Objects Tiiips Categories
Rehydrated skimmed milk
"Descrizione"
by FRanier (9977 pt)
2024-Sep-23 19:00

Review Consensus: 8 Rating: 8 Number of users: 1
Evaluation  N. ExpertsEvaluation  N. Experts
1
  
6
  
2
  
7
  
3
  
8
  1
4
  
9
  
5
  
10
  

Il latte scremato reidratato si ottiene aggiungendo acqua al latte scremato in polvere. 

Scomposizione semplice del nome: 

  • "Latte" è ovviamente il liquido bianco prodotto dalle ghiandole mammarie delle femmine dei mammiferi, in questo caso, mucche.
  • "Scremato" indica che quasi tutto il grasso è stato rimosso dal latte.
  • "Reidratato" indica che l'acqua è stata aggiunta al latte in polvere per riportarlo alla sua forma liquida.

Il latte scremato in polvere è un prodotto che si ottiene rimuovendo l'acqua e il grasso dal latte, lasciando i solidi del latte che contengono proteine e carboidrati. Questa polvere può essere conservata a lungo senza refrigerazione perché è secca.

Descrizione delle materie prime utilizzate nella sua produzione:

  • Latte scremato in polvere - Ottenuto rimuovendo l'acqua dal latte scremato liquido.
  • Acqua - Di solito, è importante utilizzare acqua purificata o trattata per assicurare la qualità e la sicurezza del latte reidratato.

Per reidratare il latte scremato, in genere si mescola il latte in polvere con acqua. Il rapporto tra acqua e polvere dipende dal prodotto specifico e dalla densità del latte che si desidera ottenere, ma un rapporto comune è di 1 parte di latte in polvere e 3 o 4 parti di acqua. Una volta che la polvere è completamente sciolta, il risultato è un liquido che ha un sapore e una consistenza simili al latte scremato fresco.

Processo di reidratazione passo passo

  • Preparazione - Calcolo della quantità necessaria di latte scremato in polvere in base alla quantità di latte reidratato desiderata.
  • Idratazione - L'acqua viene aggiunta lentamente al latte in polvere, mescolando costantemente per prevenire la formazione di grumi.
  • Miscelazione - Tramite un agitatore o un frullatore mescolare bene la soluzione per garantire una reidratazione uniforme.
  • Controllo qualità - Una volta ottenuto il latte scremato reidratato, può essere sottoposto a vari test di qualità, come controllo del pH, densità e assenza di contaminanti.
  • Conservazione - Conservare il latte reidratato a una temperatura adeguata, di solito refrigerato, per mantenere la sua freschezza.

Il latte scremato reidratato può essere utilizzato come il latte normale. Può essere bevuto da solo, usato in cucina o al forno, aggiunto al caffè o al tè, o usato per preparare prodotti caseari come yogurt o formaggio. È un'opzione comoda per chi non ha accesso al latte fresco o per chi vuole avere a portata di mano una scorta di latte di lunga durata.

Il latte scremato è povero di grassi, in quanto la crema viene quasi completamente rimossa. Il contenuto di grassi è inferiore allo 0.5%.

Il latte di mucca ha molteplici applicazioni:

  • alimentazione umana 
  • alimentazione animale
  • industria alimentare
  • cosmesi
  • medicina

Per quanto riguarda l'alimentazione umana il latte di mucca viene trattato industrialmente con procedimento di pastorizzazione per distruggere batteri patogeni che possono causare rischi alla salute umana.

Lo troviamo in commercio come:

  • Latte intero fresco  67 kcal/100g

pastorizzato entro le 48 ore dalla mungitura

  • Latte intero fresco pastorizzato 67 kcal/100g

pastorizzato più volte dopo 48 ore dalla mungitura

  • Latte scremato  38 kcal/100g

depurato del grasso

  • Latte parzialmente scremato  48 kcal/100g

depurato di una parte del grasso

  • Latte ESL

microfiltrato 

  • Latte UHT

omogeneizzato e preriscaldato a 135°

L'industria utilizza il latte prevalentemente in queste forme:

  • Latte in polvere

depurato dell'acqua

  • Latte intero in polvere

depurato dell'acqua

  • Latte scremato in polvere

depurato dell'acqua

  • Latte scremato disidratato

depurato dell'acqua

  • Latte scremato reidratato

depurato dell'acqua e successivamente reidratato

La forma più naturale del latte di mucca è il latte crudo, direttamente raccolto dopo la mungitura, che deve essere subito riposto in frigorifero e bevuto solo dopo bollitura per eliminare i rischi microbiologici.

La composizione del latte può essere letta in questo database: http://www.mcdb.ca/ 

I vantaggi (per chi non è allergico) del latte di mucca sono molteplici in quanto il latte di mucca è una fonte di carboidrati, proteine, calcio (1.150 mg/L) ed altri interessanti nutrienti che possono portare ad un aumento della concentrazione di amminoacidi con conseguente miglioramento della funzione muscolare (1).

Applicazioni commerciali 

Alimenti. Utilizzato in prodotti alimentari dove il latte fresco non è disponibile o non è pratico, come in alcune preparazioni di pane o dolci.

Bevande. Può essere consumato direttamente come bevanda o utilizzato nella preparazione di frullati e altre bevande.

Prodotti Lattiero-caseari. Utilizzato nella produzione di yogurt, formaggi e altri prodotti lattiero-caseari quando il latte fresco non è disponibile.

Cucina. Utilizzato in ricette che richiedono latte, specialmente in aree dove la conservazione del latte fresco potrebbe essere una sfida.

Nutrizione Clinica. Può essere utilizzato in alimenti specializzati per pazienti che necessitano di una dieta controllata.

Studi:

L'assunzione di 500 mL di latte ha attenuato le perdite nella funzione muscolare a seguito di ripetuti sprint e salti e quindi può essere un valido intervento di recupero per le atlete che praticano sport agonistico (2).

Il consumo di latte incide sulle ossa e sulle fratture? Gli studi sugli effetti del latte o del siero di latte mostrano effetti positivi sulla salute ossea o sul rischio di frattura dell'anca. Tuttavia, alcuni studi epidemiologici contraddittori hanno mostrato un aumento del rischio di fratture dell'anca in soggetti che bevono quantità più elevate di latte (3).

La vita rurale è ritenuta un sistema promettente contro asma ed allergie. Sebbene questo meccanismo associativo non sia del tutto stato chiarito, questo studio presenta un aggiornata analisi degli effetti protettivi del latte sulle allergie e sull'asma (4).

Allergia al latte di mucca.

Questa allergia è molto diffusa specialmente nell'infanzia ed affligge dal 2% al 5% dei neonati in alcune nazioni (5).

Latte di mucca studi

Studi sulle allergie al latte

Bibliografia_____________________________________________________________________

(1) Rankin P, Lawlor MJ, Hills FA, Bell PG, Stevenson EJ, Cockburn E The effect of milk on recovery from repeat-sprint cycling in female team-sport athletes.  Appl Physiol Nutr Metab. 2018 Feb;43(2):113-122. doi: 10.1139/apnm-2017-0275.

Abstract. The consumption of milk following eccentric exercise attenuates the effects of muscle damage in team-sport athletes. However, participation in team sport involves both concentric-eccentric loading and metabolic stress. Therefore, the aim of this study was to investigate the effects of postexercise milk consumption on recovery from a cycling protocol designed to simulate the metabolic demands of team sport. Ten female team-sport athletes participated in a randomised crossover investigation. Upon completion of the protocol participants consumed 500 mL of milk (MILK) or 500 mL of an energy-matched carbohydrate (CHO) drink. Muscle function (peak torque, rate of force development, countermovement jump, 20-m sprint), muscle soreness and tiredness, serum creatine kinase, high-sensitivity C-reactive protein, and measures of oxidative stress (protein carbonyls and reduced glutathione/oxidized glutathione (GSH/GSSG) ratio) were determined at pre-exercise and 24 h, 48 h, and 72 h postexercise. MILK had a possible beneficial effect in attenuating losses in peak torque (180°/s) from baseline to 24 h (3.2% ± 7.8% vs. -6.2% ± 7.5%, MILK vs. CHO) and a possible beneficial effect in minimising soreness (baseline-48 h; baseline-72 h) and tiredness (baseline-24 h; baseline-72 h). There was no change in oxidative stress following the exercise protocol, though a likely benefit of milk was observed for GSH/GSSG ratio at baseline-24 h (0.369 ×/÷ 1.89, 1.103 ×/÷ 3.96, MILK vs. CHO). MILK had an unclear effect on all other variables. Consumption of 500 mL of milk after repeat sprint cycling had little to no benefit in minimising losses in peak torque or minimising increases in soreness and tiredness and had no effect on serum markers of muscle damage and inflammation.

(2) Rankin P, Landy A, Stevenson E, Cockburn E. Milk: An Effective Recovery Drink for Female Athletes.   Nutrients. 2018 Feb 17;10(2). pii: E228. doi: 10.3390/nu10020228.

Abstract. Milk has become a popular post-exercise recovery drink. Yet the evidence for its use in this regard comes from a limited number of investigations utilising very specific exercise protocols, and mostly with male participants. Therefore, the aim of this study was to investigate the effects of post-exercise milk consumption on recovery from a sprinting and jumping protocol in female team-sport athletes. Eighteen females participated in an independent-groups design. Upon completion of the protocol participants consumed 500 mL of milk (MILK) or 500 mL of an energy-matched carbohydrate (CHO) drink. Muscle function (peak torque, rate of force development (RFD), countermovement jump (CMJ), reactive strength index (RSI), sprint performance), muscle soreness and tiredness, symptoms of stress, serum creatine kinase (CK) and high-sensitivity C-reactive protein (hsCRP) were determined pre- and 24 h, 48 h and 72 h post-exercise. MILK had a very likely beneficial effect in attenuating losses in peak torque (180○/s) from baseline to 72 h (0.0 ± 10.0% vs. -8.7 ± 3.7%, MILK v CHO), and countermovement jump (-1.1 ± 5.2% vs. -10.4 ± 6.7%) and symptoms of stress (-13.5 ± 7.4% vs. -18.7 ± 11.0%) from baseline to 24 h. MILK had a likely beneficial effect and a possibly beneficial effect on other peak torque measures and 5 m sprint performance at other timepoints but had an unclear effect on 10 and 20 m sprint performance, RSI, muscle soreness and tiredness, CK and hsCRP. In conclusion, consumption of 500 mL milk attenuated losses in muscle function following repeated sprinting and jumping and thus may be a valuable recovery intervention for female team-sport athletes following this type of exercise.

(3) Fardellone P.  Aging The effect of milk consumption on bone and fracture incidence, an update.  Clin Exp Res. 2019 Jun;31(6):759-764. doi: 10.1007/s40520-019-01192-9.

Abstract. Milk is a major source of high bioavailable calcium in most developed countries with an average calcium content of 1150 mg/L, providing a ready means of meeting the daily requirements. Its content in other minerals, phosphorus, vitamins, iodine, proteins, potassium and various nutrients is supposed to be beneficial for skeleton growth and bone strength. Studies on the effects of milk or whey extracts in animal trials and on surrogate markers in humanlike bone remodeling markers or bone mineral density and many observational studies in large cohorts show positive effects on bone health or risk of hip fracture. Nevertheless, a few contradictory epidemiological studies showed an increased risk of hip fractures in subjects drinking higher quantities of milk. These conflicting results may be due to the large number of confounders and methodological issues as recall bias. Most of the experts state that there are no proven effect of milk consumption on the risk of hip fractures in a way or the other. Of a scientific point of view, there is no reason to remove from the diet of large populations an aliment rich in calcium and other interesting nutrients.

(4) Sozańska B.  Raw Cow's Milk and Its Protective Effect on Allergies and Asthma.   Nutrients. 2019 Feb 22;11(2). pii: E469. doi: 10.3390/nu11020469. Review.

Abstract. Living on a farm and having contact with rural exposures have been proposed as one of the most promising ways to be protected against allergy and asthma development. There is a significant body of epidemiological evidence that consumption of raw milk in childhood and adulthood in farm but also nonfarm populations can be one of the most effective protective factors. The observation is even more intriguing when considering the fact that milk is one of the most common food allergens in childhood. The exact mechanisms underlying this association are still not well understood, but the role of raw milk ingredients such as proteins, fat and fatty acids, and bacterial components has been recently studied and its influence on the immune function has been documented. In this review, we present the current understanding of the protective effect of raw milk on allergies and asthma.

(5) Alessandro Fiocchi, (Chair), Jan Brozek, Holger Schünemann, (Chair), Sami L. Bahna, Andrea von Berg, Kirsten Beyer, Martin Bozzola, Julia Bradsher, Enrico Compalati, Motohiro Ebisawa, Maria Antonieta Guzman, Haiqi Li, Ralf G. Heine, Paul Keith, Gideon Lack, Massimo Landi, Alberto Martelli, Fabienne Rancé, Hugh Sampson, Airton Stein, Luigi Terracciano, and Stefan Vieths  World Allergy Organization (WAO) Diagnosis and Rationale for Action against Cow's Milk Allergy (DRACMA) Guidelines  World Allergy Organ J. 2010 Apr; 3(4): 57–161.  10.1097/WOX.0b013e3181defeb9

Evaluate