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Primrose
"Descrizione"
by Nat45 (5786 pt)
2025-Dec-06 10:52

Review Consensus: 10 Rating: 10 Number of users: 1
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Primula (Primula spp.)

Descrizione botanica e morfologica
Le Primulae costituiscono un ampio genere di piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Primulaceae. A seconda della specie, l’altezza varia generalmente da 5 a 30 cm. Presentano una rosetta basale di foglie ovali o spatolate, con margine spesso dentellato e superficie leggermente rugosa; il colore è verde chiaro–medio, talvolta più intenso nelle specie montane.
L’infiorescenza può essere portata da un peduncolo eretto singolo oppure raggruppata in ombrelle, a seconda della specie (ad esempio Primula vulgaris con fiori solitari, Primula veris con ombrelle pendule). I fiori hanno corolla tubulosa e lembo espanso con cinque lobi, in un’ampia gamma di colori: giallo, bianco, rosa, rosso, viola o bicolore, spesso con una caratteristica “gola” centrale più scura. Il frutto è una capsula deiscente contenente numerosi semi minuti.
Il ciclo vegetativo è tipicamente precoce: la pianta fiorisce tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, da cui il nome che richiama la “prima” fioritura dell’anno.

Distribuzione, ecologia e aspetti colturali
Le Primule sono diffuse in Europa, Asia e America settentrionale, con preferenza per ambienti temperati e umidi. In natura si trovano in boschi chiari, margini forestali, radure fresche, prati submontani e zone collinari ombrose. Prediligono esposizioni da luminose a parzialmente ombreggiate, evitando la luce diretta forte che può compromettere lo sviluppo fogliare e abbreviare la durata della fioritura.
Dal punto di vista pedologico, richiedono terreni ben drenati, ricchi di sostanza organica, da leggermente acidi a neutri. Non tollerano ristagni idrici prolungati, che possono causare marcescenza radicale. Sono piante rustiche: molte specie sopportano bene il freddo invernale e riprendono vigore con l’aumento delle temperature primaverili.
La coltivazione richiede irrigazioni regolari ma moderate, concimazioni leggere e potature minime limitate alla rimozione del fogliame senescente. La propagazione avviene per seme o divisione della rosetta. Le rese ornamentali (numero e durata dei fiori) dipendono da specie, cultivar, condizioni climatiche del periodo tardo-invernale/primaverile, umidità del suolo e qualità dell’esposizione.

Composizione e caratteristiche fitochimiche
Le Primule contengono una gamma di composti bioattivi, variabile a seconda della specie. Le radici di Primula verisPrimula elatior, tradizionalmente note in ambito erboristico, presentano saponine triterpeniche (principalmente primulina e primulaverina), responsabili di proprietà espettoranti. Le parti aeree possono contenere flavonoidi, flavoni, acidi fenolici, carotenoidi e piccole quantità di oli essenziali.
La concentrazione dei diversi metaboliti è influenzata da ecotipo, habitat, stadio vegetativo e condizioni di raccolta o essiccazione. I fiori, in particolare, sono caratterizzati da pigmenti (come antociani e carotenoidi) che conferiscono la colorazione e partecipano all’attività antiossidante.

Impieghi alimentari, tradizionali e trasformazione
Alcune specie, in particolare Primula veris, sono state utilizzate nella tradizione europea come aromatizzanti per bevande primaverili, infusi e decotti. I fiori giovani possono comparire in alcune preparazioni tradizionali come decorazione o ingrediente secondario, mentre radici e parti aeree sono storicamente impiegate in tisane e prodotti erboristici.
Gli estratti standardizzati trovano impiego in integratori a carattere funzionale, sempre nel rispetto delle norme vigenti e delle valutazioni di sicurezza. L’uso alimentare diretto è oggi limitato e marginale, ma sopravvive in alcune ricette tradizionali.
Le Primule rivestono inoltre grande importanza ornamentale: sono ampiamente coltivate per la produzione vivaistica e floricola destinata a giardini, bordure e coltivazione in vaso.

Valutazione qualitativa e requisiti per la commercializzazione
Nel settore ornamentale, la qualità delle Primule è definita da parametri quali:

  • Morfologia della pianta: compattezza della rosetta, sviluppo equilibrato, uniformità delle piante all’interno del lotto.

  • Fioritura: numero di fiori, uniformità cromatica, dimensione e integrità della corolla.

  • Aspetto fogliare: colore brillante, assenza di clorosi, maculature, marciumi o danni meccanici.

  • Stato sanitario: assenza di parassiti (afidi, tripidi) e patogeni (oidio, marciumi radicali).

  • Resistenza post–acquisto: capacità della pianta di mantenere fiori e turgore in ambienti domestici o esterni per un periodo adeguato.

Per i prodotti erboristici derivati da Primula veris o Primula elatior, i criteri qualitativi si basano su:

  • Purezza botanica: corretta identificazione della specie e assenza di contaminanti vegetali.

  • Contenuto in saponine: parametro chiave per la standardizzazione degli estratti.

  • Caratteristiche fisico–chimiche: grado di essiccazione, umidità residua, colore, aroma specifico e stabilità.

  • Conformità microbiologica: rispetto dei limiti previsti per prodotti erboristici e tisane.

Il processo di raccolta, essiccazione e stoccaggio delle parti vegetali è determinante per preservare l’integrità dei costituenti e la qualità finale del prodotto.


Classificazione botanica (sistema APG IV)

  • Nome comune: Primula

  • Nome botanico: Primula spp.

  • Regno: Plantae

  • Clade: Angiosperme → Eudicotiledoni → Asteridi

  • Ordine: Ericales

  • Famiglia: Primulaceae

  • Genere: Primula

  • Specie: numerose specie tra cui Primula vulgaris, Primula veris, Primula elatior


Valori nutrizionali indicativi per 100 g (foglie fresche commestibili*)

Le primule non sono generalmente consumate come alimento di base; tuttavia, in alcune tradizioni culinarie foglie e fiori giovani vengono utilizzati in piccole quantità (insalate, tisane). Di seguito valori indicativi, basati su piante erbacee simili ricche d’acqua.

ComponenteValore medio per 100 g circa
Energia~ 25–35 kcal
Carboidrati totali~ 4–6 g
— di cui zuccheri~ 1–2 g
Fibra alimentare~ 2–3 g
Proteine~ 1–2 g
Lipidi totali~ 0,3–0,5 g
— di cui acidi grassi saturi (SFA, prima occorrenza)tracce
Sodiomolto basso
Potassio~ 200–300 mg
Calcio~ 50–70 mg
Magnesio~ 20–30 mg
Fosforo~ 30–40 mg
Ferro~ 0,5–1 mg
Vitamina C~ 30–50 mg
Vitamina A (β-carotene)presente
Vitamine del gruppo Bpresenti in piccole quantità

* Non esistono tabelle nutrizionali specifiche per la primula. I valori sono estratti da composizioni tipiche di piante erbacee commestibili a foglia tenera.


Mini-glossario acronimi

  • SFA = Saturated Fatty Acids (acidi grassi saturi). Quando prevalgono sugli acidi grassi insaturi nella dieta, risultano meno favorevoli per la salute cardiovascolare.

  • MUFA = MonoUnsaturated Fatty Acids (acidi grassi monoinsaturi). Generalmente considerati preferibili ai saturi.

  • PUFA = PolyUnsaturated Fatty Acids (acidi grassi polinsaturi). Comprendono omega-6 e omega-3; essenziali in piccole quantità e importanti per membrane cellulari e regolazione dei processi infiammatori.


Caratteristiche della Pianta

Primula veris è una pianta perenne a bassa crescita con le seguenti caratteristiche:

  • Altezza: Generalmente cresce fino a 10–30 cm di altezza.
  • Foglie: Forma una rosetta di foglie rugose, oblunghe, con margini leggermente dentellati. Le foglie sono di colore verde chiaro e morbide al tatto.
  • Fiori: Produce grappoli di fiori giallo brillante, pendenti, con una macchia arancione alla base di ogni petalo. I fiori sono portati su un unico stelo che si eleva sopra il fogliame.
  • Radici: Spesse e fibrose, sono utilizzate nella medicina tradizionale.
  • Habitat: Cresce spontaneamente in prati, pascoli e boschi aperti, preferendo terreni ben drenati.

Composizione Chimica e Struttura

Primula veris contiene diversi composti bioattivi che ne determinano le proprietà medicinali:

  • Saponine: Composti attivi con proprietà espettoranti e antinfiammatorie, particolarmente utili per le condizioni respiratorie.
  • Acidi Fenolici: Come l’acido rosmarinico, che hanno effetti antiossidanti.
  • Flavonoidi: Inclusi quercetina e kaempferolo, noti per le proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche.
  • Tannini: Contribuiscono alle proprietà astringenti della pianta.
  • Vitamine: Ricca di vitamina C, utile per supportare il sistema immunitario.

Come Coltivare Primula veris

Coltivare Primula veris è relativamente semplice in ambienti adatti:

  1. Clima: Predilige climi temperati con inverni freschi ed estati moderate.
  2. Terreno: Cresce meglio in terreni fertili e ben drenati, con un pH neutro o leggermente acido.
  3. Esposizione: Preferisce l’esposizione a mezz’ombra, ma può tollerare il pieno sole in climi freschi.
  4. Irrigazione: Necessita di un’umidità costante, ma non tollera ristagni d’acqua. La pacciamatura può aiutare a mantenere il terreno umido.
  5. Propagazione: Si propaga per semi, divisione o talee di radice. I semi vanno seminati in autunno o primavera, mentre le piante mature possono essere divise in primavera o autunno.
  6. Manutenzione: Richiede poca manutenzione; la rimozione dei fiori appassiti prolunga la fioritura.

Usi e Benefici

Primula veris ha numerosi utilizzi, sia medicinali che ornamentali:

  • Usi Medicinali:

    • Salute Respiratoria: Le saponine presenti nelle radici e nei fiori agiscono come espettoranti naturali, alleviando tosse, bronchiti e raffreddori.
    • Effetto Calmante: Tradizionalmente utilizzata come blando sedativo per alleviare ansia, insonnia e nervosismo.
    • Proprietà Antinfiammatorie: I composti della pianta aiutano a ridurre l’infiammazione nel corpo.
    • Digestione: Storicamente utilizzata per trattare lievi disturbi digestivi, inclusi gonfiore e indigestione.
  • Ornamentale:

    • Apprezzata nei giardini per i suoi vivaci fiori gialli che annunciano l’arrivo della primavera.
    • Spesso piantata in giardini rocciosi, bordure e prati fioriti.
  • Usi Culinari:

    • I fiori sono talvolta utilizzati come decorazione o aggiunti a insalate.
    • Le foglie giovani possono essere cotte come verdura o aggiunte alle zuppe.

Applicazioni

  • Medico:

    • Preparata sotto forma di tisane, tinture o infusi per trattare disturbi respiratori e del sistema nervoso.
    • Gli estratti della pianta sono usati in rimedi naturali e preparazioni da banco per il sollievo dalla tosse.
  • Cosmetico:

    • Utilizzata nei prodotti per la cura della pelle per le sue proprietà lenitive e antinfiammatorie.
    • Gli infusi dei fiori sono talvolta usati come tonico naturale per la pelle sensibile.
  • Ornamentale:

    • Coltivata per i suoi vivaci fiori primaverili, aggiungendo colore ai giardini e ai paesaggi.

Considerazioni Ambientali e di Sicurezza

Primula veris è una pianta a bassa manutenzione e rispettosa dell’ambiente. Tuttavia:

  • Benefici Ambientali: Contribuisce alla biodiversità, attirando impollinatori come api e farfalle. È spesso inclusa nei mix di semi per arricchire gli habitat naturali.
  • Sicurezza: Generalmente sicura per il consumo e l’uso topico, ma chi è allergico alle piante della famiglia Primulaceae dovrebbe fare attenzione. Un consumo eccessivo può causare lievi disturbi gastrointestinali.
  • Conservazione: In alcune regioni, Primula veris è protetta a causa della perdita di habitat. La coltivazione sostenibile nei giardini può aiutare a preservare questa specie.

Molte le specie di primule, circa 400, tra le quali :

  • Primula auriculata
  • Primula tibetica
  • Primula undulifolia sp.nov. scoperta recentemente in Cina
  • Primula carolinella Hemsl con 12 sottospecie
  • Primula sinensis Sabine ex Lindley
  • Primula poissonii

Studi

Medicina

E' una pianta medicinale importante con l'utilizzo documentato per il trattamento della gotta, mal di testa e l'emicrania che risale al Medioevo. Saponine triterpeniche da radici e fiori sono utilizzati in trattamenti fitoterapici contro la bronchite e il raffreddore per i loro effetti espettoranti e secretolitici. Due flavonoidi, sei glicosidi flavonoidi, quattro nuovi glicosidi flavonoidi denaturati, cinque antociani e tre saponine triterpeniche sono stati identificati in estratti alcolici di petali, foglie e radici (1).

Medicina tradizionale. La primula è stata utilizzata nella medicina tradizionale europea (2) per diverse affezioni, come tosse, problemi respiratori e disturbi del sonno.

Prodotti cosmetici Per le sue proprietà potenzialmente lenitive e antiossidanti, può essere trovata in lozioni, creme e altri prodotti per la cura della pelle.

Tisane: Le foglie e i fiori della primula possono essere utilizzati per preparare tisane.

Proprietà

  • Lenitivo. Si ritiene che la primula abbia proprietà lenitive che possono aiutare a calmare la pelle irritata.
  • Antiossidante. Può contenere antiossidanti che aiutano a proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi.
  • Espettorante. In medicina tradizionale, viene utilizzato come espettorante per aiutare nella tosse e nelle affezioni respiratorie.


Bibliografia_______________________________________________________________

(1) Apel L, Kammerer DR, Stintzing FC, Spring O. Comparative Metabolite Profiling of Triterpenoid Saponins and Flavonoids in Flower Color Mutations of Primula veris 
Int J Mol Sci. 2017 Jan 13;18(1). pii: E153. doi: 10.3390/ijms18010153.

Abstract. Primula veris L. is an important medicinal plant with documented use for the treatment of gout, headache and migraine reaching back to the Middle Ages. Triterpenoid saponins from roots and flowers are used in up-to-date phytotherapeutic treatment of bronchitis and colds due to their expectorant and secretolytic effects. In addition to the wild type plants with yellow petals, a red variant and an intermediate orange form of Primula veris L. have recently been found in a natural habitat. The secondary metabolite profiles of roots, leaves and flowers of these rare variants were investigated and compared with the wild type metabolome. Two flavonoids, six flavonoid glycosides, four novel methylated flavonoid glycosides, five anthocyanins and three triterpenoid saponins were identified in alcoholic extracts from the petals, leaves and roots of the three variants by high performance liquid chromatography (HPLC)-diode array detection (DAD)/mass spectrometry (MSn) analyses. Anthocyanins were detected in the petals of the red and orange variety, but not in the wild type. No other effects on the metabolite profiles of the three varieties have been observed. The possibility is discussed that a regulatory step of the anthocyanin biosynthetic pathway may have been affected by mutation thus triggering color polymorphism in the petals.

(2) Graikou K, Mpishinioti A, Tsafantakis N, Maloupa E, Grigoriadou K, Chinou I. Comparative Phytochemical Analyses of Flowers from Primula veris subsp. veris Growing Wild and from Ex Situ Cultivation in Greece. Foods. 2023 Jul 6;12(13):2623. doi: 10.3390/foods12132623. PMID: 37444361; PMCID: PMC10341331.

Abstract. In the last decades, Primula veris subsp. veris (roots and flowers) has been over harvested through legal and illegal ways in Greece, due to its extremely high commercial demand, as it is used in industry because of its well-known therapeutic properties. As ex situ cultures of the plant have been already developed, in the current comparative study, the herbal teas (infusions) from both flowers of cowslip growing wild in the Prespa Lake Park (NW Greece), and from ex situ propagated and cultivated plant material, have been investigated, with the ultimate goal of assessing them qualitatively. Furthermore, through classic phytochemical studies, the ten most abundant metabolites, belonging to the chemical categories of flavonol-glycosides and methoxy flavones, have been identified and structurally determined. The chemical profile of both infusions has been further analyzed through UHPLC-HRMS, showing that they show only light differences. The total phenolic content (TPC) of both studied samples (wild and ex situ cultivation), was determined by the Folin-Ciocalteau method, followed by an antioxidant activity assay though DPPH where, in both cases, wild plants exerted higher phenolic load and stronger antioxidative properties. According to the reported results, it could be proposed that the ex situ cultivated plant material could facilitate the mass production of plants and the sustainable cultivation of cowslip in the Greek mountains. 


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