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Phenoxyethanol
"Descrizione"
by Ark90 (12431 pt)
2024-Feb-19 19:25

Review Consensus: 9 Rating: 9 Number of users: 1
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Il Fenossietanolo, (Ethylene Glycol phenyl ether ( EPH )) etere e alcool aromatico prodotto dalla reazione di fenolo ed ossido di etilene ad alta pressione e ad elevata temperatura in presenza di un catalizzatore alcalino. 

Il nome "Fenossietanolo" può essere scomposto come segue:

  • "Fenossi" indica la presenza di un gruppo fenossi nella molecola, che è un anello di fenile (un anello aromatico a sei atomi di carbonio) legato a un atomo di ossigeno.
  • "etanolo" indica la presenza di un gruppo etanolo nella molecola, che è un gruppo alcolico (-OH) legato a una catena di due atomi di carbonio.

Processo di sintesi chimica industriale

Il Fenossietanolo è sintetizzato attraverso la reazione di fenolo con ossido di etilene in ambiente basico. La reazione richiede condizioni controllate di temperatura e pressione, nonché la presenza di un catalizzatore basico come l'idrossido di potassio (KOH) o l'idrossido di sodio (NaOH).

Purificazione. Dopo la sintesi, il prodotto grezzo può contenere impurità come fenoli non reagiti e sottoprodotti della reazione. La purificazione viene effettuata attraverso tecniche come la distillazione sotto vuoto, che consente di separare il Fenossietanolo puro dalle impurità.

Controllo Qualità. Il Fenossietanolo purificato è sottoposto a rigorosi controlli di qualità per assicurare la sua purezza, la composizione chimica e l'assenza di contaminanti. Questi controlli possono includere metodi analitici come la cromatografia a gas (GC), la spettroscopia infrarossa (IR) e test microbiologici per confermare le proprietà antimicrobiche.

Si presenta in forma di liquido trasparente da incolore a giallo pallido. 

Mescolabile con molti solventi organici, 783 DBE alcol benzilico, alcol, etere, forte permeabilità.

A cosa serve e dove si usa

Viene utilizzato dal 1970 come antimicrobico conservante a largo spettro in campo cosmetico contro batteri Gram-negativi, muffe e lieviti. In natura si trova nel tè verde ma è prodotto per via chimica utilizzando il fenolo e l'ossido di etilene. Germicida e germistatico viene sovente utilizzato con un composto di ammonio quaternario.

Altre applicazioni:

  • tipico solvente organico ad alto punto di ebollizione e bassa volatilità
  • repellente per insetti 
  • eccellente solubilità per acetato di cellulosa, inchiostri, resine come resine acriliche, resina epossidica, resina alchidica, resina fenossi, etilcellulosa, nitrocellulosa, coloranti, idrossibenzoato di metile nell'industria elettronica dei circuiti stampati
  • fissativo dei profumi
  • sintesi del fungicida propiconazolo 
  • anestetico nell'acquacoltura ittica
  • agente indurente UV
  • liquido di trasporto della cromatografia liquida

Cosmetica

E' un ingrediente soggetto a restrizioni V/29 come Voce pertinente negli allegati del regolamento europeo sui cosmetici n. 1223/2009. Sostanza o ingrediente segnalato: 2-Phenoxyethanol

Concentrazione massima in una preparazione pronta all'uso 1,0%.

Funzioni INCI

Agente antimicrobico. Questo ingrediente è in grado di sopprimere o inibire la crescita e la replicazione di un ampio spettro di microrganismi come batteri, funghi e virus rendendo lo strato corneo temporaneamente battericida e fungicida.

Conservante. Qualsiasi prodotto contenente composti organici, inorganici, acqua, ha necessità di essere preservato dalla contaminazione microbica. I conservanti agiscono contro lo sviluppo dei microrganismi dannosi e contro l'ossidazione del prodotto.

Studi

Come per molti altri conservanti inseriti in formula nei prodotti cosmetici, la letteratura scientifica avverte su controindicazioni generali e specifiche che riguardano l'applicazione di questo conservante.

E' considerato dall'ICEA ( Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) come bio-ecologico, ma irritante per la pelle se superiore all' 1%.

In linea generale, lo studio del 2019 di B Dréno ed altri ritiene questo conservante ben tollerato e raramente sensibilizzante. Ne riporto il riassunto: "Il fenossietanolo, o 2-fenossietanolo, ha un ampio spettro di attività antimicrobica ed è stato ampiamente utilizzato come conservante nei prodotti cosmetici per decenni. È efficace contro vari batteri Gram-negativi e Gram-positivi, così come contro i lieviti, e ha solo un debole effetto inibitorio sulla flora cutanea residente. Secondo il Comitato scientifico europeo per la sicurezza dei consumatori, il fenossietanolo è sicuro per tutti i consumatori - compresi i bambini di tutte le età - se usato come conservante nei prodotti cosmetici a una concentrazione massima dell'1%. Effetti sistemici avversi sono stati osservati in studi tossicologici sugli animali, ma solo quando i livelli di esposizione erano molto più alti (circa 200 volte più alti) di quelli a cui i consumatori sono esposti quando usano prodotti cosmetici contenenti fenossietanolo. Nonostante il suo uso diffuso nei prodotti cosmetici, il fenossietanolo è un raro sensibilizzante. Può essere considerato come uno dei conservanti più ben tollerati utilizzati nei prodotti cosmetici." (1).

Invece, per quanto riguarda specifiche ghiandole, questo studio del 2020 di Jingyi Wang ed altri avverte sulla tossicità del Fenossietanolo per  le cellule epiteliali della ghiandola di Meibomio, che secerne, tramite i suoi dotti, il film lacrimale umano, fonte principale di lipidi. Ne riporto il riassunto: "Recentemente, abbiamo scoperto che i conservanti cosmetici, benzalconio cloruro e formaldeide, sono particolarmente tossici per le cellule epiteliali della ghiandola di Meibomio umana (HMGECs). L'esposizione a questi agenti, a concentrazioni approvate per uso umano, porta in poche ore all'atrofia cellulare e alla morte delle cellule. Ipotizziamo che questi effetti non siano unici e che anche altri conservanti cosmetici esercitino effetti negativi sugli HMGEC. Tali composti includono parabeni, fenossietanolo e clorfenesina, che sono stati segnalati per essere tossici per le cellule epiteliali corneali e congiuntivali, il fegato e i reni, nonché per irritare l'occhio. Per testare la nostra ipotesi, abbiamo esaminato l'influenza di parabeni, fenossietanolo e clorfenesina sulla morfologia, la segnalazione, la sopravvivenza, la proliferazione e l'espressione lipidica degli HMGEC immortalizzati (I). Queste cellule sono state coltivate in condizioni proliferanti o differenzianti con concentrazioni variabili di metilparabene, etilparabene, fenossietanolo e clorfenesina per un massimo di 5 giorni. Abbiamo monitorato la capacità di segnalazione, l'aspetto, il numero e il contenuto lipidico neutro degli IHMGEC, nonché il loro accumulo di lisosomi. I nostri risultati mostrano che un'esposizione di 30 minuti di IHMGEC a questi conservanti si traduce in una significativa riduzione dell'attività della via Akt. Questo effetto è dose-dipendente e si verifica a concentrazioni uguali a (clorfenesina) e inferiori a (tutti gli altri) dosaggi approvati per uso umano. Inoltre, un trattamento 24 ore su 24 degli IHMGEC con concentrazioni di metilparabene, etilparabene, fenossietanolo e clorfenesina vicino o alla dose umana approvata induce atrofia e morte cellulare . A tutte le concentrazioni testate, nessun conservante ha stimolato la proliferazione di IHMGEC. Di particolare interesse, non è stato possibile valutare l'influenza di questi conservanti, a dosaggi vicini a quelli approvati dall'uomo, sulla differenziazione IHMGEC, perché le cellule non sono sopravvissute al trattamento. In sintesi, i nostri risultati supportano la nostra ipotesi e mostrano che metilparaben, etilparaben, fenossietanolo e clorfenesina sono tossici per gli IHMGEC." (2).

In una lista dei più comuni 100 ingredienti allergici che si trovano in creme per il viso, citata da Alyssa M Thompson ed altri (3), il Fenossietanolo occupa il secondo posto dopo EDTA e prima di Alcol Cetilico.

Per approfondimenti:

Fenossietanolo studi

Caratteristiche tipiche ottimali del prodotto commerciale Fenossietanolo Ethylene Glycol phenyl ether ( EPH )

AppearanceColourless to pale yellow transparent liquid
Assay≥99.0%
Boiling Point    
245.2±0.0 °C at 760 mmHg
Melting Point
11-13 °C
Flash Point
105.3±14.1 °C
pH5.5-7.0
APHA (Pt-Co
≤30
Water≤0.2%
Phenol≤25ppm
PSA29.46000
LogP1.16
Vapour density
4.8
Vapour Pressure0.0±0.5 mmHg at 25°C   0.01 mm Hg ( 20 °C)
Water Solubility
30 g/L (20 ºC)
Index of Refraction
1.526   n20/D 1.539
Auto-ignition temperature
535 °C
Explosion limit
1.4-9.0%(V)
StorageRoom temperature
Safety




  • Molecular Formula: C8H10O2 or C6H5OC2H4OH
  • Molecular Weight: 138.166 g/mol
  • Massa esatta   138.068085
  • CAS: 122-99-6   9004-78-8
  • EC Number: 204-589-7   500-013-6
  • UNIII: HIE492ZZ3T
  • DSSTox Substance ID 
  • InChI=1S/C8H10O2/c9-6-7-10-8-4-2-1-3-5-8/h1-5,9H,6-7H2  
  • InChl Key      QCDWFXQBSFUVSP-UHFFFAOYSA-N
  • SMILES    C1=CC=C(C=C1)OCCO
  • IUPAC   2-phenoxyethanol
  • ChEBI  64275
  • ICSC    0538
  • NSC   1864
  • RTECS   KM0350000
  • FEMA Number: 4620
  • Beilstein Registry Number: 1364011
  • MDL number: MFCD00002857
  • PubChem Substance ID: 329750804

Sinonimi:

  • 2-Phenoxyethanol
  • Ethylene glycol monophenyl ether
  • Phenyl cellosolve
  • Phenoxyethyl alcohol
  • Ethanol, 2-phenoxy-
  • Phenylmonoglycol ether
  • Phenoxytol
  • 1-Hydroxy-2-phenoxyethane
  • Phenoxethol
  • Glycol monophenyl ether
  • Phenoxetol
  • 2-Hydroxyethyl phenyl ether
  • Ethylene glycol phenyl ether

Bibliografia_______________________________________________________________________

(1) Dréno B, Zuberbier T, Gelmetti C, Gontijo G, Marinovich M. Safety review of phenoxyethanol when used as a preservative in cosmetics. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2019 Nov;33 Suppl 7:15-24. doi: 10.1111/jdv.15944.

(2) Wang J, Liu Y, Kam WR, Li Y, Sullivan DA. Toxicity of the cosmetic preservatives parabens, phenoxyethanol and chlorphenesin on human meibomian gland epithelial cells. Exp Eye Res. 2020 Jul;196:108057. doi: 10.1016/j.exer.2020.108057. 

(3) Thompson AM, Kromenacker B, Loh TY, Ludwig CM, Segal R, Shi VY. Allergenic potential, marketing claims, and pricing of facial moisturizers. Dermatol Online J. 2020 Jul 15;26(7):13030/qt5vm144th. 

Abstract. Ingredients found in facial moisturizers can impact a myriad of skin conditions, including sensitive skin syndrome and contact dermatitis. There is a paucity of evidence on the allergenic potential and marketing claims of facial moisturizers, posing challenges to clinician recommendation and consumer selection. In this study, we systematically evaluate the 100 top-selling sun protective facial moisturizers that claim to be natural, fragrance free, expert-approved, age preventing, beneficial for sensitive skin, and sun protective. Allergenic potential of these moisturizers is evaluated based on ingredients used and prices and consumer ratings are compared. Accordingly, 75 of 100 marketed at least one additional benefit. "Anti-aging" products had the highest average price ($14.99/oz) and "expert-approved" had the lowest ($5.91/oz). Consumer rating was highest for facial moisturizers that were "fragrance-free" (4.35/5.00) whereas products that were "natural" received the lowest ratings (3.49/5.00). The most prevalent allergens found in these moisturizers were ethylenediamine tetraacetic acid (EDTA), phenoxyethanol, and cetyl alcohol. "Expert-approved" products had the fewest average allergens in their ingredient lists (P=0.033), whereas products advertising "SPF" had significantly more (P<0.001). Marketing claims play a role in product sales and ratings. When recommending products, physicians should balance allergenic risk with affordability and consumer preferences.


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