________________________________

(1) Wilson TA, Nicolosi RJ, Woolfrey D, Kritchevsky D. Rice bran oil and oryzanol reduce plasma lipid and lipoprotein cholesterol concentrations and aortic cholesterol ester accumulation to a greater extent than ferulic acid in hypercholesterolemic hamsters. J Nutr Biochem. 2007;18:105–112. doi: 10.1016/j.jnutbio.2006.03.006.

Abstract. Our laboratory has reported that the hypolipidemic effect of rice bran oil (RBO) is not entirely explained by its fatty acid composition. Because RBO has a greater content of the unsaponifiables, which also lower cholesterol compared to most vegetable oils, we wanted to know whether oryzanol or ferulic acid, two major unsaponifiables in RBO, has a greater cholesterol-lowering activity. Forty-eight F(1)B Golden Syrian hamsters (Mesocricetus auratus) (BioBreeders, Watertown, MA) were group housed (three per cage) in cages with bedding in an air-conditioned facility maintained on a 12-h light/dark cycle. The hamsters were fed a chow-based hypercholesterolemic diet (HCD) containing 10% coconut oil and 0.1% cholesterol for 2 weeks, at which time they were bled after an overnight fast (16 h) and segregated into 4 groups of 12 with similar plasma cholesterol concentrations. Group 1 (control) continued on the HCD, group 2 was fed the HCD containing 10% RBO in place of coconut oil, group 3 was fed the HCD plus 0.5% ferulic acid and group 4 was fed the HCD plus 0.5% oryzanol for an additional 10 weeks. After 10 weeks on the diets, plasma total cholesterol (TC) and non-high-density lipoprotein cholesterol (HDL-C) (very low- and low-density lipoprotein) concentrations were significantly lower in the RBO (-64% and -70%, respectively), the ferulic acid (-22% and -24%, respectively) and the oryzanol (-70% and -77%, respectively) diets compared to control. Plasma TC and non-HDL-C concentrations were also significantly lower in the RBO (-53% and -61%, respectively) and oryzanol (-61% and -70%, respectively) diets compared to the ferulic acid. Compared to control and ferulic acid, plasma HDL-C concentrations were significantly higher in the RBO (10% and 20%, respectively) and oryzanol (13% and 24%, respectively) diets. The ferulic acid diet had significantly lower plasma HDL-C concentrations compared to the control (-9%). The RBO and oryzanol diets were significantly lower for plasma triglyceride concentrations compared to the control (-53% and -65%, respectively) and ferulic acid (-47% and -60%, respectively) diets. Hamsters fed the control and ferulic acid diets had significantly higher plasma vitamin E concentrations compared to the RBO (201% and 161%, respectively) and oryzanol (548% and 462%, respectively) diets; the ferulic acid and oryzanol diets had significantly lower plasma lipid hydroperoxide levels than the control (-57% and -46%, respectively) diet. The oryzanol-fed hamsters excreted significantly more coprostenol and cholesterol in their feces than the ferulic acid (127% and 120%, respectively) diet. The control diet had significantly greater aortic TC and FC accumulation compared to the RBO (115% and 89%, respectively), ferulic acid (48% and 58%, respectively) and the oryzanol (74% and 70%, respectively) diets. However, only the RBO and oryzanol diets had significantly lower aortic cholesterol ester accumulation compared to the control (-73% and -46%, respectively) diet. The present study suggests that at equal dietary levels, oryzanol has a greater effect on lowering plasma non-HDL-C levels and raising plasma HDL-C than ferulic acid, possibly through a greater extent to increase fecal excretion of cholesterol and its metabolites. However, ferulic acid may have a greater antioxidant capacity via its ability to maintain serum vitamin E levels compared to RBO and oryzanol. Thus, both oryzanol and ferulic acid may exert similar antiatherogenic properties, but through different mechanisms.

(2) Han SF, Zhang H, Zhai CK. Protective potentials of wild rice (Zizania latifolia (Griseb) Turcz) against obesity and lipotoxicity induced by a high-fat/cholesterol diet in rats.   Food Chem Toxicol. 2012 Jul;50(7):2263-9. doi: 10.1016/j.fct.2012.04.039

(3)  Surendiran G, Goh C, Le K, Zhao Z, Askarian F, Othman R, Nicholson T, Moghadasian P, Wang YJ, Aliani M, Shen G, Beta T, Moghadasian MH. Wild rice (Zizania palustris L.) prevents atherogenesis in LDL receptor knockout mice.  Atherosclerosis. 2013 Oct;230(2):284-92. doi: 10.1016/j.atherosclerosis.2013.07.042.

 

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