I tensioattivi cationici sono comunemente utilizzati in prodotti per la cura della persona per le loro proprietà antistatiche e quindi inseriti in balsami per capelli, ammorbidenti che, una volta disciolti in acqua, si ionizzano per formare ioni carichi positivamente (cationi). Sono utilizzati in una varietà di applicazioni grazie alla loro capacità di ridurre la tensione superficiale tra due liquidi o un liquido e un solido, che consente loro di agire come detergenti, agenti umettanti, emulsionanti, agenti schiumogeni e disperdenti.

Contrariamente ai tensioattivi non ionici, hanno specifiche attività antibatteriche e disinfettanti. Come, ad esempio Benzalkonium chloride che però la letteratura scientifica ha classificato come potenziale irritante oculare e Cetylpyridinium chloride.

Le dialchilammine quaternarie si sono dimostrate facilmente assorbibili e quindi meno indicate per i processi di biodegradazione in determinate condizioni mentre le DODMAC (dimethyldioctadecylammonium chloride ) con strutture a catena più lunghe, sono state vietate in diversi paesi.

Tensioattivi cationici studi